L'amica d'infanzia


Genere: Thriller
Autrice: Jessica Fellowes

13 aprile 2021
Nonostante le profonde diversità, Bella e Kate sono amiche fin da bambine: Bella, introversa e insicura, vive all'ombra di Kate che invece ha imparato a utilizzare il suo fascino per manipolare le situazioni e si nutre dell'ammirazione dell'amica. Quando i genitori di Kate si trasferiscono in un'altra città, Kate tradisce la promessa di rimanere in contatto con Bella e sparisce. Molti anni dopo, si trovano a vivere nello stesso quartiere, entrambe adulte e sposate: Bella è un'artista affermata, Kate invece un'attrice di scarso successo, ma basta un attimo perché Bella ricaschi nella rete magnetica e pericolosa di Kate. Con il passare dei mesi la spirale di ambiguità della loro amicizia diventa sempre più feroce fino a degenerare durante una festa, dove Bella, complice l'amica, perde completamente il controllo. Una sera che segnerà per sempre il destino delle due donne con esiti drammatici.

Jessica Fellowes, amata autrice della celebre serie "I delitti Mitford", mette abilmente in scena un gioco di specchi in cui le due protagoniste sono a tratti complici, a tratti rivali, vittime e carnefici al tempo stesso. Il risultato è un noir domestico a regola d'arte.




Salve Confine,
col romanzo di cui vi parlo oggi andremo a scrutare a fondo nell’animo umano nel tentativo di comprendere uno tra i rapporti più controversi e meravigliosi che intercorre tra gli esseri umani: l’amicizia.
Lo faremo con “L’amica d’infanzia” di Jessica Fellowes, uscito il 13 aprile per Mondadori, che ringrazio per avermi regalato l’opportunità di leggerlo.
Bella e Kate, benché diverse come il giorno e la notte, sono amiche sin dall’infanzia.
Bella è timida e riservata quanto Kate è sfacciata e spumeggiante. La prima vive all’ombra della seconda, che ha un forte ascendente su di lei.
Quello che Bella vorrebbe Kate se lo prende e, nonostante tutto, viene perdonata dall’amica. Ma quando Kate è costretta a trasferirsi in un'altra città con la famiglia, non mantiene la promessa di tenersi in contatto con Bella e, per la prima volta, la ragazza rimane così ferita da soffrirne per lungo tempo e decidere di non perdonarla mai più.
Sembra mantenere il punto quando, quasi venticinque anni dopo, le due si incontrano per caso e scoprono di abitare nello stesso quartiere.
Adesso sono due donne mature; Bella è un’artista affermata, Kate un’attrice di scarso successo, sono sposate a hanno dei figli, ma, per quanto cambiate, ben presto Bella ricade nell’errore di farsi travolgere da Kate e, una sera a una festa, succede qualcosa che cambierà per sempre il corso della loro vita.

“A quanto pare, il nostro aspetto interiore non corrisponde mai al nostro aspetto esteriore, anzi, nessuno di noi vede mai il proprio vero volto, neppure allo specchio.”

Bellissimo romanzo, un thriller che non lo è affatto ma che crea una tensione tale per la quale non sono riuscita a staccarmi dal Kindle senza essere arrivata alla fine.
Il tema centrale è l’amicizia, un sentimento che ha diverse facce e può essere vissuto in modi diversi quanto diverse sono le persone al mondo.
L’amicizia di cui leggeremo in questo romanzo è quella tossica e indissolubile che può far stare bene tanto quanto male. È un tipo di amicizia di cui ci si vorrebbe liberare perché non è salutare, non è leale, ma risulta impossibile da seminare lungo la strada perché ti si attacca addosso e ti si nutre di te come un parassita. È quello che succede a Bella che è tanto attratta quanto amareggiata dal rapporto con la sua amica del cuore Kate.
Sin dalle prime pagine, si comprende subito chi sia l’elemento dominante della coppia, quello manipolatore e senza vergogna che riesce sempre a spuntarla con l’altro.
Kate è davvero una manipolatrice senza scrupoli e questo si evince da ogni suo gesto; non lo è solo con Bella, anche se con lei trova il terreno più fertile, ma rivolge questo suo speciale talento verso tutte le persone che la amano. È semplice per lei: bella ed esuberante, affascinante e incantatrice. Il rapporto tra le due è chiaramente sbilanciato e pende, decisamente, dalla sua parte.
Bella è silenziosa e remissiva, vive una situazione familiare difficile, con l’assenza del padre e la malattia mentale della madre chiusa in un ospedale psichiatrico prima, della nonna che l’ha cresciuta con tanto amore poi. Vede in Kate tutto quello che non è e che vorrebbe essere, la venera e le perdona qualsiasi cosa.
E, sebbene quando si rincontrano tantissimi anni dopo lei è ormai adulta, matura e con una vita appagante, convinta di non essere più vulnerabile e di non aver più bisogno di Kate, ecco che ci ricade, ecco che Kate la riporta a sé.
Il racconto in sé, quello che accade intorno a queste donne, è sicuramente in secondo piano rispetto a quello che passa tra loro due, è come se tutto venisse fuori, vomitato da questo rapporto così oscuro e senza speranza, eppure così forte e radicato che nemmeno la morte può sciogliere.
Ho letto la loro storia tutta d’un fiato, perché la tensione che l’autrice è riuscita a creare con le sue parole risulta davvero alta.
Lo stile della Fellowes mi è piaciuto tantissimo, è diretto ed elegante e non diventa pesante o noioso, nemmeno nelle lunghe parti descrittive.
Inoltre, una cosa che mi è piaciuta molto e che ha snellito sicuramente la trama è stato il fatto che tutto il romanzo è privo di dialoghi così come noi siamo abituati a leggerli nei romanzi. In realtà i dialoghi ci sono ma sono privi di punteggiature, di virgolette caporali e via di seguito, e senza i soliti modi per far comprendere quando parla un personaggio piuttosto che un altro, eppure, grazie alla forte personalità che la Fellowes è riuscita ad imprimere in ognuna delle sue protagoniste, sappiamo benissimo chi sta dicendo cosa.
Sono sicura di non essere stata chiara, ma capirete una volta che anche voi leggerete “L’amica d’infanzia”.
Buona lettura!



Voto libro - 4




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