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Regency Faerie Tales

 

La serie è composta da: 

1. Half a soul. Metà di un'anima

2. Ten thousand stitches. Il ricamo incantato 


Genere: Fantasy Storico

Scritto da: Olivia Atwater

30 aprile 2024

Da quando è stata maledetta da un fae che le ha rubato metà dell'anima, Theodora Ettings non sente più emozioni come paura o imbarazzo, cosa che la espone a ogni tipo di scandali involontari nella raffinata Inghilterra dell'epoca Regency. Per questo, l'unico obiettivo di Dora per la stagione mondana londinese è quello di non attirare l'attenzione e non compromettere le possibilità di sua cugina di trovare un marito. Ma quando Lord Elias Wilder, il Lord Sorcier d'Inghilterra, viene a sapere della sua condizione, Dora si trova trascinata in tumultuose vicende di maghi e creature fatate. Lord Elias è un uomo bellissimo, bizzarro e incredibilmente sgarbato, ma gira voce che compia tre prodigi inverosimili ogni giorno, ed è disposto ad aiutare Dora a recuperare la sua metà mancante. Se il buon nome di Dora riuscirà a sopravvivere sia alla maledizione che la tormenta che al nuovo legame con l'uomo meno amato di tutta l'alta società londinese, forse la ragazza potrà reclamare il suo legittimo posto nel mondo; ma quanto più tempo Dora passa con Elias, tanto più comincia a sospettare che, in fondo, per innamorarsi può bastare anche metà anima...



Salve salve!
Oggi vi parlo di un libro finito nella mia Tbr per caso: “Half a soul. Metà di un’anima” di Olivia Atwater, primo volume della serie Regency Faerie Tales. In Italia i libri sono editi da Rizzoli, i volumi della serie sono autoconclusivi.

Da bambina, Dora ha perso metà della sua anima. Sua madre l’aveva promessa a un fatato, ma grazie alla prontezza di sua cugina Vanessa e delle sue forbicine di ferro, il nobile è riuscito a prenderne solo metà.
Avendo metà anima, Dora non sente le cose come dovrebbe, non prova forte emozioni, non si scandalizza, non reagisce come ci si aspetterebbe e per questo sua zia spesso la definisce una marionetta. Nonostante le parole cattive della zia non la feriscano, si accumulano comunque nel suo cuore. Per fortuna c’è sua cugina Vanessa a scaldarla e a farle capire cosa significa essere amate. Vanessa è anche il motivo per cui sono a Londra per la stagione.
Infatti, la cugina è convinta che l’unica persona in grado di aiutare Dora a ritornare “intera” sia il Lord Sorcier d’Inghilterra, di cui si dice sia in grado di compiere tre prodigi inverosimili ogni giorno.
Il Lord Sorcier, nonostante abbia il titolo, odia essere definito un gentiluomo ed è, effettivamente, piuttosto scorbutico. Una donna con un’anima intera avrebbe potuto offendersi, ma Dora non si lascia sconvolgere e anzi resta colpita dal mago, il quale, a sua volta, resta affascinato da Dora e dai suoi modi peculiari.

«Sono oppositiva fin dalla più tenera età» disse. «Nell’istante in cui mi è apparso chiaramente quanto il Lord Sorcier volesse che lo odiassi, credo di aver preso la decisione di fare esattamente l’opposto.»

Nonostante abbia solo metà anima, Dora è più sensibile e vicina alle cause in cui il Lord Sorcier, Elias, crede rispetto a tutto il ton. Elias infatti si batte per i poveri, i degenti e gli orfani negli ospizi, luoghi sporchi e terribili in cui la gente viene sfruttata invece che curata. Da qualche tempo poi, una terribile malattia sta colpendo i bambini negli orfanotrofi: la peste del sonno.
Elias sta facendo di tutto per trovare la causa e la cura per la malattia, nonostante il disinteresse della nobiltà che lo fa imbestialire, e Dora potrebbe essere un alleato inaspettato.

«Credo che Elias sia arrabbiato da tanto di quel tempo che ora abbia paura di lasciar andare quel sentimento, credo sia spaventato di diventare troppo compiacente, di poter diventare tutte quelle cose che tanto detesta negli altri.»

“Half a soul” mi ha ricordato “Bridgerton”, ma questo è quasi scontato, e “Jonathan Strange & il Signor Norrell”. La presenza dei fatati, della guerra contro la Francia e della magia utilizzata in politica, infatti, mi hanno riportato alla mente le magnifiche atmosfere create da Suzanna Clarke, rendendo questa storia ancora più cozy e familiare.
Non me l’aspettavo ma l’ho letta d’un fiato, non è una storia scontata e regala tanti momenti dolci e altrettanti interessanti.
Fantasy e romance si uniscono a quello che vuole essere il vero fulcro del romanzo, ovvero la critica a una società di ricchi e potenti che girano la faccia di fronte alle condizioni di coloro che non hanno nulla, in particolare i bambini.
Viene sottolineato spesso come la nobiltà, tanto moralista e superiore, in realtà con le sue “buone maniere” abbia la scusa per non parlare dei veri problemi che affliggono la società, indifferenti alle gravi condizioni della maggior parte della popolazione perché comodi nei loro privilegi e nella loro ricchezza.
È una triste rappresentazione della società che ancora oggi si fonda su quegli stessi principi, oggi in particolare questa realtà è impossibile da ignorare.
L’autrice ha specificato nella postfazione che si è proprio interrogata sulla malvagità di cui sono capaci gli essere umani per la sua storia, introducendo una piccola luce: per quante persone crudeli, ci deve essere qualcuno che controbilanci con la propria gentilezza. Per questo ci regala Elias, Dora, Vanessa, Albert e la sua famiglia.

«A volte, però, quando non puoi costringere il mondo ad avere un senso, devi accontentarti di sconfiggere qualcuno dei mali minori che hai davanti.»

Dora è fantastica, nonostante abbia metà anima è molto più sensibile e cosciente dei suoi pari. Proverà pure le emozioni in modo smorzato, ma non resta indifferente di fronte alle ingiustizie, per questo si sente così vicina a Elias.
Elias che prende a cuore questioni che neanche lo toccherebbero, che non mangia e non riposa per trovare una soluzione, che trova in Dora un’alleata e, inaspettatamente, un’anima affine.
Dal punto di vista del romance, mi è piaciuto il modo in cui Elias si mette a nudo con Dora, mostrandole le sue debolezze, le sue speranze e i suoi traumi.

«Avete un’insolita, magica abilità nell’estorcere certi rari sorrisi al Lord Sorcier, Miss Ettings.»

Lo sviluppo di “Half a soul” è coerente e per nulla scontato proprio grazie alla commistione dei diversi generi e argomenti, che si uniscono sapientemente per creare una storia che intrattiene, emoziona e diverte.
Bonus dell’edizione è anche la traduzione delle novelle “Il Lord Sorcier”, ambientato durante la guerra, e “La Chiave”, ambientato dopo il romanzo e dal punto di vista di Elias. Nel secondo racconto conosciamo un pizzico del passato di Elias ed è una piccola finestra sul suo futuro.

Vi consiglio “Half a soul” se cercate una storia magica, romantica, che riscalda il cuore e regala un senso di familiarità.
Baci

Voto libro - 4




Genere: Fantasy Storico

Scritto da: Olivia Atwater

25 marzo 2025

Effie, giovane domestica al servizio dell'arrogante famiglia Culver, si è innamorata del fascinoso Mr Benedict Ashbrooke. C'è solo un problema: una domestica non può sposare un gentiluomo, e davanti a lei si prospetta un futuro di infelicità. Almeno fino a che Effie non incontra Lord Blackthorn, che con la sua magia la trasforma in una dama di alto rango e le offre l'occasione di prendere parte a quei balli lussuosi che ha sempre sognato. L'ammaliante fae intende aiutarla a conquistare il cuore di Ashbrooke; tutto ciò che chiede in cambio è che la ragazza cucia diecimila punti sulla sua giacca preferita... Stringere un patto con un fae è pericoloso, ma la sua vita come domestica a Hartfield è così orribile che Effie è disposta a rischiare anche la sua anima. Ora ha cento giorni - e diecimila punti di cucito - per riuscire a sposare Mr Ashbrooke. Troverà il vero amore prima che il tempo scada?




Ciao readers,
Come state? Io come sempre cerco di non perdermi nessuna nuova uscita, per questo voglio parlarvi di un libro che mi ha colpito subito esteticamente e mi ha spinto a leggere la trama. Sto parlando di “Ten Thousand Stitches”, secondo volume della serie “Regency Faerie Tales” di Olivia Atwater edito Rizzoli.

Effie lavora al servizio di una donna arrogante che non rispetta i suoi domestici, l'unica nota positiva è la cotta che si è presa per il fratello della sua signora. È consapevole che una domestica non può sposare un gentiluomo, ma sognare non ha mai fatto male a nessuno.
Il suo desiderio può avverarsi quando Lord Blackthorn, un essere fatato, le propone di trasformarla in una vera e propria signora a patto che riesca a sposare il suo gentiluomo in un tempo prestabilito, in caso contrario passerà il resto della sua vita al suo servizio come domestica.
Effie deve decidere se continuare a vivere alle dipendenze di chi non ha nessun rispetto per i suoi dipendenti o accettare un patto con un fatato. Nel peggiore delle ipotesi continuerà a essere una cameriera, ma con un padrone diverso. La scelta per lei è semplice e così inizia a passare del tempo con Lord Blackthorn, il quale l'aiuterà a sembrare una vera signora. Il tempo passato insieme le permetterà di ricredersi sulla fama dei fatati, a quanto pare Lord Blackthorn sembra davvero volere il suo bene.

«Ma nulla ha un senso!» protestò incredulo l’elfo. «La vita, nel suo complesso, è assurda in un modo o nell’altro!»

Effie è stanca di farsi maltrattare, ciò che le impedisce di licenziarsi è solo la paura di morire di fame per strada, per questo subisce in silenzio cercando di tenere buona anche la sua amica Lydia, molto più peperina di lei. Quando Lord Blackthorn le offre di realizzare il suo desiderio, vede finalmente una via d'uscita dalla sua vita, non le importa nemmeno che potrebbe finire a fare la domestica per lui perché non potrebbe essere peggio che lavorare per la sua signora.
Lord Blackthorn ed Effie passano molto tempo insieme per mettere a punto la sua trasformazione in nobildonna: nei modi, nel linguaggio e nel vestire, grazie soprattutto alla magia.
Effie è veramente un bel personaggio, dolce, disponibile e ama cucire. Per questo Lord Blackthorn le chiede, nell'accordo, di cucire diecimila punti sulla sua giacca; per farlo ha tempo fino alla fine del loro accordo. È una vera e propria sciocchezza per le capacità di Effie fin quando non comprende che la sua bravura nel cucito nasconde molto altro. A quanto pare imparerà che la rabbia, che tanto ha provato a sopire, è necessaria per superare ingiustizie e poter andare avanti. Effie ha sempre soppresso questo sentimento convinta che non sarebbe cambiato nulla se gli avesse dato sfogo, come ad esempio fa la sua amica Lydia che non accetta il modo in cui vengono trattate.

«Se la rabbia non fosse mai d’aiuto, perché dovreste esserne dotati? Alcuni umani nascono con qualche dito in più, è vero, ma tutti voi nascete con almeno un pizzico di rabbia in corpo. Si vede che è utile, in qualche modo.»

Lord Blackthorn è un elfo che vuole fare del bene, sempre seguendo le regole dei fatati. È buono e premuroso ma questo non lo rende meno pericoloso. Effie sa che è meglio evitare di fare accordi con loro eppure Lord Blackthorn non può fare a meno di voler migliorare la vita della cameriera che ha davanti. Non solo vuole aiutare gli indigenti, ma anche farla pagare ai nobili, ha una stravaganza che lo rende unico e con il suo modo di fare mi ha permesso di affezionarmi a lui. Non sono sicura quando sia successo ma a un certo punto ho sperato che Effie non riuscisse a conquistare il suo gentiluomo e potesse stare con lui, specialmente per le attenzioni che le rivolge. Gli elfi non sono capaci di amare come gli umani, ma sono certa che saprebbe fare meglio di tante persone presenti nel libro.

“Se non sono capace di amare... allora dovrò semplicemente imparare a farlo. E, fino ad allora, avrete la cosa più vicina al mio amore che sarò capace di darvi.”

Ho amato l'ambientazione regency, la stravaganza di Lord Blackthorn, la disponibilità di Effie e il carattere combattivo di Lydia contro i maltrattamenti ai domestici. Questo è il secondo volume della serie “Regency Faerie Tales" e non avendo letto il primo vi posso assicurare che potete leggerlo da solo senza problemi. Non c'è alcun collegamento se non l'ambientazione, io non ho sentito alcuna mancanza o buco nella trama che mi spingesse a dover leggere il primo. Penso che mi mancheranno questi personaggi, probabilmente tutti perché la penna dell'autrice è riuscita con dolcezza a farmi apprezzare ogni carattere anche se diverso.

Infine, avete visto la cover e gli edges di questo volume? Aggiungete questo gioiellino alla vostra libreria perché sono certa spiccherà per la bellezza dei particolari. Non posso dirvi altro se non di non perdere altro tempo e di tuffarvi in questa rivisitazione di Cenerentola.
Buona lettura.
Voto libro - 4




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