Finché non aprirai quel libro


Scritto da: Michiko Aoyama

Genere: Narrativa

Dal: 6 Settembre

Giappone. Per prima cosa si entra in biblioteca. Poi bisogna trovare la signora Komachi, dalla pelle candida e con uno chignon fissato da uno spillone a fiori. Infine, aspettare che ci chieda: «Che cosa cerca?». Sembra una domanda banale, ma non lo è. Perché la signora Komachi non è come le altre bibliotecarie. Lei riesce a intuire quali siano i desideri, i rimorsi e i rimpianti della persona che le sta di fronte. Così, sa consigliare il libro capace di cambiarle la vita. Perché in fondo, come dice Borges, «il libro è una delle possibilità di felicità che abbiamo noi uomini». È così per Tomoka che, fagocitata dalla vita di città, ha smarrito la serenità; per Ryō, che ha un sogno, ma è in eterna attesa del momento giusto per realizzarlo. Poi ci sono Natsumi, che ha visto arenarsi la propria carriera dopo la gravidanza e non ha più la forza di lottare per riavere quello che ha perso; e Hiroya, troppo concentrato su sé stesso per cogliere nuove opportunità. Ognuno di loro esce dalla biblioteca stringendo tra le mani un libro inaspettato, e tra quelle pagine troverà il coraggio di cambiare prospettiva e non arrendersi. A volte è facile smarrire la strada e farsi domande sbagliate che non dissipano la nebbia che si ha davanti. Allora, bisogna guardare oltre e scorgere il raggio di sole che filtra dalle nuvole. La signora Komachi è lì per indicare la strada grazie al potere mai sopito dei libri.


Salve lettori, oggi vi parlo di un libro che mi ha incuriosito molto e che grazie a Garzanti ho avuto il piacere di leggere. Il libro in questione è “Finché non aprirai quel libro” di Michiko Aoyama.
Questo libro racchiude più storie, cinque nello specifico, con cinque protagonisti che hanno problemi di vita o di lavoro. Ma cosa li accomuna? Li accomuna una biblioteca e la conoscenza della signora Komachi. Inizialmente cercano dei libri che potrebbero aiutarli nel lavoro, nella famiglia, nei loro hobby. Quando chiedono alla bibliotecaria dove trovarli, lei non solo glieli mostra, ma dà loro un supplemento per ogni libro che prendono in prestito. Forse non è il libro che hanno richiesto, ma col passare dei giorni scopriranno che quel libro contiene proprio la risposta che stavano cercando.
«Guarda che mentre continui a dire “un giorno” il tuo sogno non finirà affatto. Anzi, continuerà a esserci per sempre, bellissimo com’è adesso. Se pure non si avverasse, secondo me sarebbe comunque un modo per vivere. Anche avere un sogno nel cassetto non è mica una cosa brutta. Perché ci dà gioia nella vita di tutti i giorni.»
Questo libro è stato una lettura breve e leggera. Ogni storia impartisce una lezione di vita e dà importanza alle parole dei libri, che possono essere essenziali nostre vite.
Il perno del libro è senz’alto la signora Komachi, che ho adorato. Con la sua saggezza ha regalato messaggi importanti alle persone che in quel momento si erano perse.
Gli altri protagonisti, per quanto diversi tra loro, sembravano avere tutti lo stesso obiettivo, quello di voler emergere ed essere fiduciosi.
«In fondo la vita stessa è sempre un grande scompiglio. Qualunque siano le circostanze in cui ti trovi, non va mica come pensi, poi. Però, per contro, capita anche che ti aspettino delle felici sorprese che non avresti nemmeno mai immaginato, no? Per cui alla fine ci sono un sacco di volte in cui pensi: “Meno male che non è andata come volevo! Sono salva!”. Quando un progetto o un programma vanno male non si deve per forza pensare che sia una sfortuna o un fallimento. È così che si cambia, sia noi stessi sia le nostre vite.»
Il libro si divide in cinque capitoli e ognuno racchiude la storia di un personaggio. Lo stile dell’autrice è semplice e scorrevole e l’amore per la lettura è intrisa in ogni pagina.
“Finchè non aprirai quel libro” parla di storie radicate nella vita di tutti i giorni, una lettura che incita ad avere fiducia in sé stessi, un romanzo che tramette positività e che consiglio di leggere soprattutto nei momenti negativi della vita.


Margaret

Voto 4



 

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