Storia delle Fiabe. Origini di una grandiosa avventura
Genere: Saggio
Scritto da: Mauro Smocovich
28 ottobre 2022
“C’era una volta”, si dice, come se oggi non ci fosse più. Omicidi, abusi e tanta cattiveria, sopraffazione, violenza, ma anche amore, amicizia… le fiabe sono il caleidoscopio colorato della vita. E anche della morte. Sono storie drammatiche, romantiche, fantastiche, trasformate a piacere, a seconda del gusto di chi narra e di chi ascolta. Fiabe che mutano a seconda dei tempi e dei costumi, raccontate da scrittori come Andersen, i fratelli Grimm e Perrault, ma anche da italiani come Basile, Straparola e Calvino. Quelli che per molti sono solo racconti da focolare, storie apotropaiche o rassicuranti, educative o immaginifiche, spesso celano risvolti inquietanti. E se Barbablù fosse esistito davvero? A chi è ispirato il Gobbo di Notre-Dame?Nei meandri delle fiabe, come giganteschi draghi assopiti, si annidano eventi storici, dettagli personali della vita degli autori, fatti di cronaca e antiche leggende. Fiabe molto spesso lontane, talvolta lontanissime, dai protagonisti e dalle vicende che le hanno ispirate. Fiabe raccontate davanti a un caminetto acceso, ma anche attraverso film, pièces teatrali e opere liriche. Fiabe che rotolano nel tempo modificando i loro tratti, cambiando pelle. “E vissero tutti felici e contenti”? Non proprio. “Si risvegliò grazie al bacio del vero amore”? Neanche per idea.
Salve a tutti lettori! Oggi desidero parlare di "Storia delle Fiabe. Origini di una grandiosa avventura" di Mauro Smocovich, edito da Odoya, uscito ad ottobre 2022.
"C'è un libro, pieno di storie, pieno di fiabe, pieno di personaggi, ed è questo libro che avete tra le mani."
"Storia delle Fiabe. Origini di una grandiosa avventura" è un titolo che esprime perfettamente il contenuto di questo libro stupendo. In poco meno di 400 pagine, Mauro Smocovich ci fa fare un viaggio bellissimo. Ci accompagna nel bosco di "Biancaneve", in "Alice nel Paese delle Meraviglie", nell'Italia di "Pinocchio", ma anche nel mondo di "Dumbo", "Fantaghirò", "Turandot", e nel frattempo ci fa scoprire tante cose, come ad esempio l'origine antica di alcune fiabe, le usanze di terre lontane in vari momenti storici, la vita di molti artisti e i segreti di tantissime storie che conosciamo dall'infanzia.
"Per gli studiosi, Biancaneve è una storia ancora tutta da indagare. È una sacerdotessa, una baronessa, una schiava o la figlia di una locandiera. Per tanti bambini, invece, è una bella fiaba. E questo gli basta."
Amici lettori, il nome di Mauro Smocovich non mi era nuovo quando ho deciso di prendere questo libro. Non ho letto altri suoi lavori (ma dopo questa lettura cercherò di rimediare), ma non mi sono perso una puntata su "Sky Arte" di "In compagnia del lupo - Il cuore nero delle fiabe" con Carlo Lucarelli, un programma di cui lui è co-autore. Ecco, il libro ricorda tanto lo show, perciò se lo avete visto saprete benissimo cosa aspettarvi. Solo che è mille volte meglio!
"Storia delle Fiabe" è un saggio spettacolare, uno studio bellissimo, per nulla pesante, ma avvincente, narrato quasi come se fosse una fiaba esso stesso. Le informazioni contenute sono numerosissime e sinceramente non mi aspettavo di trovarne tante. Dopo averlo letto mi sono arricchito di nuove conoscenze non solo sulle Fiabe, e questa è la cosa che mi sorprende di più. Pensavo, devo ammettere con una certa presunzione, che difficilmente l'ennesimo studio delle fiabe pubblicato in lingua italiana potesse farmi imparare qualcosa di nuovo e invece sono felice di dire che mi sbagliavo.
Il libro si compone di oltre 30 capitoli. Ciascuno si concentra su una fiaba, su un gruppo di esse, su un romanzo, su uno scrittore, su un film o anche su un motivo. Nel capitolo "Cenerentola e la magia delle fiabe" si passa per il mare magnum delle varianti della storia, si parla delle somiglianze, delle differenze e ci si interroga su quali possano essere le ragioni del suo successo imperituro. In "Chaperon e i lupi" l'autore ci fa conoscere quelle che erano le condizioni della Francia quando la fiaba si è prodotta. In "Alla corte del re" scopriamo la vita delle donne che hanno raccontato delle storie estremamente note. In "Fantaghirò" e "Un bacio" si trova un'interessantissima trattazione sui motivi del "bacio del vero amore" (che scoprirete molto poco fiabesco) e della "donna che si traveste". Un capitolo dello stesso genere è "L'ebreo del roveto", che getta una luce importante sul tema dell'antisemitismo nei racconti popolari, nella comunicazione e nell'immaginario collettivo.
Pur essendo diversi, la struttura dei capitoli è quasi la medesima in tutti e ciò dona un certo senso di uniformità. Smocovich inizia descrivendo una scena di una versione della fiaba, del romanzo, del film o presa direttamente da fatti reali e la usa come premessa per introdurci all'argomento. Mentre la si legge, per un attimo ci si può dimenticare di star leggendo un saggio perché il tono e lo stile utilizzato è immaginifico e fortemente narrativo.
Poi c'è una parte centrale dove si spiega la storia (o le storie), il contesto in cui è nata, i diversi legami intertestuali, alcune interpretazioni più note, studi vari, etc.
Infine c’è la chiusa, che tanto apprezzo: poche righe che concludono il capitolo e che sono sempre di impatto. Un ulteriore pregio del lavoro è anche la scelta di corredare al testo le splendide illustrazioni di Francesca Ferrarese e immagine varie.
"Anche quando raccontano angherie, soprusi e violenze, sono storie che liberano dalla realtà. Perché la realtà può, alle volte, superare la fantasia, ma la fantasia fa sicuramente superare la realtà."
Lettori, penso che questo sia proprio il libro più bello letto nel 2022. L'ho trovato così ricco di spunti, la sua lettura mi ha arricchito culturalmente, mi ha intrattenuto facendomi viaggiare in terre ed epoche lontane e mi ha fatto anche riflettere. Mi ha ricordato ancora una volta quanto belle sono le storie e quanta è bella la letteratura. Spero vivamente che faccia provare tutto ciò anche a voi. Alla prossima lettura!
Voto libro - 5
2 comments
Ciao! Grazie per la bellissima recensione. Molto molto contento che il mio lavoro sia piaciuto.
RispondiEliminaGrazie a lei per aver scritto un libro così bello e per aver contribuito a diffondere la cultura nel mondo
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