Una storia d'amore e coltelli


Genere: Romance storico 

Autrice: Pitti Duchamp 

28 dicembre 2021 

Vanda ha sedici anni, una bellezza in fiore e la spensieratezza di un cuore che sa accontentarsi di poco. Federigo, Ghigo, fa il coltellinaio, affila lame per lavoro e lancia coltelli per talento. Sullo sfondo Scarperia, uno tra i borghi più belli d'Italia, nella la provincia fiorentina degli anni Trenta. Una storia emozionante, in cui trionfa l'amore giovane e pulito di due poveri amanti divisi dalle famiglie e dalla guerra di Spagna.

Torna Pitti Duchamp, con una novella che racconta di un amore meraviglioso e puro, che neppure il tempo e la guerra hanno saputo e potuto scalfire.

Ciao Lettori,
oggi vi farò un po' di compagnia con l'ultimo libro, o meglio novella, di Pitti Duchamp dal titolo “Una storia d'amore e coltelli”, edito dalla Words Edizioni che ringraziamo per il dono dell'ebook.

Pitti è una scrittrice fiorentina che ho conosciuto grazie a “Mani sugli occhi”, una delle mie letture preferite del 2021 ed è per questo che ero molto curiosa di leggere la sua nuova uscita.
Questa volta Pitti ci regala una storia d'amore d'altri tempi, ambientata nella Toscana degli anni '30 a Scarperia, dove Vanda e Ghigo vivono e si innamorano.

Vanda ha sedici anni quando viene incoronata “Madonna di Scarperia”, titolo che si attribuiva alla più bella ragazza del Paese durante il martedì grasso. Quella sera rivede Ghigo, uno dei ragazzi più belli di Scarperia e lui rivede lei, la ragazza che da un po' cattura il suo sguardo quando cammina per il paese accompagnata dalla nonna, con la quale vive.
Dopo quella sera i due ragazzi si dichiarano e di nascosto cercano di frequentarsi, nonostante le voci di paese e l'aperta ostilità reciproca dei rispettivi genitori che ostacolano in tutti i modi il loro frequentarsi. Fino a quando una furiosa lite li separa e Ghigo decide di arruolarsi per la guerra al fronte spagnolo. Vanda è disperata, ma si rifiuta di sottomettersi alle decisioni di un padre che non l'ha mai amata e che si preoccupa solo dei suoi interessi.

Non vi svelo il finale, anche se Pitti ha più volte dichiarato che per quanto possano essere drammatiche le storie d'amore che legge (o scrive), queste devono chiudersi con un lieto fine.
La penna di Pitti è molto particolare e anche questa volta non delude: in sessanta pagine riesce a descrivere perfettamente le atmosfere di un paese di inizio secolo, il gioco di sguardi che nasconde e rivela tutto tra un ragazzo e una ragazza che non possono frequentarsi apertamente. Le rivalità e le cattiverie tra i giovani, le ricchezze e le miserie delle famiglie del Paese che nessuno conosce ma tutti sanno, le meschinità delle dicerie... uno spaccato che ricorda molto le atmosfere dei film di Tornatore quando racconta della sua Sicilia. Consigliatissimo, sia perché è sempre piacevole leggere Pitti, sia per chi abbia voglia di un tuffo nel passato, in cui uno sguardo diceva tutto e un gesto valeva più di mille parole.


Voto libro - 4 



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