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Genere: Fantasy

Scritto da: Kay Synclaire

20 gennaio 2026

Dopo due anni dalla morte della sorella Fiona, la strega Saika è pronta a eseguirne le ultime volontà e a portare i suoi resti ad Ash Gardens. Quando giunge al santuario, perennemente battuto dalla pioggia, viene accolta dal suo proprietario, amante dei cardigan fatti a maglia, un'enorme bestia mitologica di nome Frank, che le offre di fermarsi qualche tempo nella tenuta. Sopraffatta dal dolore, Saika accetta, anche perché ciò significa poter rimandare l'ultimo addio alla sorella. Ma per dare una mano a Frank e agli altri abitanti della casa deve fingere di possedere ancora i propri poteri, svaniti alla morte di Fiona, limitandosi a lanciare piccoli incantesimi grazie a un frammento di stella cadente. Col tempo, Saika impara a conoscere meglio Frank, la casa decrepita di Ash Gardens e i singolari personaggi che la popolano, tra cui due litigiosi gemelli cherubini, un fantasma muto, una fata della luce, un elfo irascibile e una snervante strega a metà. Pian piano, imparerà di nuovo cosa significhi amare ed essere amata e come far convivere dentro di sé la gioia e il dolore.

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Genere: Fantasy 

Scritto da: Tamsyn Muir

20 gennaio 2026

Quando la strega ha costruito la torre di quaranta piani, l'ha fatto proprio a regola d'arte. Ogni piano ospita un mostro ripugnante: si va da un drago con le scaglie tempestate di diamanti a un branco di goblin bavosi. Se un principe riuscirà a raggiungere la cima, verrà ricompensato con una spada dorata e con l'adorabile principessa Floralinda. Ma nessun principe è ancora riuscito a conquistare il pianterreno, figuriamoci ad arrivare al quarantesimo. Anzi, a dirla tutta, la scorta di nuovi principi sembra essersi esaurita. E l'inverno sta per intrappolare Floralinda...

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La serie è composta da:

1. Come fidanzarsi per finta con un demone: Guida per streghe

2. Come corteggiare una strega. Guida per demoni 

3. A Werewolf's Guide to Seducing a Vampire 


Genere: Fantasy

Scritto da: Sarah Hawley

8 luglio 2025

Secondo una profezia, Mariel Spark è l'ultima e più potente strega della sua famiglia, ma c'è un piccolo problema. Ogni volta che si cimenta con la magia commette sempre qualche errore imbarazzante. In effetti, è molto più brava a cucinare e a occuparsi del giardino che a fare incantesimi. Un giorno, volendo evocare la farina che le serve per preparare dei muffin, per sbaglio evoca un demone, che di punto in bianco si materializza davanti a lei. E non si tratta di un demone qualunque, ma del leggendario Ozroth lo Spietato, un crudele mercante di anime. La sua reputazione, però, negli ultimi tempi è un po' appannata a causa di uno sfortunato accordo fatto con uno stregone, che lo ha dotato di un'anima umana. Nonostante Mariel lo abbia evocato accidentalmente, il demone si ritrova legato a lei in modo (quasi) indissolubile ed è costretto a seguirla ovunque. I due a questo punto stringono un patto: fingeranno di essere una coppia, così Mariel potrà far credere alla sua famiglia di aver finalmente trovato un fidanzato e Ozroth avrà l'opportunità di riacquistare la reputazione perduta (sempre che la ragazza accetti di aiutarlo). Ma la convivenza tra i due - tanto divertente, attraente e insopportabilmente allegra lei quanto cupo e scontroso lui - si fa subito scoppiettante, preludio di un'attrazione molto pericolosa...


Salve salve!
Dopo aver letto il nuovo libro di Ali Hazelwood, mi era rimasta ancora un po’ di voglia di romance, quindi ho pensato di recuperare un libro trovato girando su Goodreads. Si tratta di un paranormal romance e romanzo d’esordio di Sarah Hawley, primo volume della serie Glimmer Falls: “A Witch’s Guide to Fake Dating a Demon”.

Mariel Sparks fa parte della famiglia di streghe e stregoni più potente di Glimmer Falls, inoltre sua madre non dimentica mai di ricordarle (con una storia semplicemente imbarazzante) che la terra e le stelle hanno predetto il suo enorme potere.
Mariel ha 28 anni e non mostra neanche un briciolo di questo tanto acclamato potere con la magia, non in quella considerata degna dalla sua famiglia almeno.
Mariel è spettacolare, però, con la magia naturale: riesce a percepire la natura intorno a sé, che interagisce con lei e reagisce alle sue emozioni. Nonostante ciò, Mariel è costretta ad allenarsi ogni giorno in qualcosa che odia fare e che non le riesce per niente. Lo dimostra il fatto che, nel tentativo di evocare un po’ di farina… ha evocato un demone. Non un demone qualsiasi, ma Ozroth lo Spietato.
Fino a qualche anno prima, Ozroth rispecchiava perfettamente il nome ottenuto in secoli di accordi con streghe e stregoni in cambio delle loro anime. Fino a uno sfortunato accordo con uno stregone morente che ha fatto finire la sua anima in Oz. Ora Oz è diventato una barzelletta sul piano demoniaco (che non è l’Inferno) e il fatto che la strega che l’ha evocato sembri averlo fatto per sbaglio e non ha alcuna intenzione di rinunciare alla sua anima… bé, Oz dovrà semplicemente fare di tutto per convincerla. Le ore diventano giorni, eppure Oz non riesce in alcun modo a persuadere la strega a stringere un patto, non che ci stia provando in alcun modo comunque. Oz si ritrova completamente rapito dalla gioia, dal calore, dalla gentilezza e dalla bellezza di Mariel.
Cosa succederebbe se un demone iniziasse a provare dei sentimenti per una strega?
E se la strega fosse potentemente attratta dal bellissimo demone imbronciato?
Di sicuro ci saranno scintille!

“Potrai anche essere qui per rubare la mia anima, ma sei stato più gentile tu sulla mia magia nell’ultimo giorno che chiunque, a parte le mie amiche, in tutti questi anni.”

“A Witch’s Guide to Fake Dating a Demon” è un paranormal romance davvero carino, dolce e divertente, che riesce anche a toccare diversi temi importanti. Ad esempio gli standard impossibili che i genitori impongono ai loro figli senza tenere conto delle loro predisposizioni e dei loro effettivi poteri, e una volta che questi standard non vengono raggiunti o raggiunti con estrema difficoltà e a discapito della persona stessa, ecco che vengono sguainate come armi il senso di colpa e il peso di essere un fallimento per chi “vuole solo il tuo bene”.
Mariel è cresciuta in una famiglia che le ha sempre fatto pesare il fatto di non essere potente quanto dovrebbe o di non saper utilizzare un tipo di magia che lei odia, sminuendo, nel frattempo, la magia in cui è davvero brava e potente.
Si è sempre sentita ripetere di non essere abbastanza brava, abbastanza volenterosa, abbastanza concentrata, finendo per interiorizzare queste critiche e facendole proprie, convincendosi di essere mediocre e che le magie che riesce a fare sono in realtà spettacolari e uniche.
Oz, invece, è cresciuto sull’altare del dovere e dell’onore, lontano dalla sua famiglia e. pian piano, svestito di tutte le sue emozioni, le sue passioni e i suoi desideri: un demone utile solo a stringere patti. E lo ha fatto, è diventato il migliore di tutti, eppure un singolo errore ha messo a discapito la sua immagine e il suo valore agli occhi del suo mentore, un fallimento.

“Tutto quello che ho fatto nella mia vita è stato prendere le anime delle persone. Non ho veri amici, niente famiglia, nessun hobby. Sono stato infelice per così tanto tempo e tu… sei come il sole che compare dietro le nuvole. Tu rendi tutto luminoso e caldo.”

Altro tema toccato nel romanzo è quello ambientale, perchè un grande perno della trama è la protesta per salvare la foresta della città, dove la magia scorre libera e nutre un intero ecosistema che rischierebbe di scomparire.
La cittadina è davvero carinissima, ricorda un po’ Stars Hollow di “Una mamma per amica”, ma ricca di magia e di personaggi stravaganti!
A proposito di personaggi, quelli principali sono ben delineati nei loro caratteri e nel loro vissuto, ma anche quelli secondari risultano ben chiaro nella mente di chi legge, in particolare Calladia (la protagonista del secondo volume) e Themmie, le migliori amiche di Mariel.
La parte romance è molto dolce, ma un po’ ripetitiva, inoltre succede tutto in pochissimo tempo, circa un paio di settimane, quindi se non siete fan del “fast burn” potrebbe non piacervi. A me a volte ha fatto un po’ storcere il naso, non tanto perché sia fatto male, ma perché si conoscono solo da una settimana e già “mi conosce meglio di quanto conosca me stessa/o”. Con calma, per favore.

“Chi ha bisogno di una coperta riscaldata quando puoi dormire affianco a un demone?”

Nonostante questo, il romanzo mi ha fatto passare delle ore di lettura davvero piacevoli, non sono mancate le risate e neanche gli occhi a cuoricino. Lo stile dell’autrice è lineare e coinvolgente per tutto il libro, nelle descrizioni, nei dialoghi e anche nelle scene spicy!
Sono curiosa di leggere il secondo volume.
Baci

Voto libro - 3.5






Genere: Fantasy

Scritto da: Sarah Hawley

13 gennaio 2026


Calladia Cunnington appartiene a una delle famiglie magiche che hanno fondato Glimmer Falls, ma non è esattamente il prototipo della strega ammaliante e seducente. Piuttosto rude, è ossessionata dagli allenamenti in palestra (sfogo perfetto per le sue ansie e il suo temperamento irascibile) e si fa coinvolgere con estrema facilità in risse da bar. Una notte, cacciata dall’ennesimo locale dove è venuta alle mani con un avventore, assiste per caso all’aggressione di un uomo da parte di un demone. Felice di mettere a frutto i suoi poteri magici (e sfogare così la sua rabbia), interviene, non rendendosi conto che colui che sta aiutando è Astaroth, membro dell’alto consiglio demoniaco, leggendario mercante di anime e rinomato bugiardo. La persona che si trova di fronte, però, non ha nulla a che vedere con l’odioso demone che ha incontrato non molto tempo prima e che disprezza con tutte le sue forze: l’uomo infatti non ricorda nulla del proprio passato, non sa nemmeno perché un demone di nome Moloch lo abbia attaccato, né perché la strega muscolosa, arrabbiata e terribilmente sexy che lo ha salvato lo odi così tanto. Per quanto infuriata con lui, però, Calladia non è il tipo da abbandonare qualcuno in difficoltà, decide quindi di aiutarlo. I due intraprendono così un viaggio alla ricerca della strega che potrebbe aiutare Astaroth a recuperare la memoria e a capire come sconfiggere Moloch. A quel punto, sì, Calladia potrà dare una bella lezione al demone e prendersi così la sua vendetta. Solo che, costretta a passare tanto tempo insieme a lui, la strega si rende conto che questa nuova versione di Astaroth non è poi così male… e inizia a chiedersi se, dopotutto, sia proprio necessario che recuperi la memoria.

Salve salve!
In questa recensione vi parlo del libro che mi ha fatto raggiungere quota 100 nel 2023: “A Demon’s Guide to Wooing a Witch” di Sarah Hawley, secondo volume della serie Glimmer Falls.
Il libro inizia poche ore dopo la fine di “A Witch’s Guide to Fake Dating a Demon”. Perdonatemi ma farò qualche spoiler.

Dopo essere stato sconfitto dal suo protetto diventato umano, ed essere stato lanciato in un altro stato da una strega in spandex (che ha criticato la sua fedora tra l’altro), Astartoth torna sconfitto nel mondo dei demoni.
Nonostante la fiducia che riponeva in Ozroth, la mente fredda e calcolatrice di Astaroth non si fa cogliere impreparata, infatti ha un altro asso nella manica per sconfiggere Moloch, il suo eterno rivale.
Peccato che non abbia il tempo di usarlo; Moloch lo anticipa, esiliandolo sulla terra, dopo essere stato assoggettato all’incantesimo di una strega.
Calladia Cunnington, migliore amica di Mariel, è finita nell’ennesima rissa.
Tornando a casa, si imbatte in qualcuno che sta picchiando una forma rannicchiata a terra. Calladia va in soccorso della persona in difficoltà, rendendosi conto troppo tardi che era Astaroth.
L’Astaroth finito sulla terra è molto diverso da quello conosciuto poche ore prima, poiché ha perso la memoria.
Calladia non riesce a ignorare una persona ferita e in difficoltà, per questo lo aiuta. Sicuramente non si aspettava di finire nel bel mezzo di una faida centenaria, e conseguente avventura, per aiutare Astaroth a recuperare la memoria e sconfiggere Moloth.
Inaspettatamente per entrambi, questa avventura porterà a galla sentimenti inaspettati.
Calladia può davvero lasciarsi ammaliare dal diabolico demone?
Astaroth potrebbe mai scegliere una vita con lei invece del potere?

“Andiamo. La nostra vendetta inizia ora.”

Devo dire che in questo secondo volume ho notato una crescita dell’autrice, sia nello stile che nella costruzione della storia.
Ho le mie reticenze sul costruire una storia d’amore in una settimana, ma questa è una mia fisima. Devo ammettere che l’evoluzione della parte romance è stata lineare, comprensibile e molto dolce.
I protagonisti, Calladia e Astaroth, sono sviluppati molto bene, coerenti sia da soli che insieme. Mi è piaciuta la loro complementarità; nessuno dei due cambia per l’altro, ma si accettano per quello che sono.
Astaroth rimane ammaliato da Calladia non per quello che potrebbe essere, come continua a ripetere la madre della strega, ma la ammira e ne è attratto per tutti quegli aspetti che la rendono Calladia: la sua forza, il fuoco che ha dentro e che la spinge sempre a buttarsi nella mischia.
Potrà sembrare strano, ma neanche Astaroth cambia, in realtà dà la possibilità a una parte di sé, che nel corso dei secoli ha cercato di eliminare, di prosperare.
Le interazioni tra i due, poi, sono estremamente divertenti, sono enemies fino in fondo e non si fanno scappare occasione per stuzzicarsi.

“Perché dovresti pensare che sia carino?”
“Perché non dovrei?”
“Perché sei un mostro senza cuore, malvagio e crudele?”
“Hai un’opinione di me davvero tremenda. Da quanto tempo siamo nemici?”

Come per il primo libro, anche in questo il Romance si intreccia a una trama più complessa e profonda, che approfondisce la questione delle anime, dei demoni e del loro mondo.
Una trama che, tra l’altro, parla di discriminazione e dittatura, di rivolta e cambiamento.
Questo dal punto di vista globale; dal punto di vista personale, invece, sia Calladia che Astaroth hanno dei bei macigni sulle spalle da scaricare. Quello di Calladia è la madre e la sua tossicità, quello di Astaroth è un segreto che l’ha reso freddo e crudele.

“È questo il vero Astaroth? O il cattivo è la versione reale?”

Sono davvero contenta di questa lettura, perché ho davvero visto un miglioramento nello stile dell’autrice.
Ottimo anche il bilanciamento tra azione, introspezione e spicy. Tra l’altro le scene spicy erano davvero ben scritte.
Mi è mancato il coinvolgimento emotivo però; ero sì curiosa di scoprire cosa sarebbe successo, ma non mi sono particolarmente legata ai personaggi.
In ogni caso la lettura mi è piaciuta, mi ha fatto sorridere e rilassare, quindi sono curiosa di leggere il terzo volume della serie:
“A Werewolf’s Guide to Seducing a Vampire”.
Baci

Voto libro - 4



Genere: Fantasy

Scritto da: Sarah Hawley

Il lupo mannaro Ben Rosewood è felice della sua vita. Al 100%. Il suo negozio, Ben's Plant Emporium, sta andando bene e si sta anche allargando. La sua ansia è… beh, è stato meglio, ma è quello che si ottiene gestendo un’attività e avendo delle necessità animali ad ogni luna piena, no? Per quanto riguarda il romance… chi ne ha il tempo? Nonostante la sua famiglia voglia disperatamente vederlo sistemato, Ben si sta avvicinando ai 40 da lupo single.
Dopo aver partecipato, da ubriaco, e vinto un’asta su eBay per un cristallo apparentemente posseduto, si trova faccia a faccia con una vampira bellissima e arrabbiata.

Eleonore Bettencourt-Devereux è una specie rara: una vampira succubi nata da due stirpi nobili europee durante il Medioevo. A causa di una strega malvagia, è rimasta incastrata in un cristallo da quando ha 30 anni, costretta ad obbedire gli ordini di chi possiede la pietra. Da secoli Eleonore sogna di spezzare l’incantesimo e mozzare la testa alla strega. Ma la strega l’ha davvero venduta a qualcun altro per 0,99 centesimi?

Se solo l’incantesimo glielo permettesse, Eleonore strapperebbe il cuore del lupo e lo mangerebbe. Ma presto entrambi capiscono di potersi aiutare a vicenda, sia con la vedetta che con cose meno ostili. E perché non divertirsi un po’ nel frattempo?

( Trama tradotta da Il confine dei libri)



Salve salve!
Con “A Werewolf’s Guide to Seducing a Vampire” Sarah Hawley ci riporta nella magica cittadina di Glimmer Falls.
Questo terzo volume parla di Ben Rosewood, lupo mannaro e proprietario del vivaio dove lavora Mariel, e della vampira succubo che ha comprato su eBay da ubriaco.

I romanzi sono tutti ambientati nella cittadina di Glimmer Falls, i personaggi sono ricorrenti con i due volumi precedenti, inoltre ci sono riferimenti ad eventi passati. Nonostante questo, il romanzo potrebbe essere letto come standalone poiché qualsiasi elemento citato (personaggio o evento che sia) viene brevemente presentato.
Ovviamente io vi consiglio di leggere tutti e tre i romanzi perché meritano molto.
La serie può essere trovata solo in inglese.

Ben Rosewood non è il classico lupo mannaro e questo gli pesa tanto. Odia trasformarsi con la luna piena e perdere completamente il controllo di sé e delle sue azioni.
Da umano, Ben è estremamente ansioso, sensibile ed emotivo. È una persona che si spende fino all’ultimo per aiutare gli altri, infatti spesso lavora di notte (quando l’ansia per le mille cose da fare non lo fa dormire) e non riesce a dire di no.
Ben ha 38 anni e nessuna prospettiva amorosa, l’ennesima cosa che lo fa sentire inadeguato.
In preda ai fumi dell’alcol e all’ansia dell’apertura della caffetteria annessa al suo vivaio, finisce su eBay, dove trova l’asta più strana che abbia mai visto: per il prezzo di partenza di 0,99 cent potrebbe diventare il proprietario di un cristallo di plastica blu contenente una vampira succubo dai lunghi capelli rossi e dagli occhi verdi, ottima come amica e forse come fidanzata, provvista di coltelli e tanta rabbia.
Per gioco partecipa all’asta: un pezzo di plastica come fidanzata è sempre meglio di aprire un profilo su un sito di incontri.

“Ho 38 anni, sono single e non frequento nessuno da quasi un decennio. Il mio negozio occupa tutto il mio tempo, mi piace lavorare a maglia e non sono nemmeno un lupo mannaro come si deve, e chi mai potrebbe amare qualcuno che prova ansia la maggior parte del tempo?”

Sennonché il cristallo di plastica arriva davvero e nel suo salotto compare la donna più bella che abbia mai visto, Eleonore Bettencourt-Devereux, di origine francese, intrappolata nel cristallo da 600 anni dalla strega che l’ha tenuta prigioniera e costretta ad uccidere i suoi nemici.
Infatti, Eleonore è costretta a fare tutto ciò che il proprietario del cristallo comanda.
Inconsapevole di questo dettaglio (il listino eBay non era molto esaustivo) e alla disperata ricerca di una spiegazione per la presenza della vampira in casa sua, Ben ordina a Eleonore di mettere in atto uno spettacolo teatrale il giorno dell’apertura del café.
Tra colorate minacce di vendetta e i dolci tentativi di Ben di far acclimatare Eleonore a questa nuova era, i due instaurano un rapporto di fiducia e comprensione reciproca, che pian piano si trasforma in infatuazione, attrazione e… qualcosa di più?

“Eleonore non era delicata, ma era bello sentirsi così una volta ogni tanto. O meglio, non delicata, ma… protetta. Come se potesse posare le armi e riposare e qualcuno sarebbe lì, a fare la guardia.”

“A Werewolf’s Guide to Seducing a Vampire” è il mio libro preferito della serie. Nel corso dei tre romanzi lo stile dell’autrice è migliorato sempre di più, in quest’ultimo, in particolare, ha costruito una storia perfettamente bilanciata in tutti i suoi elementi: divertente, drammatica e romantica.
Ben ha sempre sofferto di ansia: quando era piccolo dipendeva dal suo sentirsi diverso rispetto agli altri lupi mannari, da adulto gli attacchi di panico sono causati dalla quantità di cose da fare e dal poco tempo a disposizione.
Ben non ha vergogna della sua ansia o del modo in cui la sfoga attraverso il pianto e questa è stata una ventata di aria fresca.
Da persona che sfoga il nervosismo e l’ansia nel pianto, ho compreso benissimo Ben e mi sono immedesimata in lui.
Da un altro punto di vista, è stata una ventata d’aria fresca trovare un personaggio maschile come Ben.
Ben è consapevole della sua ansia e non la sopprime, piange se ne ha bisogno, usa il balsamo per capelli, si preoccupa per gli animali che uccide sotto forma di lupo, cucina toast al formaggio quando percepisce che Eleanore è sotto pressione: è una green flag vivente.

“Il suo sorriso lo colpì al cuore. Era delicato e genuino e lo prese come il segno che stava iniziando a fidarsi di lui. Avrebbe fatto del suo meglio per onorarla.”

Da secoli, Eleonore non conosce altro che solitudine e violenza.
La strega l’ha imprigionata in un momento in cui era molto vulnerabile, approfittando della sua impulsività.
Da quel momento, è stata costretta a uccidere i nemici della strega, lontana dal mondo, strappata dalla sua famiglia, la vendetta come unica compagna.
Attraverso il personaggio femminile l’autrice parla di PTSD, gaslighting e violenza emotiva.
Nonostante il suo vissuto, Eleonore non ricorre alla violenza in modo leggero. È impulsiva, sì, ma odia la violenza e odia considerarla l’unica cosa che la caratterizzi.

“C’è una parte di me che non crede nelle cose belle. Una piccola creatura cattiva dentro di me che mi dice che andrà tutto male.”

Questi argomenti sono trattati in modo chiaro e diretto dall’autrice. Eleonore si rende conto della mole di lavoro sia fisico che emotivo di cui Ben si fa carico e ne fa un suo obiettivo proteggerlo da sé stesso. Allo stesso modo, Ben fa di tutto per far sentire Eleonore a suo agio, al sicuro e protetta.
I due si completano perfettamente e ognuno ha e dà ciò di cui l’altro ha bisogno, anche quando non ne sono consapevoli.

Come ho detto in precedenza, lo stile dell’autrice è fantastico, rende ogni momento unico e indimenticabile. Non so quante volte sono scoppiata a ridere o il cuore mi si è stretto in una morsa.
Adoro poi l’attenzione che riserva al worldbuilding e alle trame secondarie. Ogni volume esplora diversi temi e problemi legati alla città di Glimmer Falls (o al piano dei demoni, come nello scorso volume) e, libro dopo libro, è riuscita a dare un lieto fino persino alla città.

Sono davvero triste che questo sia l’ultimo romanzo della serie. Spero che l’autrice riconsideri la sua decisione, perché Glimmer Falls mi mancherà tanto e amerei ritornarci.
Baci

Voto libro - 5








 

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Genere: Romance


Scritto da: Sara Raasch


Sebastian Walsh: Dipartimento di Evocation. Umano. Primo nella sua famiglia ad aver scelto il college al posto dell’esercito.

Elethior Tourael: Dipartimento di Conjuration. Mezzo elfo. Stronzo arrogante. La nuova generazione di Tourael alla Lesiara U.

Entrambi: finalisti per la borsa di studio Mageus.

Sebastian si rifiuta di permettere a chiunque di portargliela via, sicuramente non uno snob pieno di soldi. Ma cosa è peggio di una nemesi che ruba la tua borsa di studio? Poterla vincerla entrambi. A condizione di lavorare insieme.

Sebastian è all’inferno. Thio è pensieroso. Ruba tutto lo spazio con il suo progetto… e i suoi bicipiti. Porta spuntini per il famiglio di Sebastian…

… e non è affatto come Sebastian pensasse.

Quando il passato di Sebastian con i Tourael lo costringe a scegliere tra la sua ricerca e Thio, la decisone dovrebbe essere semplice. Lavorare con il suo rivale potrebbe essere passeggero… ma innamorarsi del suo rivale potrebbe mandare all’aria il suo futuro.


Salve salve!
Dopo aver amato la serie “Royals and Romance” di Sara Raasch non potevo lasciarmi scappare la nuova serie “Magic and Romance”, in cui lo STEM academia incontra Dungeons & Dragons.
Il titolo del primo volume è “The Entanglements of Rival Wizards”.

Sebastian Walsh è a un passo dal concludere la sua carriera accademica. Gli mancano gli ultimi step: vincere la borsa di studio, concludere la sua ricerca, laurearsi.
Poi potrà finalmente iniziare a lavorare per la fondazione no profit specializzata in incantesimi di protezione.
C’è un unico ostacolo… Elethior Tourael.

Non basta che faccia parte della famiglia più ricca e disgustosa del mondo, che si arricchisce con armi e guerre. Non solo fa parte del dipartimento di Conjuration, acerrimi rivali del dipartimento di Evocation di cui Seb fa parte. Si ritrova a dover condividere con lui la borsa di studio (l’unico modo che ha per portare avanti la sua ricerca), quindi a dover passare insieme i prossimi sei mesi e non solo, devono anche unire i loro progetti!

Seb è furioso, ma è pronto a mettere da parte l’astio e a dimostrare di essere un mago serio e maturo. E questa sua determinazione dura per… qualche ora. Non appena Elethior apre bocca la pazienza di Seb va in fumo.
Elethior è arrogante e presuntuoso e Seb non ha alcuna intenzione di mostrargli la sua preziosa ricerca, solo per correre il rischio che vada a spifferare tutto alla sua famiglia, che Seb odia con tutto se stesso.
Collaborare con la sua nemesi, però, è alla base dei requisiti della borsa di studio, quindi Seb deve stringere i denti e parlare in modo onesto con Elethior.
Elethior che forse non è così male come sembra, che odia la famiglia Tourael quasi quanto Seb e che lo guarda in modo strano, in modo possessivo, quasi con desiderio…

“Immagino che io ed Elethior siamo… non amici, che gli dei ce ne scampino. Ma… colleghi? Che fine che sta facendo il mondo.”

Questo libro è perfetto per chi cerca un fantasy contemporaneo ambientato in accademia.
C’è tantissima magia, sia messa in pratica che studiata nella teoria.
Parlando da profana di D&D (quindi siate clementi con me), i maghi che praticano la magia di “conjuration” richiamano qualcosa di già esistente, invece chi pratica la magia di “evocation” crea dal nulla. Da qui la faida che Seb ha avuto l’onore di portare avanti a forza di scherzi tra dipartimenti, in particolare contro la sua nemesi.
Il world building non viene descritto nei minimi dettagli, ma risulta comunque chiaro, un po’ perché è facile immaginare l’ambientazione da college americano, un po' perchè Sebastian ci aiuta con le sue spiegazioni, inoltre l’autrice ci dà le informazioni di cui abbiamo bisogno per ambientarci in modo davvero originale attraverso gli annunci e gli allarmi per la sicurezza pubblica. Ad esempio quando creature varie si aggirano per la città causando guai!

“Limiti. Mi sono riempito di limiti e, per gli dei, un bulldozer di testardaggine dovrà passarmi sopra prima che lasci andare la presa molto, molto debole che ho sulle ultima vestigia della mia sanità.”

Proprio come la serie sui monarchi delle festività, anche questo libro ha l’aria di essere una storia leggera e tranquilla, quando in realtà tratta temi molto importanti. Parla di traumi profondi, di tortura, di codipendenza, di manipolazione emotiva e finanziaria.
Sebastian e Orok, il suo migliore amico e coinquilino, hanno un rapporto strettissimo, sono talmente uniti che pensano tutti stiano insieme.
Orok non abbandona mai Seb, anche quando pensa stia facendo una cavolata, e Seb è pronto a stare accanto a Orok quando ne ha bisogno.
Si conoscono da quando erano piccoli, sì, ma questo rapporto così stretto deriva anche dall’esperienza (che definire traumatica è poco) causata dalla famiglia Tourael e dal loro centro di addestramento.
Le estati che i due amici sono stati costretti a passare lì hanno segnato entrambi in modo profondo, lasciando traumi e ferite, in loro e intorno a loro. Infatti, la ricerca di Seb deriva proprio da quell’esperienza orribile.
Anche Elethior ha un passato (e un presente) non facile: usato come una marionetta dalla famiglia Tourael, il suo futuro già stabilito e una punizione ben chiara se non rispetta le regole.

“Non ho mai avuto cose belle nella mia vita che la mia famiglia non abbia rovinato. Quindi questo? Questo voglio farlo nel modo giusto.”

Ma non ci sono solo cose tristi in questo libro!
Sebastian è un narratore ironico e combinaguai e, soprattutto quando è intorno a Elethior, non riesce proprio a stare tranquillo, quindi non mancheranno risate.
Il suo rapporto con Orok, tralasciando i traumi, è dolcissimo; sono due migliori amici stupendi.
E poi c’è lo spicy… Non mi aspettavo tutte queste scene di sesso ma devo dire che non mi sono dispiaciute. Sono scritte benissimo e sono coerenti sia con la storia che con i personaggi.
La storia tra Seb e Thio ha inizio da una chimica scoppiettante, un po’ di fastidio, tante schermaglie e una passione travolgente, quindi la temperatura tende ad alzarsi al massimo in un istante!

“Non so tu, ma ho smesso di credere che ci sia un modo per ripulirmi il sistema. Sono abbastanza sicuro che sia tu il mio sistema adesso”.

Ho adorato anche questo libro di Sara Raasch, mi ha dato tutto quello che cercavo: una storia originale, personaggi iconici, temi profondi, momenti divertenti e tanto amore.
Mi piace molto lo stile di questa autrice, lo trovo fluido e incalzante, inoltre riesce a farti affezionare ai personaggi senza sforzo e a farti provare tutte le emozioni che provano anche loro.
Non vedo l’ora di leggere il prossimo volume di questa serie adult, sono certa che Orok saprà regalarci grandi cose!
Baci

Voto libro - 4.5


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La serie è composta da: 

1. The nightmare before kissmas

2. Go Luck Yourself



Genere: Romance


Scritto da: Sara Raasch


30 settembre 2025


Nicholas ‘Coal’ Claus un tempo amava il periodo natalizio e l’idea di portare gioia nel mondo. Finché il padre, il Babbo Natale attualmente in carica, non ha trasformato la Festività nell’ennesima occasione per farsi pubblicità. Coal farebbe di tutto per sottrarsi alla farsa architettata per accrescere il potere dei Claus, incluso abbandonarsi a un momento di debolezza con un ragazzo affascinante sul retro di uno squallido bar nel mondo reale. Un mondo dove lasciarsi Felicitometri, cerimonie e doveri aristocratici alle spalle è possibile.

Ma l’erede al trono del Natale, noto per il suo carattere ribelle, è presto richiamato all’ordine: dovrà sposare la sua migliore amica, Iris, nonché Principessa di Pasqua e cotta (neanche tanto segreta) di suo fratello. Insomma, un disastro annunciato. La situazione raggiunge poi dei picchi ancor più tragici quando un inaspettato rivale arriva a contendersi la mano della Principessa… e Coal si trova faccia a faccia con il misterioso ragazzo del bar: Hex, il Principe di Halloween che, per assurdo, forse è proprio la persona giusta per far sì che Coal torni a credere nella magia delle Feste.



Salve salve!
Non sono solita leggere storie a tema natalizio, ma la premessa di “The Nightmare Before Kissmas” di Sara Raasch era troppo interessante per lasciarsela scappare!

Nicholas “Coal” è il Principe di Natale, ma non ha mai preso sul serio il suo ruolo.
Non per mancanza di volontà; Coal ci ha provato a portare la gioia del Natale, ma quell’unica volta in cui l’ha fatto ha quasi causato un collasso economico; quindi, è stato bandito dal padre (il Babbo Natale corrente) dal fare alcunché se non le attività decise e prestabilite dal padre e dal suo team di PR.
Coal non ha la possibilità di scegliere nulla della sua vita. Corso di studi? Scelto dal padre.
Università? Scelta del padre.
Vita privata? A quanto pare, anche quest’ultima diventerà una strategia di PR “per il bene del Natale”.
Coal scoprirà di dover sposare la sua migliore amica Iris, la principessa di Pasqua, per sigillare un’alleanza tra le due festività.
La festa di Halloween, però, si oppone, per questo viene indetta una gara tra le due feste: Iris dovrà scegliere tra Coal ed Hex, il principe di Halloween.
Hex, dai capelli corvini, che indossa il corsetto, che è il ragazzo che Coal ha baciato dopo l’incidente, da ubriaco, in un vicolo buio, e il cui ricordo (e parole) lo assilla da un anno e mezzo…

“Non manderò tutto all’aria. […] Non di nuovo. Sono cambiato, per l’amor del cielo, non importa quali fantasie da ragazzino innamorato abbia avuto. Fantasie che hanno avuto come protagonista, a quanto pare, l’erede di Halloween.”

Da questo libro mi aspettavo una storia romantica, leggera e super divertente. Il romanticismo c’è, il divertimento anche (seppur di molto inferiore rispetto a quello che mi aspettassi), leggerezza molto poca.
È una storia che tratta temi difficili, come l’abbandono da parte di un genitore o il lutto, come superare il dolore e come questo continua a controllare le nostre azioni anche dopo tempo.
Inoltre, tutti i personaggi hanno fragilità, traumi, dubbi profondi e importanti.
Non mi fraintendete, non la considero una cosa negativa, è che non me l’aspettavo.
Tutto questo per dirvi, preparatevi, la storia è molto più profonda e toccante di quel che si potrebbe pensare.
Per certi versi mi ha ricordato “Red, White and Royal Blue”, perché anche in questo caso la “politica” ha un ruolo molto importante sia nella storia che nella crescita dei personaggi.

“Non è così male, sai. Il nostro lavoro. Le nostre - aiuto - responsabilità. Rendiamo il mondo più felice.”
No, creiamo un singolo giorno di sorrisi fugaci che non serve a nulla per evitare che le cose brutte accadano.
“Certo, e noi non meritiamo di essere felici?”

Coal, nonostante l’immagine di scansafatiche a cui non importa nulla che ha creato, ha moltissime fragilità e dubbi causati dall’abbandono da parte della madre e dal cambiamento del padre dopo questo evento.
Mentre prima Natale era gioia pura e reale, da quell’evento è diventato tutto macchinoso e più triste. Coal ha messo su la maschera del fratello combina guai e simpatico per far ricominciare a ridere il fratellino Kris e da quel momento non se l’è più tolta. Coal ha bisogno che le persone provino gioia; non sempre lo fa nel modo giusto, ma non lo fa mai con intenzioni egoistiche.
Anche per questo è molto insicuro, non si sente abbastanza, nonostante dia tutto sé stesso in ogni cosa.
Anche Hex ha il suo bagaglio, un dolore che lo rende cauto, pacato, guardingo, ma Coal ha la capacità di distruggere tutte le sue barriere.

“Non credo che il nostro scopo sia prevenire tutte le cose brutte nel mondo. Credo che il nostro scopo sia aiutare le persone a sopportarle.”

Mi sono piaciute tantissimo le spiegazioni su come funzionano il Natale e le altre feste, ognuna un “regno” con la propria famiglia reale, corti e nobili, tutto adattato ai nostri tempi.
Nonostante la storia non sia stata quella che mi aspettavo, mi è comunque piaciuta molto. Mi sono affezionata ai personaggi, volevo che le cose andassero per il verso giusto e ho sofferto tanto nei momenti più bui. Sono stati loro a spingermi ad andare avanti, dovevo sapere che alla fine sarebbero stati felici.
Preparatevi perché alcuni capitoli sono mooolto lunghi; l’autrice a volte si dilunga davvero molto in pensieri che avrebbero potuto essere più brevi.
Se cercate una storia natalizia diversa, dolcissima, con dei personaggi adorabili e che ricorda un po’ “Red, White & Royal Blue” ma con la magia, allora non lasciatevelo scappare!
Baci

Voto libro - 4




Genere: Romance


Scritto da: Sara Raasch


Qualcuno sta rubando la gioia del Natale e c’è un unico indizio sul colpevole: un quadrifoglio.

Con Coal impegnato a ricostruire il Natale (e il padre in crisi di mezza età ai Caraibi) Kris si offre volontario per indagare sulla festa di San Patrizio. La sua copertura: è un ambasciatore del Natale per mostrare la loro buona volontà. Cosa potrebbe andare storto?

Tutto, a quanto pare. Perché il principe Lochlann Patrick, erede al trono della festa di San Patrizio, è il misterioso studente con cui Kris è in guerra a Cambridge. Cercano di comportarsi bene per i tabloid, ma Kris non riesce a finire una conversazione senza desiderare di spaccargli la faccia: è frustrante, testardo, rumoroso, ostinato, figo…

Aspetta… figo?

Kris potrebbe essere nei guai. Soprattutto quando scopre che il mistero della magia rubata del Natale potrebbe essere più complicata di un semplice furto. Ma perché una festività con cui il Natale non ha mai avuto contatti, una che ha alla base la spensieratezza, dovrebbe rubare gioia? Può il principe di riserva risolvere tutto questo o Kris finirà per perdere qualcosa di più importante delle risorse della sua festa… il suo cuore?

(Trama tradotta da Il confine dei libri)


Salve salve! 
Fortuna ha voluto che “Go Luck Yourself”, secondo volume della serie “Royals and Romance” di Sara Raasch, che segue “The Nightmare before Kissmas”, uscisse in una settimana in cui ne avevo davvero bisogno. 
Dopo aver adorato Coal ed Hex, tocca a Kris rubarci il cuore… 

Kristopher Claus ha bisogno di terminare dei saggi per i corsi universitari e per farlo ha bisogno della tranquillità dell’aula studio perfetta che ha avuto la fortuna di trovare. L’ha anche prenotata, quindi nessuno gliela può rubare. Eppure quando arriva, di corsa e coperto dal caffè che gli è caduto addosso… la trova occupata. 
Infastidito, decide di approfittare di un po’ di magia del Natale e riempire la stanza di ghirlande di tinsel. (S)fortuna vuole che il malcapitato sia il principe della festa di San Patrizio! 
Data la delicata situazione in cui si trova il Natale, Kris decide di andare in Irlanda per scusarsi, ma non solo. Per caso, scoprono che qualcuno dalla festa di San Patrizio sta rubando la gioia del Natale, gioia che devono restituire alle feste invernali. 
Kris, quindi, avrà anche il compito di investigare per scoprire chi sia il ladro: l’attuale re Malachy, interessato solo ai propri interessi, o il principe Lochlann, bello, affascinante, snervante, ma desideroso di salvare la sua festa? 

“C’è un momento. Mentre fisso la porta. E penso tra me e me: questo è il mio baratro. Ma potrei anche scoprire quanto sia profondo il mio baratro. Potrebbe esserci qualcosa di interessante laggiù, ad esempio la mia dignità.” 

Questo libro è una vera coccola: dolce, divertente, romantico e tanto profondo. 
Kris è un cuore di panna da proteggere ad ogni costo. Si è sempre assunto il peso di ogni cosa, mettendosi all’ultimo posto, creandosi un’idea di quello che sarebbe dovuto essere e annullandosi affinché diventasse realtà. 
Il suo primo pensiero non è mai per se stesso, ha bisogno di essere utile, di trovare un modo per aiutare, altrimenti quale sarebbe la sua utilità per la sua festa, per suo fratello, per la sua famiglia?
A volte è dura leggere quello che Kris pensa di sé, perché non lo merita. È una persona meravigliosa, eppure pensa di essere rotto. 
Sappiamo da dove derivano tutti i suoi traumi: dall’abbandono della madre. Mentre Coal si è concentrato sulla “guerra” contro il padre, Kris è diventato il punchball della madre, vittima dei suoi ricatti emotivi. Nonostante il modo in cui gli parla e lo sminuisce, Kris non riesce a bloccarla e ad eliminarla dalla sua vita perché vuole convincersi che se riuscisse a fare questo o a dire quello, lei potrebbe tornare. Quindi continua a farsi del male e a proibirsi ciò che lo renderebbe felice per rientrare in impossibili standard autoimposti. 
Ad esempio, con Iris si era convinto di amarla perché sarebbe stata la cosa più coerente, ma dopo il fiasco della dichiarazione si rende conto che in realtà non era innamorato della sua amica, quanto della sensazione di stabilità che gli offriva e dell’ideale che rispettavano. 

“La voragine di ansia che si è aperta sempre di più dallo scorso Natale si chiude un po’. Visto? Ho ancora uno scopo. Posso contribuire.” 

Andare in Irlanda e interagire con Lochlann, una persona che (non capisce perché) gli fa provare una rabbia cocente (secondo Coal è attrazione, ma preferiamo ignorarlo) risulta essere la spinta che gli serviva per essere più “egoista”. 
Nonostante si conoscano da poco, sembravano fossero destinati a trovarsi. Sarà stata fortuna? 
Nessuno dei due sembra essere propenso a lasciarsi andare all’attrazione tra di loro (ognuno per i propri motivi), ma un po’ di alcol di troppo abbassa quelle tenui difese che avevano cercato di erigere. Grazie a lui, per la prima volta Kris decide di scegliere se stesso e i suoi desideri, nonostante tutto. 

“So che il suo bacio sapeva di tutti i sogni che avevo riversato nelle parole che non scrivo più, le parole che avevo unito mentre cercavo di vedere Iris, ma tutto ciò che vedevo era una fantasia, un lieto fine. Sapeva di quella fantasia. Sapeva di quei lieti fini. È lui.” 

Lochlann è un ragazzo misterioso e affascinante. Vorrebbe riportare in auge la festa di San Patrizio, ma lo zio (l’attuale re) non glielo permette. Lochlann nasconde qualcosa, un segreto che lo tiene distante da Kris, ma neanche lui riesce ad essere indifferente al cuore enorme del principe del Natale. 
Grazie a Kris, Lochlann capisce quanto davvero tenga alla sua festa e trova finalmente il coraggio di agire. 

“La mia festività è sopravvissuta prima di me. Sopravvivrà dopo di me. Ma so che io non sopravvivrò senza di lui. Quindi sceglierei sempre lui, e me stesso.“ 

L’autrice bilancia benissimo tutti gli elementi della storia: romance, dramma e risate. 
La storia, come la precedente, riscalda il cuore (non solo per la parte romantica, ma anche per l’affetto che c’è tra i fratelli Klaus e con Iris), lo fa un po’ soffrire, ma lo riempie anche di una gioia pura e brillante. 
La storia si dipana nel corso di una settimana, quindi si parla di “instant love”, ma non mi è dispiaciuto, credo sia stato gestito molto bene. 
Adesso io pretendo (avete letto bene) il libro su Iris, non sono ancora pronta a salutare le famiglie reali delle feste (in fondo ce ne sono un sacco da cui prendere spunto!) e non vedo l’ora che anche la principessa di Pasqua abbia il suo lieto fine. 
Baci 
Voto libro - 5












 

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Genere: Romance

Scritto da: Karen Swan

11 novembre 2025

Un appuntamento per le feste in una città magica...


Il Natale a Copenaghen è uno dei momenti più magici dell’anno, ma Darcy Cotterell non è in vena di festeggiamenti. Ha scoperto di essere stata tradita dal suo ragazzo e ha perso la fiducia nell’amore. Per questo ha deciso di dedicare tutta sé stessa al dottorato in Storia dell’arte. Ma la sua migliore amica ha altri piani per lei: iscriverla a un’app di incontri. Suo malgrado Darcy, per accontentarla, accetta tre appuntamenti. Uno di questi è con Max Lorensen, un avvocato sexy e arrogante, con cui l’attrazione è immediata. Peccato che poco dopo Darcy scopra di dover collaborare con lui per una ricerca. È stato infatti ritrovato un dipinto sconosciuto del più grande pittore danese e lei è stata incaricata di scoprire chi sia la donna ritratta nel quadro. I due decidono così di mantenere un rapporto professionale. O almeno ci provano. I sentimenti tra loro sono troppo forti per essere ignorati, finché Darcy non scoprirà qualcosa che Max nascondeva e che potrebbe dividere le loro strade per sempre.





Salve lettori,
Oggi vi racconto della mia ultima lettura: “Natale sotto la neve di Copenaghen“ di Karen Swan, edito Newton Compton editori.

Il romanzo racconta la storia di Darcy, una giovane ragazza inglese, single, alle prese con il suo dottorato, che non crede più nell’amore dopo diverse delusioni.
Spinta dalla sua migliore amica, Darcy decide di provare un sito di incontri.
Organizza tre appuntamenti con tre uomini differenti, non per cercare l’amore, ma per trovare un po’ di leggerezza durante il suo anno a Copenaghen, dove sta svolgendo il dottorato.
Uno solo di questi uomini cattura veramente la sua attenzione e sarà proprio colui con cui dovrà collaborare per la sua ricerca.

«Non chiedermi cosa siamo». Le gettò uno sguardo. «Tu sei l’eccezione».

A fare da cornice a questa storia è una bellissima favola: la vita di una donna misteriosa ritratta dietro un celebre dipinto danese.
Darcy dovrà scoprire l’identità della donna, la quale sembra far parte della vita di Max più di quanto Darcy avrebbe potuto immaginare. Questa storia, ambientata molti anni prima, cattura l’attenzione e ci regala un tocco di mistero che non guasta affatto.

Dunque, tra lettere, diari e amori proibiti, questa storia ci regalerà una piacevolissima lettura che ci porterà non solo a fare il tifo per Max e Darcy, i quali saranno costretti a tenere la loro storia sul piano professionale, ma anche per la misteriosa Lilja, la donna del quadro che ha una storia molto interessante.
Max e Darcy si potrebbero quasi definire, a un certo punto, due rivali, ognuno dedito ai propri valori e alla loro storia personale, ed è questa professionalità che li accomuna è il vero nemico.

Vi consiglio questa bellissima storia, leggera, scorrevole e ben scritta. È una dolcissima lettura, ambientata nel periodo più romantico di sempre, perfetta per chi come me ama passare le feste in pigiama, con una bella tazza di tè e un libro in mano.




Voto libro - 4





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