Love in english

 


Genere: Narrativa ragazzi

Autrice: Maria E. Andreu

26 maggio 2022

Ana ha sedici anni e per lei, che scrive poesie, le parole hanno sempre avuto un fascino particolare. Ma da quando ha lasciato l’Argentina per trasferirsi con la famiglia nel New Jersey tutto le sembra tremendamente estraneo e distante dal suo mondo. Di colpo, anche esprimere ciò che prova è diventato difficile, e ha quasi la sensazione che quella nuova lingua, che non comprende e con cui si ritrova a combattere ogni giorno, la stia allontanando dalla sua identità. Solo quando incontra Neo, con il suo accento greco e il suo “glossario della felicità”, Ana si rende conto che conoscere una lingua significa molto più che saperla parlare. Significa raggiungere gli altri con la poesia del proprio cuore. Un romanzo pieno di dolcezza e a tratti lirico che intreccia temi come l’immigrazione e l’identità culturale alla ricerca della propria voce quando la lingua che si parla non è quella natia.


Ciao a tutti cari lettori e lettrici!
Sono qui oggi con grande entusiasmo a parlarvi di “Love in English” dell’autrice Maria E. Andreu, uscito il 26 maggio per HarperCollins, che ringraziamo per la copia digitale.

Il romanzo si apre con una dedica che dice:

“A chiunque si sia mai affannato a trovare le parole:
Vi capisco.”

Questa dedica e queste parole mi hanno fatto riflettere appena le ho lette. Non ho mai vissuto con la paura di non riuscire a trovare le parole per comunicare con le persone attorno a me, anche per una semplice domanda, e mi è sembrata una sensazione terribile, ma è proprio questo che vive la protagonista del romanzo, Ana, quando si trasferisce in New Jersey con la sua famiglia dopo aver trascorso la sua intera vita in Argentina.

Ana è una ragazza di sedici anni, spensierata e felice, ma sembra perdere la sua luce quando arriva in America, dove rincontra suo padre dopo 3 anni di assenza e con nuove regole: parlare solo inglese e lasciarsi indietro la vecchia vita per un futuro migliore, a partire dalla lingua.
Già dal primo giorno è percepibile la forte tensione, le aspettative e i giudizi che potrebbero avere gli altri su di lei, le differenze tra il suo abbigliamento e quello dei suoi coetanei, ma soprattutto la costante sensazione di sentirsi fuori luogo e la perdita delle parole, non riuscire a comunicare.

“A me manca per l’appunto quello che mi serve per spiegare cosa mi manca. Le parole. Per una che trovo, c’è un intero iceberg di pensieri, speranze ed emozioni che rimane sommerso. Ma come faccio a tirarle fuori?”

Durante la prima lezione, lo sguardo di Ana viene catturato dal “classico ragazzo americano” che scopriremo chiamarsi Harrison.
Harrison è alto, bello, solare e gentile, ma ha anche seri problemi con la matematica, a differenza di lei. È così che inizieranno a frequentarsi e a uscire insieme.

Ana, tra i vari corsi a scuola, ha il corso di “English as second language”, un corso di inglese avanzato per chi non è madrelingua, ed è proprio qui che conoscerà Neo: un ragazzo dai capelli scuri e gli occhi azzurro cielo originario di Cipro.
Nonostante la difficoltà della lingua, riuscirà già dal primo giorno a instaurare un rapporto d’amicizia con lui, a sentirsi capita e a condividere la sua vera passione, ovvero la poesia.

Oltre ai due ragazzi conosce Altagracia, la ragazza più popolare della scuola che diventerà la migliore amica di Ana e la farà sentire a casa, in quanto è l’unica persona con cui può parlare in spagnolo oltre ai suoi genitori, e sarà sempre pronta a darle conforto nei momenti più difficili per lei, soprattutto nella confusione dei suoi sentimenti per Harrison e Neo.

“L’amore si presenta in molte lingue e forme, e le piccole possono dare un tocco in più a un giardino già traboccante di bellezza.”

Ho adorato questo romanzo perché mi sono immedesimata in Ana e sono riuscita ad empatizzare con lei. L’autrice è riuscita a far affezionare il lettore alla protagonista e a far riflettere su temi importanti come l’immigrazione, la difficoltà di iniziare una nuova vita e di lasciare i propri affetti con la paura di non sentirsi mai a casa o all’altezza.

C’è, nel corso del romanzo, una vera e propria crescita di tutti i personaggi e la rappresentazione di vari hobby come il make-up per Altagracia e la poesia per Ana. È per questo che sento di consigliarlo a un pubblico giovane, ma anche a chi desidera un romanzo scorrevole e divertente. Non ve ne pentirete!

Ella


Voto libro - 4











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