Rabbits. Gioca se ne hai il coraggio

 


Genere: Thriller

Scritto da: Terry Miles

23 settembre 2022

È un normalissimo giorno lavorativo, uguale a tanti altri. Ti hanno assegnato un compito che ti ha assorbito completamente, e quando guardi l'orologio ti accorgi che sono le 4:44 del pomeriggio. Controlli le e-mail, e scopri che hai 44 messaggi non letti. Sorpreso, ti rendi conto che è il 4 aprile: 4/4. E quando sali in macchina per tornare a casa il contachilometri segna 44.444. Una coincidenza? O hai appena visto l'ingresso della tana del coniglio? Rabbits è un colossale Alternate Reality Game che usa il mondo intero come scenario. Da quando è nato, nel 1959, si sono tenute dieci iterazioni e sono stati decretati nove vincitori. Nessuno conosce la loro identità, e non si sa nemmeno in cosa consista esattamente il premio che hanno vinto: forse una favolosa somma di denaro, forse un ingaggio nella CIA, forse addirittura l'immortalità o la chiave per decifrare l'universo. L'unica cosa certa è che più ci si addentra nel gioco, più diventa pericoloso: in passato sono morte delle persone, e il numero di vittime sta crescendo. E ora sta per iniziare l'Undicesima iterazione. K, affascinato da questo mondo segreto, cerca da anni un modo per partecipare. L'occasione si presenta quando il ricchissimo Alan Scarpio, presunto vincitore di una delle passate edizioni, lo contatta per affidargli una missione disperata: c'è qualcosa che non va nel gioco, e K deve risolvere il problema prima che inizi la nuova iterazione, o il mondo intero ne pagherà le conseguenze. Cinque giorni dopo Scarpio viene dato per disperso. Due settimane più tardi, K manca la scadenza. Inizia l'Undicesima iterazione. E tutto a un tratto è in gioco il destino dell'intero universo.


Salve Confine,
avete mai avuto la sensazione che la realtà che state vivendo non sia proprio affidabile?
Avete notato pattern che si ripetono, coincidenze impossibili, la sensazione di aver vissuto qualcosa che sembra, invece, non essere mai successa?
Se sì, allora state giocando a Rabbits e nemmeno lo sapete.
“Rabbits. Gioca se ne hai il coraggio” è proprio il romanzo di cui vi parlerò oggi, un thriller Sci-Fi scritto da Terry Miles e portato in Italia da HarperCollins a fine settembre.

K. è il tipico geek che passa le sue giornate tra videogiochi e simili.
È ossessionato da un gioco misterioso sin dal primo momento in cui ne ha sentito parlare quando era adolescente e, in quell’occasione, un’amica ha perso la vita. Da quel giorno ha sempre tentato di giocarci, di entrare a far parte di quella rosa ristretta di persone che vi hanno preso parte, ma il gioco, il cui nome non si conosce davvero ma viene denominato “Rabbits”, è talmente nascosto e segreto che anche chi ci gioca non sa di stare giocando. È talmente enorme che il suo palcoscenico è il mondo intero, ma nessuno si è mai accorto di nulla. Diciamo che è un gioco nascosto in bella vista, a cui solo chi è dotato di alcune caratteristiche intellettive può giocare. Serve intuito e spirito di osservazione, la capacità di riconoscere patterns e coincidenze e avere la prontezza di capire se possono portare a qualcosa di concreto o meno.
Purtroppo la possibilità di confrontarsi con altri giocatori non è possibile perché di “Rabbits” non si può parlare, si bisbiglia in sordina perché, diversamente, si rischierebbe anche la vita.
La determinazione di K. ad avvicinarsi al gioco si rafforza quando un multimilionario, presunto vincitore di un’edizione del gioco, Alan Scarpio, va a cercarlo per chiedergli aiuto. Qualcosa di strano sta accadendo al gioco, qualcosa che mette a rischio il futuro di tutta l’umanità.
Tra sparizioni misteriose, compresa quella dello stesso Scarpio, ritorni improvvisi e inaspettati, morti e inseguimenti, K., insieme alla sua amica/girlfriend, Chloe, si lancia senza paracadute verso piste sempre più incredibili e pericolose per entrare nel gioco e salvare il mondo.

“Nel mondo reale, parlarne ti faceva sentire esposto, come se ti trovassi troppo vicino a qualcosa di pericoloso, o sporto troppo in avanti sulla banchina della metropolitana per sentire il rombo del treno in arrivo. Il gioco era il treno.”

Sebbene “Rabbits. Gioca se ne hai il coraggio.” sia un romanzo relativamente nuovo (uscito in lingua originale nel giugno del 2021), a quanto pare, da quello che ho scoperto, lo stesso autore, Terry Miles, ha un podcast con lo stesso titolo dal 2017, che è arrivato già alla seconda stagione e che è una sorta di pseudo documentario sul gioco, abbastanza seguito, tanto da aver dato vita al romanzo.
Un’altra cosa che ho scoperto proprio a fine lettura, leggendo appunto le note finali dell’autore, è che, secondo quello che dice, il suo romanzo si ispira a una storia vera.
Lui stesso dice: “Benché abbia cambiato alcuni nomi e alcuni eventi realmente accaduti per ragioni di privacy, e anche se probabilmente troverete questo libro nella sezione “narrativa”, Rabbits esiste davvero…”
Ecco, se avrete la pazienza di leggere il romanzo, capirete che un’affermazione così al contempo potrebbe sconcertarvi e farvi dire “Ma va là!”
Ma andiamo con calma a scoprire meglio, evitando spoiler, il motivo di questa mia affermazione.

Comincio col dire che “Rabbits” mi è piaciuto molto, anche quando non capivo cosa stessi leggendo.
Infatti, soprattutto all’inizio, e fino a un terzo del romanzo, è tutto un po’ confuso e, per chi come me non ha molti riferimenti e conoscenze della cultura pop che riguarda soprattutto i videogames ecc., è stato difficile entrare nel vivo del romanzo.
Poi, però, quando si entra dentro la reale avventura, tutto scorre in maniera più ritmata, anche se i misteri e le domande nascono di pagina in pagina e si moltiplicano all’infinito.
In pratica Rabbits è un gioco misterioso di cui nessuno parla e può parlare; si gioca in tutto il mondo ma non si sa in cosa consista e chi vi sta giocando. Nella maggior parte dei casi, nessuno sa che lo sta facendo, anche chi vuole giocarci a tutti i costi.
K. è ossessionato dal gioco e, soprattutto da quando il mitico Alan Scarpio ha chiesto il suo aiuto, è determinato a giocarci e a vincere, perché vincere a quel gioco determinerà la salvezza dell’Universo.
Ma perché?

È questo che tiene alta la curiosità. Cosa collega un gioco misterioso al futuro dell’umanità?
Non posso dirvelo ovviamente, ma sappiate che anche quando penserete di aver capito, in realtà non avete capito un bel niente.
Penso che, ad un certo punto, questo progetto sia diventato così grande e impensabile che lo scrittore non è più riuscito a rispondere alle domande che il lettore si è fatto durante tutta la lettura.
Per esempio, quando finalmente, ed è capitato molte volte, siamo vicini a scoprire cosa sia questo gioco dalle parole di uno dei personaggi del romanzo, succede qualcosa che cambia subito le carte in tavola e focalizza l’attenzione su qualche altra cosa: il multiverso, le variazioni spazio-temporali, le ombre scure che si allungano sui muri e dilaniano le vittime, i complotti e le sperimentazioni mediche… Tutto nel calderone, ma fuori non ne viene una pietanza edibile. Però… però mi è piaciuto!
Sì, perché sono rimasta attaccata al romanzo fino alla fine, incuriosita e preoccupata per K., Chloe e il destino del mondo.

Se l’autore avesse spiegato tutto alla fine, se avesse provato a dare almeno un decimo di risposte alle domande che lui stesso ha creato nel lettore, allora questo romanzo sarebbe risultato un capolavorone con la C maiuscola e avrebbe meritato tutte e cinque le mie stelle, però così non è stato e mi è mancata molto una fine degna del romanzo che, oltretutto, non è il primo volume di una serie e quindi meritava una conclusione degna.
Posso dire che sarebbe bello vedere una serie TV di questo romanzo? Lo dico, non si sa mai.
Buona lettura.

Voto libro - 3.5














You Might Also Like

0 comments