Dear Professor

 

 La serie è composta da: 

1. Kissing Tolstoy 

2. Kissing Galileo 

Genere: New Adult Romance

Autrice: Penny Reid 

Non riescono a togliersi le mani di dosso, il che non sarebbe un problema se lui non fosse il suo nuovo professore...

Cosa fai quando scopri che il tuo appuntamento al buio super sexy di mesi prima ora è il tuo nuovo professore super sexy di letteratura russa?
Ci rimugini troppo e preghi per una fine rapida alla tua sofferenza, ovviamente! 
 

Salve lettrici e lettori!
Nonostante la lista infinita di libri che voglio leggere, avevo bisogno di cambiare, tornare al romance e leggere qualcosa di leggero e romantico.
Ho approfittato di questo ritorno di fiamma per leggere “Kissing Tolstoy” di Penny Reid, autrice conosciuta in Italia per la serie “Che barba, l’amore!” pubblicata da Always Publishing (di cui trovate le recensioni di Aurora).
“Kissing Tolstoy” è un romanzo di 170 pagine circa che apre la serie Dear Professor; lo avevo sul Kindle da tempo e potete immaginare tranquillamente dal titolo perché io avessi desiderio di leggerlo.
La letteratura russa incontra la disastrosa vita amorosa di una brillante studentessa del college... la tragedia è dietro l’angolo! 

“Quindi, qual era il problema se non avevo un fidanzato? Qual era il problema se non ne avessi mai avuto uno? Solitudine e disperazione erano i pilastri di tutti i grandi romanzi classici. Forse la vera felicità era abbracciare la tragedia di un’esistenza solitaria. Sembrava carino. Gatti e caffè e infelicità. Magari anche un po’ di tifo e tubercolosi per un effetto migliore.” 

Anna I. Harris è una nerd, adora i puzzle e passa i martedì sera alle serate quiz. Ha deciso di intraprendere la carriera scientifica, ma ama leggere e adora la letteratura, in particolare quella russa, che esplora i recessi più oscuri dell’animo umano.
La sua vita amorosa è un disastro: un anno fa è stata mollata dal fidanzato  attraverso un messaggio e da allora non è uscita con nessuno. Non volendo celebrare un anno dal suo ultimo appuntamento, decide di mandare un’email a una conoscenza della sua amica Emily per organizzarne uno al buio.
Ma lui come la riconoscerà? Lei indosserà dei pantaloni di pelle!
Il suo appuntamento, invece, si presenta ricoperto di pelle: giacca, pantaloni, guanti. Fisico da urlo e occhi azzurrissimi.
Non può assolutamente essere il suo appuntamento; un tipo a cui stanno bene i pantaloni di pelle non potrebbe mai volere una banale e nerd Anna come lei.
Così scappa, e non ripensa alla serata per mesi, finché non rivede l’uomo dai pantaloni di pelle nel corso di Letteratura Russa che ha deciso di seguire in estate, con completo e papillon, come professore.
E qui mi fermo, perché essendo poco più di 170 pagine se continuo vi racconto tutto!
“Kissing Tolstoy” era proprio quello che mi serviva!
È divertente (con Anna le risate sono assicurate), ha un protagonista maschile sexy e inarrivabile, e tanti di quei riferimenti alla letteratura russa che mi stavo sciogliendo!
Non potete immaginare quanto è stato bello trovare personaggi che amano e apprezzano la letteratura russa, studiano Puškin e citano Tolstoj e Dostoevskij: gioia assoluta!
Anna è incredibile, fa morire dal ridere con il suo modo di affrontare la vita e di cercare l’amore, soprattutto quando scrive le email; conosce se stessa, è fiera di se stessa, ma finisce per sottovalutarsi credendo di non poter ambire a qualcuno a cui stanno bene i pantaloni di pelle o il papillon.
E poi Anna è un po’ tutte noi: lettrice accanita con più book boyfriend all’attivo che appuramenti reali!
Luca, o il Professor Kroft, è molto giovane nonostante il ruolo accademico che ricopre; questo perché è il figlio di un uomo molto ricco che vuole controllare ogni aspetto della sua vita.
Anna è una ventata d’aria fresca, una variabile imprevedibile che lo sfida, lo provoca, lo fa ridere, mette in discussione ogni suo pensiero sulla letteratura.
Inoltre, tra loro la chimica è impossibile da ignorare: sarà la sfida posta da quel primo appuntamento disastroso o lo sforzo di ignorarla, dato il rapporto professore-studentessa, ma lo sguardo si posa sempre su di lei, l’attenzione impossibile da distogliere da quel portamento fiero e passionale. 

“Se la letteratura russa e i romanzi tragici mi hanno insegnato una cosa è questa: la delusione e un cuore spezzato potrebbero essere dietro l’angolo. Ma l’avventura, l’amore, la gioia e la felicità, vivere una vita ricca e significativa, è adesso. E non dimentichiamoci della sempre presente possibilità di una vicina, ma ancora non individuata malattia del sangue.”

Non avevo mai letto nulla di Penny Reid, ma è stato facile immergersi tra le sue parole. Ha uno stile piacevole e veloce, ho letto il libro davvero in pochissimo tempo e non solo per le poche pagine. Volevo assolutamente sapere cosa avrebbe combinato Anna e ridere delle sue disavventure con un professore tragicamente indeciso.
Insomma, lo ripeto, “Kissing Tolstoy” era esattamente la storia che cercavo, e anche qualcosa di più: divertente, dolce, ma anche passionale (le scene erotiche sono bollenti al punto giusto!), mi è piaciuto un sacco!
Per adesso solo un altro volume compone la serie, “Kissing Galileo”, che corro a leggere per farmi altre due risate!
Baci 

 Voto libro - 4.5 
 


Genere: New Adult Romance

Autrice: Penny Reid

Il suo professore l'ha appena vista quasi del tutto nuda. L'imbarazzo è garantito.

Cosa fai quando il tuo professore mostruosamente intelligente e malvagiamente sarcastico di Metodi di ricerca ti vede quasi del tutto nuda? Ci fai amicizia, ovviamente!    
 

Salve lettrici e lettori!
Dopo aver letto “Kissing Tolstoy” di Penny Reid, mi sono immediatamente immersa in “Kissing Galileo”, secondo volume della serie “Dear Professor”, per adesso ferma a questi due racconti.
Come si può notare dal titolo, la materia cambia, abbiamo lasciato la letteratura per trovare statistiche, dati e numeri!
La protagonista stavolta è Emily Von, migliore amica di Anna e sua voce della ragione in quella cosa che stava nascendo con Luca.

Emily lavora come modella di lingerie in un negozio molto esclusivo e costoso.
Per lei non è un problema passare ai diversi stati di nudità di fronte ai clienti, è semplicemente un manichino vivente. Ma non è così facile per il professor Victor Hanover, trascinato nel negozio dal padre e attratto dalla modella.
Victor non aveva riconosciuto Emily, ma la modella gli torna subito in mente quando in classe Emily, parlando di dati quantitativi e qualitativi, fa un esempio con la lingerie.
Tra momenti imbarazzanti, botta e risposta piccati e un bacio casto, Emily e Victor decidono di diventare amici.
Emily ammira Victor e ne è attratta, più dalla sua intelligenza e dalla sua ironia che al suo corpo, per questo decide di essergli amica. Percepisce che c’è qualcosa in lui che ha bisogno di amicizia, quindi decide di esserlo, anche perché non riesce a sopportare il pensiero di dirgli addio.
Victor non è mai stato attratto da nessuno e non ha mai avuto una relazione, inoltre ha avuto un passato traumatico, quindi è molto propenso a scappare al minimo accenno di pericolo. Victor non è sempre stato atletico e attraente; prima era obeso e ha perso tutti i chili in poco più di un anno. Essendo stato grosso per tutta la vita, vittima di sguardi e battute cattive, questo cambiamento gli ha lasciato tanti dubbi e insicurezze, sia per come vede se stesso, che come lo vedono gli altri, ma anche come lui vede gli altri. E questi pensieri incidono anche sui rapporti personali, specialmente quello con Emily. 

“È così facile separare le ragazze in sexy o nerd, intelligenti o carine. Uno o l’altro. Noi contro loro. [...] Ma non è vero. Ci sono miliardi di tipi di donne, infinite possibili combinazioni, e le persone cambiano col tempo. Perché noi vogliamo collocarci in una scatola piccola e ordinata? Perché limitarci?”
“Perché l’idea   di possibilità infinite può essere spaventosa?”
“Forse.”

Anche in “Kissing Galileo” abbiamo una relazione tra professore (molto giovane) e studentessa (molto matura), ma stavolta l’attenzione non è puntata sul problema dal punto di vista accademico o sull’attrazione fisica impossibile da ignorare, come per Anna e Luca.
Questo romanzo è molto più profondo e sviluppato; Victor è la voce narrante insieme a Emily e i suoi capitoli affrontano in ogni dettaglio i traumi di una vita passata ad essere ignorato o guardato dall’alto in basso per il suo peso e il passaggio (nel caso di Victor fulmineo) ad un corpo in forma e attraente.
Entriamo nella sua testa e scopriamo che non ha dovuto cambiare solamente il suo rapporto con il cibo, ma anche quello con le altre persone, in particolare nel suo modo di dire la verità o usare l’ironia.
Anche Emily si scontra con la consapevolezza di dare troppo peso a ciò che pensano le persone per quanto riguarda il suo lavoro.
Nonostante faccia semplicemente la modella, teme che possano guardarla in modo diverso, ma grazie a Victor si rende conto che, se una persona ti ama davvero, un lavoro non dovrebbe cambiare la sua opinione su di te. Se succede non è un’amicizia vera. 

Nonostante questi argomenti importanti, però, non mancano le risate!
Proprio come Anna, anche Emily ha un senso dell’umorismo bizzarro e si lascia scappare pensieri inappropriati nei momenti peggiori!
Rivediamo Anna e Luca, cosa di cui sono stata molto felice (tra l’altro mi piacerebbe molto leggere una novellina dedicata a loro, magari di un evento di cui si parla in questo romanzo), conosciamo Adam, il cugino di Anna e caro amico di Emily, e Andy, amico di Victor che mi ha fatto morire dal ridere con i suoi discorsi assurdi ma sensati. 

Come per il primo volume, Penny Reid è riuscita a conquistarmi con uno stile semplice e scorrevole, in cui ironia e dati statistici fanno da padroni!
Nonostante “Kissing Galileo” sia più approfondito del primo, mi sa che ho amato più “Kissing Tolstoy”. Sarà che ho conosciuto prima Anna e Luca, ma la letteratura russa vince sempre!
Chissà se leggeremo qualche altra storia dedicata ai cari professori. Io spero proprio di sì!
Baci


Voto libro - 4
 
 
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