Un intimo distacco
Genere: Narrativa
Autore: Luca Ladito - Marco Rocco
8 settembre 2020
"Non mi sento al posto giusto e non sento di fare qualcosa di significativo. Forse è quel momento della vita in cui mi trovo davanti a un gigantesco incrocio, con mille cartelli che indicano direzioni diverse e dicono: 'Città sbagliata', 'Paese sbagliato', 'Mondo sbagliato', 'Universo sbagliato', 'Ti sei perso.'" pensa Tommaso Distinti mentre come tutte le mattine sta andando al lavoro. E ha ragione, si trova esattamente lì. Ha 26 anni e un lavoro insignificante in una fabbrica di manichini che ormai lo sta trasformando in uno di loro: immobile, senza vita e senza emozioni. Tutti i suoi sogni, le sue aspettative per il futuro sembrano solo un ricordo lontano.
Ma Tommaso non sa che proprio quella mattina di pioggia qualunque segnerà l'inizio della sua rinascita. E gli aiuti, come spesso accade, arriveranno da dentro e da fuori. Comparirà Nemesi, la ragazza dai capelli rossi che dal primo incontro lo lascerà senza fiato, Michael conosciuto per caso in un rifugio per senza tetto e soprattutto gli Intimi Mostri. Figure sagge e mostruose che popolano la sua mente. E proprio grazie alle loro parole e agli incontri che la vita ha deciso di regalargli, Tommaso riuscirà finalmente a uscire da quell'incrocio dove era fermo da troppo tempo e trovare finalmente la sua strada.
Luca Laudito e Marco Rocco con Un intimo distacco ci regalano una storia di formazione profonda e delicata in cui le parole e le immagini, il reale e l'immaginario si fondono e si confondono magicamente.
Salve Confine,
eccomi con voi per parlarvi di un nuovo romanzo la cui recensione fa parte di un review tour che vi consiglio di seguire.
Ho letto “Un intimo distacco” di Luca Laudito e Marco Rocco in uscita oggi 8 settembre, non solo un romanzo ma un progetto vero e proprio pubblicato da Rizzoli, che ringrazio per l’invio della copia.
Tommaso Distinti è un ventiseienne che lavora nel reparto marketing di una fabbrica di manichini a Torino, la ManiTò.
All’inizio aveva intrapreso l’avventura del suo lavoro con tante idee e buoni propositi, ma ben presto comincia a provare una grande delusione per quello che in realtà si dimostra: un lavoro insulso e noioso con un capo che non lo prende in considerazione.
Il lavoro non è il solo campo in cui Tommaso sente insoddisfazione, la sua vita in generale lo confonde, lo fa sentire inadeguato, senza un vero scopo.
Mille sono le domande che comincia a porsi sin dal mattino, mentre mescola il caffè nella tazza.
Chi sono? Dove sto andando? Sto seguendo il giusto percorso?
Poi all’improvviso accade un insieme di cose che scuote l’immobilità della sua vita.
Innanzitutto comincia a vedere e parlare con i “mostri” che appaiono all’improvviso mentre fa colazione o fissa il soffitto della sua stanza, quando l’ambiente intorno comincia a girare e dissolversi per dare vita ad un luogo nuovo e rarefatto dove “Intima Volontà”, “Intima Saggezza”, “Intimo Vuoto” si mostrano a lui per indicargli la via con criptici consigli davvero bizzarri.
Seguendo la scia di queste indicazioni, comincia a fare volontariato in un dormitorio per senzatetto dove stringe amicizia con Michael e Antonio, due giovani la cui vita è stata messa in ginocchio dal destino.
Infine incontra Nemesi, una ragazza dai capelli rossi che diventa la sua ossessione. Nemesi sembra provare simpatia per lui sin dall’inizio, ma Tommaso non può parlarle dei suoi sentimenti perché lei è la fidanzata di un cliente della ManiTò, per cui lui stesso sta organizzando un grosso evento.
Eppure il feeling tra i due sembra davvero consistente, e allora perché Nemesi fa un passo verso di lui per poi farne due indietro?
Incoraggiato dai suoi “mostri”, Tommaso troverà finalmente se stesso? Capirà qual è la sua strada e, soprattutto, se è con Nemesi che deve percorrerla?
Tommaso è un ragazzo come tanti, tanta buona volontà, tante idee, mille propositi e una vagonata di domande esistenziali, tanto che i suoi capelli sembrano trasformarsi in grossi punti interrogativi ogni volta che ne viene sopraffatto.
È all’inizio della sua vita matura e si trova disorientato, confuso, sommerso dalle paure e dalle incertezze che riserva il futuro.
Non ha direzione, per cui segue quella che gli è stata quasi imposta, appoggiandosi a quello che conosce già per paura dell’ignoto.
Si tiene un lavoro che non lo stimola, esce con amici che non condividono i suoi interessi, segue la scia e si lascia navigare.
«Be’ se non hai usato sostanze strane, significa che nel tuo intimo c’è qualcosa che si agita, che preme, e in certi momenti questo qualcosa ti porta a fare dei viaggi fuori di te, per capire meglio quello che succede. Una specie di intimo distacco.»
Dentro sé, però, inconsapevolmente, un moto di ribellione si agita, tanto che comincia a vedere personaggi bizzarri che parlano con la sua anima, che gli dettano la strada, che lo spronano ad intraprendere il suo cammino.
Quei mostri, che sono una sua invenzione, non sono altri che il suo io che tenta di alzare la testa e venire fuori. Questi mostri chiamano Tommaso “Intimo distacco” perché è con distacco che Tommaso si approccia a tutto per paura di soffrire.
Nemesi e il suo fidanzato Rodolfo Pira, imprenditore nel campo della moda, sono il fulmine a ciel sereno che scuote la coscienza dormiente di Tommaso.
Infatti credo che non solo la quasi ossessione che lui sviluppa per la ragazza, ma anche i sentimenti negativi che nutre per Rodolfo in quanto fidanzato dell’oggetto dei suoi pensieri, portano Tommaso ad una reazione.
Altro nuovo colore nella sua vita grigia, arriva con il volontariato al dormitorio per senzatetto, soprattutto con il legame che crea con Michael, un ragazzo che cerca di sopravvivere alla sfortuna che gli è toccata, con tanta volontà e la chitarra sotto al braccio, strumento che aiuterà lui, ma anche il nostro protagonista a prendere una decisione definitiva.
«Intimo Distacco, mi chiamano i mostri. Ma forse questo “intimo distacco” non è altro che una maggiore consapevolezza di me stesso, una consapevolezza non filtrata dal giudizio degli altri.»
“Un intimo distacco” è un romanzo sicuramente di formazione, dove il protagonista cresce e si trasforma, imparando che forse quell’intimo distacco con cui affronta la sua vita non è per forza negativo se addizionato alla consapevolezza.
È il risultato dell’unione di due talenti, quello di Marco Rocco, che ci ha messo le parole, e quello di Luca Laudito, che ci ha messo le illustrazioni, molto belle a mio avviso, sicuramente importanti per il romanzo. Tratto pulito, minimale ma efficace nell’esprimere il personaggio di Tommaso.
Il romanzo in sé si legge bene, anche se è un po’ lento. Non mi è piaciuto molto lo stile, l’ho trovato leggermente immaturo, forse inadeguato al tipo di storia che ho letto, anche se ne ho apprezzato il candore, la semplicità. Ma se si va oltre questo, penso che sia una lettura utile e che apre diversi spunti per l’introspezione.
Buona lettura.
Voto libro - 3.5
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