Al nuovo gusto di ciliegia


Genere: Horror

Autore: Todd Grimson

5 Aprile 2022

Nel mondo di Hollywood, tra ruffiani, cascamorti, divi sul viale del tramonto e adulatori, Lisa Nova, aspirante sceneggiatrice e regista, si considera una stella nascente che può passare sopra le ipocrisie, le menzogne e gli inganni in nome della sua arte. Quando viene imbrogliata per l'ennesima volta da un produttore, decide di rivolgersi a Boro, il misterioso capo di una banda di motociclisti, per avere vendetta. Ma ottiene molto più di quanto ha chiesto. Inizia tutto con degli strani tatuaggi che sembrano conferirle poteri insoliti. Poi arrivano le allucinazioni che risvegliano oscuri e antichi culti legati ai non morti, e Lisa si ritrova a lottare contro giaguari bianchi e demoni cannibali emersi dalla tomba. Il confine tra l'incubo e la realtà si fa molto, molto sottile, fino a dissolversi del tutto in questo romanzo, miscela surreale, irresistibile e a tratti esilarante di macabro e satirico.

Ciao a voi, lettrici e lettori!
L’opera di cui tratterò oggi è stata sicuramente tra le più discusse negli ultimi mesi. La serie TV tratta da questo libro è stata menzionata ovunque, specialmente su TikTok, ed è diventata virale a causa di una scena particolarmente… bizzarra.
Sto parlando di “Al nuovo gusto di ciliegia”, scritto da Todd Grimson e edito da Mondadori.

La protagonista di quest’opera è Lisa Nova che, persa tra le meraviglie di Hollywood, cerca di affermarsi come sceneggiatrice e regista. È estremamente convinta che la sua determinazione e il suo carattere le renderanno la strada semplice ma, quando viene illusa e ingannata dall’ennesimo produttore, la donna decide di rivolgersi a una banda di motociclisti capitanata dal magnetico Boro, con lo scopo di ottenere vendetta. Ciò che può sembrare un semplice patto si trasforma in una strana avventura, a partire dai tatuaggi che iniziano a comparire sul corpo di Lisa e che sembrano conferirle dei poteri. Sembrano non avere un’utilità ma, quando dei demoni inizieranno ad attaccarla e le allucinazioni cupe di Lisa diverranno sempre più frequenti, la donna inizierà a capire di aver commesso un terribile sbaglio. Saprà separare incubo e realtà?

Vi dirò, lettori miei, ho deciso di prendermi un po’ più di tempo prima di scingere la recensione per pensare a fondo a questo libro e analizzarlo, cercando di trovarci un senso. Pensate che io l’abbia trovato? Assolutamente no.
Non sono totalmente estranea alle opere horror-satiriche né a quelle erotic-gore e, nella maggior parte dei casi, mi attirano e piacciono parecchio. Pensavo davvero di averne viste (o, in questo caso, lette) di tutti i colori, ma devo dire che “Al nuovo gusto di ciliegia” ha quasi rischiato di battere il record del libro peggiore che abbia mai letto. È una di quelle opere che, a mio parere, puoi amare oppure odiare. Non c’è una via di mezzo. Non dico di averla odiata, ma sicuramente vorrei indietro le mie ore di lettura.
L’unica nota positiva che lascio è la semplicità dello stile di scrittura poiché, senza di essa, il libro sarebbe stato ancora più difficile da digerire.
Le vicende sono strambe, e fin qui tutto bene perché era proprio questo lo spirito del libro. Ad un certo punto della lettura, però, gli eccessi sono stati così tanto ripetitivi e portati allo stremo che ho fatto veramente fatica a portare a termine questo libro con più di due neuroni funzionanti.

Onde evitare incomprensioni: non è che non abbia mai letto scene sessualmente esplicite o ricche di gore, ma hanno sempre avuto un senso all’interno del contesto in cui sono state poste. Qui, invece, si sente benissimo che l’unico scopo di “Al nuovo gusto di ciliegia” è quello di shockare il lettore. Solo che, nel mio caso, non è riuscito neanche in quello. Non mi sento sconvolta da ciò che ho letto, ma stranita e annoiata sì.

Non mi perdo neanche a descrivere i personaggi estremamente numerosi e odiosi, anche perché non c’è caratterizzazione che non sia stereotipata, né tematiche trattate nel modo corretto. È pieno di descrizioni e avvenimenti fatti per allungare il brodo. Senza essi, questo libro di 500 pagine sarebbe un racconto breve di neanche 50.
Nonostante la visione che ho di questo libro sia pessima, vi sprono comunque a leggerlo. Ci sono alcuni amanti del genere che lo hanno apprezzato di più rispetto a me. Forse sono stata io a non capirlo e la concezione che ho di "Al nuovo gusto di ciliegia" potrebbe essere totalmente errata. Chi lo sa.

Trovo che sia ottimo per chi cerca una storia no-sense per passare il tempo? Sì.
Potevamo comunque farne a meno? Assolutamente sì.

Voto libro - 2





 

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