Deve essere pazza
Genere: Poesia
Autrice: Charly Cox
1 Luglio 2021
Le serate che non vanno come previsto, il dolore e l’incertezza dell’amore non corrisposto, la strana banalità della follia, la rabbia legittima nei confronti degli uomini di potere che occupano posizioni importanti pur non avendo talento, capacità o persino intelligenza.
Charly Cox cattura in questa sua prima opera l’essenza di una nuova generazione in tutte le sue sfaccettature, e lo fa con una scrittura camaleontica, che è di volta in volta spiritosa, caustica, commovente. Affrontando con libertà e leggerezza le tensioni, le ansie e le paure che caratterizzano la vita delle giovani donne di oggi.
Ciao a voi, lettrici e lettori!
Oggi sono qui per parlarvi di una raccolta poetica molto carina. In essa sono stati affrontati moltissimi temi che ruotano attorno alla figura della donna, con i suoi sentimenti e le sue paure.
Si tratta di “Deve essere pazza”, scritto da Charly Cox e edito da HarperCollins.
“Non passa notte senza che le parole scambiate ti aiutino. Ti leniscano. Ti umanizzino. Ti cullino il cervello malconcio finché non ti riprometti di fare la stessa cosa con qualcun altro a qualunque costo.”
“Deve essere pazza” è una raccolta poetica focalizzata principalmente sull’adolescenza e, nello specifico, sul passaggio da ragazza a donna adulta. I componimenti si dividono in quattro sezioni, ognuna dedicata a un tema fondamentale nella crescita e ognuna di esse è presentata in prosa. Vengono affrontati tutti i sentimenti che al giorno d’oggi una donna prova in quella che è tra le fasi più importanti della sua vita. Molti versi trasmettono malinconia, altri rabbia o sofferenza e, ogni tanto, si avverte un senso di appagamento e sollievo. Insomma, come la vita di qualsiasi essere umano, è un’altalena di emozioni a cui consiglio di dare un’occhiata!
“L’amore è “così e basta” anche quando senti che non lo è.”
Essendo cresciuta in un contesto familiare in cui la poesia occupa un ruolo importantissimo, mi è capitato di leggere diverse raccolte poetiche in questi anni. Quando ho saputo dell’uscita di “Deve essere pazza”, la prima cosa ad avermi incuriosita è stata il titolo (insieme alla copertina che, nella sua semplicità, trovo esteticamente bella). Quando ho iniziato a leggere, mi è piaciuta moltissimo l’idea di scrivere capitoli “divisori” in prosa per introdurre i poemi riferiti a determinati contesti e/o argomenti. Non ho molto da dire sullo stile di scrittura, ma l’ho trovato estremamente semplice. Un po’ troppo, per i miei gusti. Ci sono state molte frasi fatte e, nonostante il tenore che l’opera sembrava possedere, ho trovato veramente tante poesie che mi ricordavano lo stile “tumblr” alla “Adultolescence” di Gabbie Hanna. Non lo dico con cattiveria, ovviamente, ma semplicemente non ho trovato molto di innovativo se non la struttura stessa dell’opera. Però ci sono stati dei componimenti (come “alghe – a mio nonno”, oppure “sarò a casa al mattino) che, seppur poco originali, mi sono piaciuti lo stesso. Ovviamente le opere poetiche, in particolare, sono soggettive.
Quindi vi invito a prendere questo mio parere con le pinze e a dare a “Deve essere pazza” una lettura, nella speranza che riesca a prendervi e sconvolgervi, e a farvi provare ciò che purtroppo non è riuscito a infondermi.
Voto libro - 2.5
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