La vedova

 


Genere: Narrativa storica

Scritto da: José Saramago

11 ottobre 2022

Dopo la morte del marito, María Leonor, madre di due figli, si sente sopraffatta dalle difficoltà di gestione della sua fattoria in Alentejo, dalle aspettative della società e dallo stretto controllo del suo ambiente. Dopo alcuni mesi di profonda depressione, decide finalmente di affrontare le sue responsabilità di proprietaria della terra, ma il suo cuore è tormentato da un peccato segreto: nonostante il lutto, il suo desiderio non si è estinto. Tra riflessioni sull’essenza dell’amore, il passare del tempo e gli abbaglianti cambiamenti della natura, la giovane vedova trascorre le sue notti sveglia, spiando gli amori delle cameriere e soffrendo di solitudine. Fino a quando due uomini molto diversi non irrompono nella sua vita e il suo destino vacilla inaspettatamente. Scritto nel 1947, La vedova è il primo romanzo dell’autore, pubblicato in Portogallo con il titolo Terra del peccato per decisione dell’editore. Oggi, in occasione del centenario dell’autore, questo racconto scritto da un giovane José Saramago viene pubblicato per la prima volta in italiano, rispettandone il titolo originale, anticipando il grande scrittore che tutti conosciamo. In esso sono già presenti il suo modo personale di guardare il mondo e alcune delle caratteristiche dei suoi romanzi più acclamati: la straordinaria forza narrativa e un personaggio femminile indimenticabile.


Salve lettori, oggi vi parlo di un libro che mi ha tenuta compagnia per tutta la settimana. Si tratta di "La vedova" di José Saramago, edito da Feltrinelli, che ringrazio per la copia.
Essendo la prima volta che mi approccio a questo autore, sono andata su internet a leggere qualche informazione su di lui e ho scoperto che, tra i tanti romanzi da lui pubblicati, "La vedova" è il suo primo lavoro, oggi ristampato.

La storia è questa: dopo la morte dell'amato marito, Maria Leonor prende una brutta polmonite. In casa la danno già per morta, ma per fortuna riesce a salvarsi. Con due bambini e la gestione della casa si sente sopraffatta, così cade in una brutta depressione. Grazie all'aiuto dei suoi cari e dei domestici riesce ad uscirne, ma non del tutto, e a prendere le redini da proprietaria. Tra ossessioni, allucinazioni e tristezza, Maria Leonor si troverà a vivere la sua vita con infiniti obblighi sociali. Ciò le gioverà?

"Come siamo noi a complicare la straordinaria semplicità della vita! Come siamo noi ad attribuire al semplice scorrere di un anello della catena un’importanza tanto grande, amica mia! In fondo, si tratta solo di questo: il cessare di un’esistenza, lo spegnersi di una lampada. I legami del sangue, l’abitudine, sono loro che complicano questo susseguirsi, questo passaggio del testimone”.

Il personaggio di Maria Leonor è il perno della storia. Fragile e timorosa, più si va avanti più aumentano le due ossessioni. Il suo personaggio, sin da subito, si presenta puro e ingenuo; prova emozioni contrastanti e ciò la rende più vera agli occhi del lettore, che la apprezza e la prende a cuore.
Opposta a lei abbiamo il personaggio odioso della storia, ovvero Benedita, una zitella bigotta che farà di tutto per deformare le idee di Maria Leonor.

“Vivere, te l’ho già detto, è un’operazione semplice, che la società, le convenzioni, la cattiveria degli uomini complicano quotidianamente con emozioni, sentimenti, dispiaceri, speranze, delusioni e tristezze. Purtroppo è così e non può essere diversamente. Ma ci resta la consolazione che, tante volte, dalle nostre tristezze nascono le gioie degli altri. Siamo come un gradino su cui si appoggiano i piedi di coloro che noi aiutiamo a vivere."

"La vedova", come ho già detto, è il primo romanzo scritto e pubblicato nel 1947 da Saramago. Inizialmente non doveva chiamarsi così, ma "Terra del peccato", un titolo che secondo me, vista l'epoca e il contesto, era molto più appropriato.

L'incertezza della mente della protagonista rende il libro complesso, forse non per tutti, e la storia folle, ma al tempo stesso delicata. La lettura prosegue lenta, un passo alla volta, per assaporare il bello e brutto della storia.
Nonostante gli aspetti positivi che ho notato, non credo sia un libro che leggerei di nuovo, ma senz'altro leggerei altro dell'autore.


Margaret


Voto libro - 3.5

















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