Le parole che hai scritto


Scritto da: Jean Hanff Korelitz

Genere: Thriller

Dal: 4 ottobre

Uno scrittore fallito. Una storia geniale pensata da qualcun altro. Un omicidio.
Fin dove ci si può spingere per coronare un sogno?


Evan Parker. Giovane, bello, brillante. Di tutti gli studenti del suo corso di scrittura in un college di terz'ordine, Parker è quello che dà più sui nervi al professor Jacob Finch Bonner. Forse perché, mentre Jake è solo uno scrittore fallito, Evan Parker ha ancora tutta la vita, e tutti i sogni, davanti a sé. Quando Evan, però, gli presenta l'idea di un romanzo, per Jake il vago fastidio nei suoi confronti si trasforma in pura invidia: l'idea di Evan è semplicemente geniale. Praticamente un bestseller annunciato.
Qualche anno dopo, però, di Evan Parker nessuno ha ancora sentito parlare, e Jake scopre qualcosa che non si aspetta: Evan è morto di overdose. Quell'idea geniale non ha mai trovato il suo posto sulla pagina. E così Jake fa quello che qualunque scrittore farebbe con un'idea: usarla. In breve tempo, l'ex scrittore fallito diventa l'autore di bestseller che avrebbe sempre voluto essere. Ma tutto ha un prezzo, e quando Jake riceve una mail che dice, semplicemente: sei un ladro, è chiaro che quel prezzo potrebbe essere molto alto.

Salve lettori,
oggi vi parlo di un thriller che non vedevo l’ora di leggere, ma che non mi ha soddisfatta del tutto. Si tratta di “Le parole che hai scritto” di Jean Hanff Korelitz, edito da Piemme, che ringrazio per la copia.

Jake è uno scrittore, ma ultimamente si sente un fallito perché ha il blocco dello scrittore. Cerca in tutti i modi di scrivere parole brillanti, storie avvincenti, ma niente, non sembra esserne più capace.
Si dedica alla gestione di un corso di scrittura ed è lì che conosce uno studente alquanto bizzarro: Evan Parker.
Parker è un ragazzo giovane e le sue idee non sono male, il problema è lui, altezzoso e fastidioso.
Durante una lezione, Jake chiede a Parker delle considerazioni sulla scrittura e le loro idee non sono proprio in sintonia. Non contento, Jake gli chiede se sta scrivendo qualcosa di suo.

Evan gli racconta di un’idea che ha per un romanzo ed è in quel momento che l’autore inizia a provare invidia per il ragazzo, per quell’idea che non è stata sua.
Passano anni e un giorno a Jake ritorna in mente Evan Parker. Lo cerca su internet, alla ricerca di quella storia così avvincente, ma non trova nulla. Anzi scopre tutt’altro: Evan Parker è morto.
Il dispiacere dura poco, perché Jake ha subito un’altra idea: mettere su carta la storia che nessuno ha mai pubblicato, rubarla.
Dopo la pubblicazione il romanzo finisce in vetta alle classifiche, ma qualcosa inizia ad andare storto. A Jake arrivano messaggi anonimi che lo informano del fatto che qualcuno sa cosa ha fatto, sa la verità. Ma chi può sapere di quel furto?

“Le storie sono ovunque; in sé non rappresentano niente di speciale. Tutti ne hanno come minimo una, se non un’infinità, e ne siamo continuamente circondati, che ce ne rendiamo conto o no. Le storie sono i pozzi ai quali attingiamo per farci ricordare chi siamo, sono la rassicurazione che, per quanto oscuri possiamo apparire agli altri, siamo davvero importanti, persino cruciali, nella costante lotta per la sopravvivenza: personale, sociale, e addirittura della specie. Tuttavia le storie sono anche fastidiosamente elusive.”

Sarò sincera, metà romanzo l’ho letto infastidita, perché molti passaggi somigliano fin troppo a quelli del libro di Dicker. Però, dopo la metà, l’autrice aggiunge un personaggio (che non nomino per evitare spoiler) e da quel momento il libro diventa più scorrevole e interessante, ma anche molto prevedibile.
Il personaggio di Jake è avvincente, anche se a tratti angosciante, ma gli è concesso dato il ruolo e il lavoro che fa. Intorno a lui, oltre alla compagna e alla vittima, Parker, ci sono pochissimi personaggi.
I capitoli, dopo la pubblicazione del romanzo del protagonista, sono alternati a pagine del libro stesso di Jake.

Sono un po’ dispiaciuta, mi aspettavo un romanzo dalla trama più intrigante e più misteriosa, ma l’unico mistero riguarda la storia pubblicata da Jake e purtroppo non è abbastanza avvincente.
“Le parole che hai scritto” è un libro scorrevole, un thriller psicologico, una lettura leggera per chi ama gli enigmi.

Margaret

Voto libro - 3









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