Radicalized


Genere: Distopico

Autore: Cory Doctorow 

16 febbraio 2021

CORY DOCTOROW è uno dei grandi narratori del nostro prossimo futuro. Spietati e pieni di compassione, i quattro racconti che compongono Radicalized gettano uno sguardo implacabile sulle contraddizioni laceranti di quella stessa umanità che, nonostante tutto, potrebbe ancora salvarci.

Per esempio.

Insegnare ai figli dei vicini come hackerare i loro elettrodomestici andati in blocco dopo il fallimento della casa produttrice può farti rischiare decine di anni di carcere.

Oppure.

L'American Eagle, il supereroe campione di verità e giustizia, si è accorto che la polizia ha l'abitudine di commettere abusi su persone innocenti, nascondere le prove e mentire al riguardo.

E ancora.

L'assicurazione sanitaria della moglie di Joe si rifiuta di pagarle nuove terapie. Joe comincia a passare sempre più tempo su un forum online e poco dopo iniziano gli attentati.

Infine.

Una fortezza nel deserto, attrezzata con cibo, armi e antibiotici. Trenta eletti che sopravvivranno al grande crollo e ne usciranno pronti a ricostruire. Perché loro sono quelli intelligenti. E niente può andare storto.
 
 

Ciao a tutti voi, lettrici e lettori!
Oggi vorrei parlarvi di un libro che ho letto di recente e di cui ho amato ogni capitolo.
Si tratta di “Radicalized”, scritto da Cory Doctorow e edito da Mondadori.

“«No, suppongo di non essere un uomo in senso stretto, nel senso che non sono terrestre né umano.»
«E nemmeno bianco. Ha mai sentito parlare quei nostalgici della Guerra civile? Quelli che sostengono che i primi schiavi in America sono stati gli irlandesi? Gente interessante. Non gli manca molto, sa, per capire che l’essere bianco è qualcosa che ti viene attribuito dagli altri. Una persona è bianca se la bianchitudine le viene attribuita dalla bianchitudine generale. Comincia prima della nascita e continua dopo la morte.»”

“Radicalized” di Doctorow è un’opera a tratti difficile da affrontare, ma anche complessa da comprendere. È formata da quattro storie che, anche se ci vengono descritte come provenienti “dal futuro”, in realtà non fanno che rimarcare il nostro presente e ciò che un giorno potremmo affrontare partendo da esso.
In “Pane non autorizzato” troviamo Salima alle prese con problemi riguardanti gli elettrodomestici in cucina, ormai completamente invasa dal progresso tecnologico. Essi, infatti, smettono di funzionare l’uno dopo l’altro quando le case produttrici iniziano a chiudere.
“Minoranza modello” ci illustra invece problematiche inerenti alla polizia e alle ingiustizie che essi commettono nei riguardi di persone innocenti, assicurandosi che nessuno lo venga a sapere. Almeno finché l’American Eagle, un supereroe, non lo scopre.
In “Radicalizzati” troviamo Joe. L’assicurazione sanitaria non vuole pagare ulteriori terapie a sua moglie, malata di cancro. Nel tentativo di trovare una soluzione, si ritrova sul dark web.
Infine, ne “La maschera della morte rossa”, troviamo un gruppo di trenta persone benestanti che risiedono in una fortezza isolata nel deserto. Qui, cercheranno di sopravvivere a un cataclisma, con risultati devastanti.

Mi mancava leggere distopici così potenti come “Radicalized”.
È una di quelle opere che, tra comicità e situazioni surreali, contiene un fondo di verità che ci spinge a pensare alla realtà nella quale viviamo oggigiorno e a come essa si trasformerà in futuro. Ogni tanto, i miei genitori si stupiscono di come la tecnologia stia man mano prendendo posto nelle nostre vite, a partire dalle luci che si accendono da sole appena entri in una stanza, fino ad Alexa. E la nostra domanda è sempre la stessa: nel caso (o nel momento) in cui questi strumenti smettano di funzionare così bene, cosa si fa? Ed ecco perché ho apprezzato “Pane non autorizzato” leggermente di più rispetto alle altre storie. Ovviamente, ho amato la storia di Salima, il percorso che ha affrontato e che l’ha portata fino al nuovo appartamento in cui vive ora.

Il sistema corrotto che troviamo in “Minoranza modello” ci è piuttosto familiare. L’unico elemento fuori dal normale che ritroviamo in quella storia è American Eagle, ma i temi presenti nel racconto sono estremamente vicini a una realtà atroce e contro ogni diritto umano. Dall’alto del nostro white privilege, per molte persone è difficile rendersi conto di quanto il razzismo sia ben radicalizzato nella società. Questa storia scuote le coscienze e ci spinge a porci domande e a riflettere, così come anche “Radicalizzati”, che credo sia stato destabilizzante. Siamo partiti dai problemi che riguardano l’assicurazione sanitaria in America, per poi giungere a temi totalmente diversi. Non ero pronta alla piega che avrebbe preso il racconto ed è per questo che sono rimasta sorpresa.

“La maschera della morte rossa” è forse il racconto che mi è piaciuto meno. Non che non sia scritto bene, eh. Lo stile di scrittura di Doctorow è semplice ma accurato, senza l’utilizzo di termini o espressioni che ricadano nella banalità. Rispetto agli altri, credo però che sia il racconto meno originale, e questo è un dato di fatto considerando l’opera omonima di Poe, che ho letto e apprezzato molto di più. Penso che sia proprio questo mio mettere a paragone questi due racconti che non mi ha permesso di amare interamente quest’ultima storia di Doctorow.

Nel complesso è un'opera grandiosa, che provoca il lettore e lo spinge ad affrontare argomenti importanti, sia riguardanti il nostro attuale stile di vita che il futuro che ci aspetta e la sua estrema vicinanza alla realtà odierna.

Voto libro - 4
 

 


 

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