Tales of Akatsuki
Un prigioniero in cerca di libertà.
Una donna scelta dagli dèi.
Per liberarsi dalla sua schiavitù secolare deve catturarla.
Shin ha rinunciato a tutto per amore. Incurante di vivere o morire, quando cattura una spia nella terra del suo padrone, la lascia fuggire. Shin non aveva però fatto i conti con la crudeltà del suo padrone: se non riuscirà a catturarla lo rinchiuderà per l’eternità nelle tenebre.
Akane, fingendosi una donna, si infiltra in un tempio per sole donne. È una spia forte, determinata e non ha alcuna intenzione di fidarsi di Shin. Ma quando il destino li unisce nella ricerca di una ragazza rapita, sono inesorabilmente attratti l’uno dall’altra.
Quando si innamora di lei, Shin trova una nuova ragione di vita. Ma se non riuscirà a consegnarla al suo padrone, non vedrà mai più la luce del giorno.
Salve a tutti!
Oggi torno a parlarvi dei racconti dell'Akatsuki, ovvero gli yokai di Nicolette Andrews, con un altro libro della serie dal titolo “Okami”, per cui ringrazio la Triskell della copia ricevuta.
Devo dire che in questa storia è stata resa giustizia a Shin, il mio personaggio preferito del primo libro.
È un retelling di Cappuccetto Rosso, sebbene solo d'ispirazione a mio avviso.
Shin è prigioniero da ben cinquecento anni dell'accordo che ha fatto con Akio per salvare Rin. Schiavo e impossibilitato a disobbedire, ha tradito i suoi amici e i suoi valori su ordine del potente yokai che è il suo padrone. Dire che odia se stesso e la situazione è riduttivo, ma nonostante sia ormai un pallido riflesso di sé, riesce comunque a salvare una strana sacerdotessa che attraversa il bosco, ovvero un'altra Okami che però reprime il suo potere.
Akane indaga sulla scomparsa di alcune sacerdotesse in qualità di guardiana del tempio che serve. La Kami, la dea che l'ha creata, le ha dato questo compito e da allora lei rinnega la lupa che è in lei, ritenendola simbolo di malvagità.
Quando Shin la salva da Akio paga delle conseguenze orribili e subisce l'ordine di portare indietro l'intrusa.
Akane invece tenta di salvare la sua protetta, Tomoe, che viene catturata da chi sta trasformando le sacerdotesse in mostri e sta attaccando immotivatamente gli umani, e dietro a questo piano diabolico sembra esserci proprio Akio.
Shin, che non vuole accettare di consegnare Akane, la aiuta, consapevole che potrebbe morire per aver disobbedito ancora, eppure non gli importa.
«Non possiamo tornare quelli che eravamo, ma possiamo andare avanti da ciò che siamo ora.»
Ritroviamo anche Rin e Hikaru, ormai un potente sacerdote, oltre al vecchio amico di Shin, il Drago, liberato dalla prigionia e in procinto di ricostruire il suo dominio.
Nonostante il tira e molla dei pensieri iniziale da parte del personaggio di Akane e la sua rigidità, che non mi hanno molto entusiasmato, devo dire che la storia si è snodata bene e che i personaggi sono cambiati, soprattutto lei, secondo una crescita armonica.
“Il suo profumo era inebriante e tutto ciò cui Akane riusciva a pensare era lui.
A quanto avesse bisogno di lui per sentirsi davvero completa, per riparare anche l’ultimo pezzo ancora rotto del suo cuore.
«Non voglio fermarmi.» L’attirò di nuovo a sé per baciarlo ancora.”
C'è un bel labirinto di leggende giapponesi in cui addentrarsi, che io trovo sempre meravigliose.
Mi sono piaciuti anche alcuni temi trattati, come il concetto di rinnegare se stessi per timore di chi siamo davvero, e anche la lealtà e l'amore che vanno oltre agli errori commessi.
Il personaggio di Tomoe è stato interessante, per il suo senso di giustizia e bisogno di rivalsa e di combattere contro le scelte che altri hanno preso per lei.
Insomma, temi cari anche alla favola originale, con tutto il fascino della tradizione giapponese.
Devo ancora recuperare un altro volume della serie, ma sono curiosa di capire come è stato affrontato il retelling successivo.
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