L'innocenza del buio


Genere: Horror

Scritto da: Lucio Besana, Roberto De Feo

26 aprile 2023

Dopo anni di ricerche, lo psichiatra infantile Christian Basili sembra aver trovato i soggetti che potrebbero avvalorare le sue teorie: quattro bambini che, pur non conoscendosi, condividono gli stessi ricordi di una vita passata. Frammenti sbiaditi degli anni trascorsi tra le due guerre in un castello al confine con la Francia, appartenuto ai coniugi Poitier. Matteo, Miriam, Kevin ed Erica si trasferiscono nel castello insieme a Christian e alla sua assistente Sara. Anche se non subito, l'esperimento si dimostra un successo: i ragazzi rammentano sempre più episodi della loro esistenza di un secolo prima. Memorie felici che presto, però, si rivelano un inganno: una forza oscura infesta il castello, un'entità misteriosa e crudele che vuole ridestarsi e tornare a fare del male.

Salve Confine,
torno a parlarvi di una delle mie passioni, i romanzi horror, e lo faccio con “L’innocenza del buio” di Lucio Besana e Roberto De Feo, uscito questa primavera per Sperling & Kupfer, che ringrazio per l’invio della copia.

È il 2019 e ci troviamo in Italia, dove quattro ragazzini sembrano condividere gli stessi ricordi pur non conoscendosi tra loro. È così che Miriam, Kevin, Matteo ed Erica, questi i loro nomi, si ritrovano a vivere l’esperienza più traumatizzante della loro vita. Infatti, lo psichiatra infantile Christian Basile coglie la palla al balzo per provare le sue teorie e, insieme alla sua assistente, porta i quattro ragazzini a Voha, in un castello ai confini con la Francia che sembra avere a che fare con la vicenda. Attraverso una serie di veri e propri esperimenti, porta i ragazzi indietro nel tempo a rivivere la loro precedente vita, vissuta proprio in quel castello nel 1919. 
All’inizio i ricordi sono quelli felici dell’infanzia ma, pian piano, cominciano ad arrivare ricordi inquietanti e maligni che raccontano una storia ben diversa che fa comprendere che qualcosa di oscuro e terrificante è avvenuto in quel castello molti anni prima…

Altra riuscitissima collaborazione per Besana e De Feo, regista e sceneggiatore che insieme hanno collaborato per la creazione di due pellicole destinate a diventare cult del cinema horror: “The Nest” e “A Classic Horror Story”. È la prima volta che si uniscono per un romanzo, anche se Besano è già autore di “Storie della serie Cremisi”, che un giorno recupererò.
“L’innocenza del buio” è il classico romanzo horror con un accento leggermente gotico, e non solo per l’ambientazione in un castello. Lo stile utilizzato per raccontarci questa storia oscura è semplice ma di forte impatto visivo. Si vede che i due autori hanno a che fare con il mondo del cinema e, in effetti, io già vedrei questo romanzo trasposto in film o anche in una miniserie.

Il linguaggio è lineare, chiaro, senza fronzoli, dialoghi e parti descrittive si bilanciano bene, dando al romanzo il giusto ritmo di lettura, anche se, per mio gusto, la parte centrale è un po’ lenta. La narrazione avviene su due piani temporali, il 2019 e il 1919, e conosceremo i protagonisti di entrambi i periodi in maniera profonda. Infatti, una cosa che mi è piaciuta, è stata proprio la caratterizzazione dei personaggi in generale e dei ragazzini in particolare, grazie alla quale sono riuscita a d empatizzare con loro, pagina dopo pagina, fino alla finale comprensione di ciò che è accaduto e che realmente accade in quel castello.

Un tema rilevante del romanzo è la paura, quella che crea, nell’animo umano, traumi che non vanno via, che si nascondono tra le pieghe dell’inconscio per ritornare improvvise al minimo stimolo esterno.
Qui la paura si incarna e diventa qualcosa di maligno che si nasconde nel buio, pronta a saltarci addosso e a sopraffarci. Il buio, poi, non è una scelta casuale. Tutti i bambini (e non solo) lo temono per quello che potrebbe celare, perché contiene in sé un mondo sconosciuto sulle cui pareti strisciano creature viscide e pericolose. Eppure, in fondo, ben sappiamo che quel buio è innocente, non nasconde nulla se non le nostre più intime paure.

Devo dire che mi aspettavo di più. Senza fraintendimenti, il romanzo è ben scritto e ben riuscito, solo che ho sentito la mancanza di qualcosa. Forse la paura di osare da parte degli autori, di andare più a fondo, scavare in quel buio per dare al lettore un’esperienza più terrificante e più completa. Ma si sa, è solo questione di gusto personale e, nel mio caso, di voglia di sguazzare nel torbido e nell’oscuro dell’animo umano. Buona lettura.
Voto libro - 4












 

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