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Glass girl


Genere: Young Adult


Scritto da: Kathleen Glasgow

25 marzo 2025


"Bella ha quindici anni e un problema enorme: non sa come sopravvivere alle mille difficoltà che affollano la sua adolescenza. Sua madre è travolta dal lavoro, il padre è incapace di badare a se stesso, figurarsi a due figlie, e da quando i genitori si sono separati lei fa la spola tra casa di uno e quella dell'altro trascinandosi dietro la sorellina. E poi c'è la scuola, ci sono i professori che ti trattano in modo umiliante, il panico che incalza, i ragazzi che ti urtano in corridoio perché non ti vedono, nonostante la maschera di cipria e eyeliner dietro cui ti nascondi, e un ex fidanzato che ha rotto con te perché eri "troppo". Nonché l'enorme vuoto lasciato dalla morte di tua nonna, l'unica persona che ti faceva sentire amata e che non aveva pretese su di te.

Per allentare la tensione Bella ha trovato un rimedio: l'alcol. Con la vodka mischiata alla Sprite il mondo diventa più morbido e liscio, come velluto. Tutti bevono, e lei, come tutti, può smettere quando vuole. Eppure l'alcol diventa un richiamo costante, il bisogno di stordirsi si amplifica spingendola a raccontare bugie su bugie, fino a quando, il giorno del Ringraziamento, Bella si ubriacherà al punto da perdere coscienza e risvegliarsi in un letto di ospedale. Da quel momento, per lei arriverà il momento di affrontare la realtà. Ricoverata in un centro di riabilitazione in mezzo al deserto dell'Arizona, Bella incontrerà ragazzi come lei, spaventati, a pezzi, costretti ad affrontare se stessi e le proprie paure, e a ottenere almeno una vittoria: sopravvivere."


Salve lettori,
Oggi vi parlo di “Glass Girl”, scritto da Kathleen Glasgow e edito da Rizzoli.
“Glass Girl” è un romanzo young adult intenso che affronta con profonda sensibilità temi delicati come la dipendenza, la solitudine e il bisogno disperato di sentirsi visti e amati. È un libro che parla ai ragazzi, ma anche agli adulti, con una voce autentica e senza filtri, capace di lasciare un’impronta nel cuore di chi legge.

La protagonista, Bella, ha quindici anni e una vita troppo complicata per la sua giovane età. Alle normali difficoltà dell’adolescenza si sommano dolori più grandi: una famiglia divisa, genitori assenti o incapaci di prendersi cura di lei e di sua sorella Rici, un ambiente scolastico ostile e opprimente e il peso della responsabilità che la costringe a crescere troppo in fretta. Il dolore per la perdita della nonna, l’unica figura che l’abbia mai fatta sentire veramente amata, è una ferita profonda che non smette di sanguinare.
In tutto questo caos, Bella trova nell’alcol un rifugio. La vodka mischiata alla Sprite è il suo modo per rendere il mondo meno tagliente, per ovattare il rumore delle aspettative, delle paure, del vuoto e mettere in silenzio la sua ansia. Crede di poter smettere quando vuole, come fanno tutti. Ma ben presto l’alcol diventa una prigione invisibile e il confine tra sopravvivere e perdersi diventa sempre più sottile.
Solo dopo un evento drammatico Bella capisce di dover guardare in faccia la verità e intraprendere un percorso difficile ma necessario in un centro di riabilitazione.

«A volte passiamo così tanto tempo a cercare di assumere alcol o droghe che dimentichiamo i rischi connessi all'uso di queste sostanze» riprende Fran. «Rischi emotivi, rischi economici, rischi familiari o legati all'amicizia.»

Quello che colpisce in “Glass Girl” è la scrittura sincera e penetrante di Kathleen Glasgow. L’autrice non edulcora, non semplifica, racconta con estrema onestà cosa significa vivere con una dipendenza. Le emozioni di Bella sono descritte con tale precisione da risultare quasi palpabili: la rabbia, il senso di colpa, la confusione, il desiderio di sparire e allo stesso tempo di essere salvata e apprezzata. È impossibile non empatizzare con lei, non tifare per il suo riscatto.
Il libro trasmette un messaggio importante: dietro ogni dipendenza c’è una ferita, un bisogno non ascoltato, una richiesta d’aiuto. “Glass Girl” non offre soluzioni facili, ma mostra quanto sia coraggioso il percorso della guarigione e quanto sia vitale affrontare e aiutare se stessi, anche quando fa male.

«Il mondo può essere un posto davvero orrendo, Bella. A volte cerchiamo di aiutare le persone, e loro ci sfuggono lo stesso. E in quel caso dobbiamo lasciarle andare.»

Kathleen Glasgow, che ha attinto alla propria esperienza personale di dipendenza per scrivere questa storia, dimostra ancora una volta una straordinaria capacità di dare voce al dolore e alla resilienza. Ogni suo romanzo è un mondo a sé, unico, profondo e necessario. Con “Glass Girl” l’autrice ci regala un libro che è al tempo stesso uno schiaffo e un abbraccio, una caduta e una rinascita.
Da leggere senza esitazioni. Perché parla di fragilità, ma anche di forza. Di disperazione, ma anche di speranza. E perché, a volte, sopravvivere è già una forma di vittoria.

Margaret
Voto libro - 4.5







 

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