P.S.

Ciao, readers.

Oggi sono qui per parlarvi di “P.S. Ti odio da morire” di Winter Renshaw, edito Newton Compton editori.

Maritza fa la cameriera in un negozio di pancakes in cui la regola ferrea è: un solo pancake a cliente. Un giorno si ritrova a servire un uomo che non apprezza molto questa regola e, nonostante i suoi modi arroganti e la sua freddezza, lo accontenta. Spera di non rivederlo più, ma è proprio lui che tampona con la macchina. Isahia è un caporale dell'esercito e tra poco dovrà tornare in missione, Maritza decide così di godersi questi ultimi suoi giorni a Los Angeles da amici. L'attrazione tra loro due è forte, nonostante lui metta ben in chiaro che non vuole legami, specialmente dovendo andare in missione. Dopo essere partito si scambiano qualche lettera fino a quando lui scompare per poi ricomparire come nulla fosse. Cosa potrà mai essere successo?

Maritza è una ragazza solare ed effervescente. Quando al lavoro incontra Isahia non riesce a rapportarsi con un uomo freddo di sentimenti come lui. Dopo avergli tamponato l'auto decide di convincerlo a passare del tempo insieme dato che in ogni caso lui andrà via e non si vedranno più. Nonostante le reticenze di Isahia, decidono di vedersi tutti i giorni come amici, passare tanto tempo insieme però permette loro di apprezzarsi l'un l'altro. Questo personaggio è meraviglioso, sempre con un sorriso sulle labbra e mai pesante o petulante. Prima di partire decidono di scambiarsi gli indirizzi per un rapporto epistolare. Inizialmente la loro amicizia è perfetta, ma quando poi lui scompare la vita di Maritza inevitabilmente cambia, le manca il suo caporale.

Isahia non vuole legami, a malapena ne ha con la famiglia, figuriamoci lasciare una ragazza che lo aspetta a casa. Maritza però non è il tipo a cui si può dire di no facilmente, così si ritrova prima a passare del tempo con lei e poi a scambiare per la prima volta delle lettere con qualcuno. Di una sola cosa è certo: non vuole relazioni. Si intuisce fin da subito che questo personaggio è tormentato. La sua freddezza e il suo rifiuto per le relazioni non è normale, qualcosa o qualcuno lo ha scatenato. Pian piano potremmo scavare anche nei suoi demoni, che ci permetteranno di comprendere determinati legami che lui ha "a casa".

È molto dolce vedere come involontariamente si ritrova coinvolto dal carattere di Maritza e non sempre gli dispiace come vorrebbe far credere. 

Ho letto questo libro in pochissime ore. È veramente meraviglioso e non mi sarei stancata mai di leggere di questi due personaggi. Non c'è stato un momento morto che mi permettesse di annoiarmi o chiudere il libro. È diventata una droga e non potevo farne a meno. Lo stile è incalzante, quindi il tempo passava senza che nemmeno me ne accorgessi, facendomi anche fare tardi al lavoro.

Conosceremo molti personaggi, positivi e negativi, che costelleranno la vita dei nostri protagonisti, ma nonostante le loro comparse sentiamo il bisogno di leggere più veloce e ritrovare i protagonisti per vederli felici. Leggeremo le loro lettere e, in un'era di email, ci sembrerà di fare un passo indietro, ad un tempo in cui gli amori a distanza si vivevano tramite inchiostro. Definirei questo libro: bello, bello, bello, bello, bello.

Penso sia inutile dirvi che vi consiglio di leggerlo, perché io ne sono completamente assuefatta. Non perdete tempo e andate ad acquistarlo. Buona lettura.

Voto libro - 5 

Sutter e Melrose non si sopportano, ma il destino li ha sempre messi l’uno sulla strada dell’altra…

Cara Melrose,

la prima volta che ti ho incontrata, eri una sconosciuta. La seconda volta, la mia coinquilina. La terza volta, hai chiarito che stavi per diventare la più grande spina nel fianco che avessi mai conosciuto. Canti troppo forte sotto la doccia e usi tutta l’acqua calda. Sei prepotente da morire. Mi rendi la vita molto complicata. Ma per quanto ci provi, non riesco a smettere di pensare a te. Non riesco a smettere di desiderarti. Stavo per dirtelo. Stavo per ingoiare il mio orgoglio, lasciar perdere i miei modi da bastardo e mostrarti un lato di me che nessun altro ha mai visto prima... ma poi c’è stata una confessione che ha cambiato tutte le carte in tavola; una bomba nucleare che mi ha fermato. Come ho fatto a non prevederlo, non lo saprò mai.

Sutter

P.S. Mi manchi.