Siamo gli ultimi poeti del mare


Genere: Narrativa Contemporanea
Autrice: Julia Drake

08 giugno 2021

Violet, sedici anni, è una naufraga erede di naufraghi. La storia della sua famiglia nasce dall'avventura in mare della bisnonna Fidelia, sopravvissuta all'affondamento di una nave e fondatrice della cittadina di Lyric. Ed è proprio lì, nel Maine, che Violet arriva per passare l'estate, non tanto in vacanza, quanto in punizione. Il suo naufragio personale si chiama vita sfrenata, fatta di flirt, promiscuità sessuale e alcol. Nella casa dei nonni vive da solo lo strambo zio Toby, pasticcere e appassionato di puzzle. In realtà è tutta la famiglia di Violet a non funzionare più: il fratello Sam è ricoverato in una clinica psichiatrica e i genitori cominciano una terapia di coppia. A Lyric, Violet si vede costretta a lavorare all'acquario, che comprende una sezione dedicata proprio alla bisnonna. Non che quel luogo la entusiasmi, ma il primo incontro è decisivo: Orion è un bellissimo “dio delle sopracciglia”, tatuato e ambientalista. Come non subire il suo fascino? È innamorato di Liv, la sorella del suo migliore amico morto in un incidente, che è brillante, curiosa e indefessa ricercatrice della storia di Lyric. All'inizio è su questo terreno d'intesa che Violet e Liv si incontrano, alla ricerca delle proprie origini. Violet e suo fratello, infatti, hanno sempre sognato di ritrovare il relitto della nave su cui viaggiava la bisnonna. I misteri di Fidelia sono ancora tanti, a cominciare dal motivo per cui si vestiva da uomo, e Violet è decisa a scoprirli. Frugare nel passato diventa così frugare in se stessa, per salvarsi infine dal proprio naufragio. Tra i nuovi amici non le sembra più impossibile capire cosa vuole, e forse alla fine potrà anche arrivare l'amore. 
 
Salve Confine,
eccomi oggi a parlarvi di un romanzo ambientato nella stagione estiva, che mi ha tenuta incollata alle sue pagine.
Si tratta di “Siamo gli ultimi poeti del mare” di Julia Drake, edito da Rizzoli, che ringrazio per avermi dato l’opportunità di leggerlo.

La sedicenne Violet viene inviata dai suoi genitori a passare l’estate nel Maine, a Lyric, nella casa dei nonni dove vive suo zio Toby.
È stata mandata lì in punizione, a causa della vita sregolata che ha condotto fino a quel momento, mentre i genitori cercano di ricostruire il loro rapporto e la famiglia intera, facendo terapia di coppia, e preoccupandosi per il figlio Sam, ricoverato in una clinica psichiatrica dopo aver tentato il suicidio.

«Ti rendi conto una volta per tutte che nel tuo sangue ci sono i naufragi, non le scoperte.»

La famiglia di Violet, lei compresa, sta naufragando, e pare che abbia dentro il “gene del naufragio” proprio come la bisnonna Fidelia, che partita dalla gran Bretagna, tantissimo tempo prima, si ritrovò a naufragare davanti alle coste del Maine, dove approdò in circostanze misteriose e fondò proprio la città di Lyric.
Una volta sistematasi nella sua nuova casa temporanea, a Violet tocca anche andare a lavorare presso il decadente acquario di Lyric, che ha una sezione interamente dedicata a Fidelia e ai suoi discendenti.
Per la ragazza, essere una discendente di un personaggio così famoso in quella cittadina, non è di certo facile. Tutti sembrano conoscerla e volerle chiedere della sua avventurosa antenata, ma se da una parte la cosa non le piace, dall’altra le dà la possibilità di fare amicizia e di entrare a far parte di un gruppo di veri e propri amici per la pelle, cosa che nella sua città, dove i rapporti che lei aveva stretto erano solo basati sulla convenienza e lo status sociale, non sarebbe stata possibile. Ed è grazie a queste amicizie a allo strambo zio Toby, con il suo oscillare tra la saggezza e la follia, che Violet comincerà a conoscere sé stessa e a riconoscere i suoi errori, ma anche a provare sentimenti reali e forti. In seguito a questa nuova esplorazione di sé stessa, comincia a sentire anche la necessità di risalire alle radici e di indagare sulla sua misteriosa antenata e cominciare la ricerca del relitto della nave naufragata che l’ha portata in America.

«Siamo tutti nella stessa squadra. Non è una gara» disse. «L’amore non ha un limite.»

Aiutata dai suoi amici, in una girandola di sentimenti e passione che la coinvolgeranno anche in un triangolo amoroso davvero tenero e rivelatore, la nostra Violet andrà alla scoperta della sua bisnonna, ma soprattutto di sé stessa.

«Prima mi hai chiesto di Cousteau» disse Sam alla fine. «Di quello che avevano trovato.»
«Vai avanti.»
«Non gli interessa il tesoro. Il punto è l’avventura. Almeno per il suo equipaggio, è l’avventura. Li chiama “Gli ultimi veri poeti del mare”. Sono persone per cui andare alla scoperta, ovvero l’essenza del viaggio, è il tesoro stesso.»

Bellissimo Young Adult, intenso e pieno di emozioni che mi ha presa completamente fino all’ultima pagina.
È un romanzo profondo come l’oceano di cui parla, che tocca argomenti davvero importanti senza appesantire la trama.
Ma è soprattutto un viaggio importante dentro Violet e qualcuno dei suoi compagni di avventura, che potrebbe essere lo stesso di tanti adolescenti di oggi, e sto parlando della scoperta del mondo e della propria sessualità, dei sentimenti e della loro potenza riparatrice ma anche distruttiva, dell’insostenibile peso del sentirsi diversi e inadeguati, della fragilità emotiva che porta a gesti estremi. La Drake ha saputo immergersi dentro questi stati dell’essere e di riportarceli attraverso i suoi giovani personaggi.
Impressive anche le parti descrittive, scritte con una maestria tale che mi è sembrato di essere con questi ragazzi lanciati nella loro avventura.

Il romanzo va letto con i giusti tempi, non sempre infatti risulta scorrevole, ma la bramosia di sapere, capire, andare in fondo al mistero di Fidelia e delle vicende di questi ragazzi, non ci permetterà di soffermarci troppo su questo piccolo neo, che alla fine risulterà insignificante.
Fossi in voi non esiterei a prendere tra le mani una copia di “Siamo gli ultimi poeti del mare”, farete un viaggio in fondo all’oceano dei sentimenti e delle emozioni che vi rimarrà dentro per un bel po’ di tempo.
Buona lettura. 

Voto libro – 4.5 
 

 

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