La battaglia delle tre corone


Genere: Fantasy

Autore:  Kendare Blake

Le tre regine che nascono sull'isola di Fennbirn possono essere tante cose: Elementali. Avvelenatrici. Naturaliste. Ma se nasce una regina sibilla, una con il dono della vista, è immediatamente annegata, eliminado la sua opportunità di prendere il trono.
Ma non è sempre stato così. Questa pratica cautelativa iniziò molto tempo prima, con la Regina Elsabet - la leggendaria, e ultima, regina sibilla - il cui regno è stato tinto di sangue e orrore.
Paranoica, senza scrupoli e completamente pazza, la sfiducia di Elsbet portò all'insensata uccisione di tre intere famiglie innocenti. O almeno, questa è la storia indiscussa tramandata di generazione in generazione.
Ma cosa è successo davverp? Scopri la vera storia dietro la regina che, anche se nata con il dono della vista, non è riuscita a prevedere la sua improvvisa e rapida caduta dal potere... finché non è stato troppo tardi. 


Salve lettori!
Sì, lo so, questa recensione non sarebbe dovuta uscire così presto, ma a mia discolpa posso dire che il libro di cui vi parlerò è una novella.
“The Oracle Queen” fa parte della serie “Three Dark Crowns” di Kendare Blake, il cui primo libro è uscito in Italia grazie alla Newton Compton. Ovviamente in blog trovate la recensione anche del secondo e dell’altra novella, “The Young Queens”.
Sappiamo bene che a Fennbirn sono tre i doni principali, veleno, elementi e natura, ma sappiamo anche che ci sono altri due poteri, quello della guerra, assopito per anni, ma che sembra non abbia abbandonato del tutto l’isola, e quello della vista, diminuito fino a scomparire quasi del tutto. Sono pochissime le persone con questo dono, e vivono molto lontane dalla capitale, ma nessuna regina con questo dono, da più di 500 anni, è più salita al trono.
Nessuna regina con questo dono sopravvive per più di pochi istanti dopo essere nata, perché viene immediatamente uccisa.
Questo perché si dice che, circa 500 anni prima, la regina Elsabet, con il dono della vista, sia impazzita e abbia fatto uccidere tre intere famiglie, per un ipotetico complotto contro di lei. 


Ma si sa bene che le storie vengono raccontate dal punto di vista dei vincitori, e in quel caso Elsabet era il cattivo.
Ma lo era davvero?
Quel complotto era frutto di un dono indebolito o era reale?
Ma soprattutto, è stata davvero Elsabet a decidere della sorte di quelle famiglie o qualcuno ha approfittato del suo carattere volubile per ottenere tutto il potere?
Questa novella ci porta indietro nel tempo nella storia dell’isola di Fennbirn e delle sue regine. E ci racconta di una regina spesso nominata e sempre avvolta da un velo di mistero. Di una regina che, sopraffatta dalle sue visioni, ha deciso della sorte di tre famiglie, e di conseguenza della sorte di ogni altra regina nata con questo dono.
Quando ho iniziato questo libro, non dubitavo del fatto che il complotto fosse reale, né che Elsabet avesse avuto torto a liberarsi di coloro che volevano deporla.
Ciò che non mi aspettavo è l’effettivo evolversi dei fatti.
Ne sono rimasta sconvolta, amareggiata e distrutta, e non posso negare che diverse lacrime hanno solcato il mio viso.
È una storia bellissima, che insegna tanto sulle attuali famiglie che controllano il regno, e che mi ha fatto provare ancora più piacere per quello che succede a una di esse. È facile immaginare quale...
Credo sia superfluo parlare dello stile.
Kendare Blake ha un modo di raccontare magico e coinvolgente, che ti trasporta a Fennbirn e ti costringe ad amare i personaggi che trovi sulla tua strada.
Infatti, ho amato Elsabet dal primo momento e ho sofferto con lei fino alla fine.
L’espediente narrativo che ci porta indietro di 500 anni è molto, molto bello. Le tre regine attuali erano ancora insieme al Black Cottage, quindi molto piccole, e la balia insegnò loro la filastrocca su Elsabet la Pazza. Da qui in poi inizia la sua storia.

Come ogni volta che leggo un libro di questa bellissima serie, mi viene la nostalgia delle tre regine, Arsinoe in primis, Mirabella e Katharine, e della loro avventura per il compimento di un destino che sembra ancora confuso.
Quindi non vedo l’ora che arrivi l’autunno per avere tra le mani “Two Dark Reigns”!
Baci


 Voto: 4.5






Genere: Fantasy

Autore:  Kendare Blake

 Tre streghe bianche, nate da una regina. Una si innalzerà per diventare regina al suo posto. Forse la più forte delle tre. Forse la più scaltra. O forse sarà la ragazza nata sotto il miglior scudo della fortuna. 

Katharine, Arsinoe e Mirabella - tre giovani regine nate per adempiere al loro destino - combattere fino alla morte per vincere la corona. Ma prima di essere avvelenatrice, elementale e naturalista, erano bambine, sorelle e amiche...


Salve lettori!
Non ho potuto far altro che fiondarmi a leggere "The Young Queens", una delle novelle della serie "Three Dark Crowns" di Kendare Blake.
Questa novella ci permette di fare un salto indietro nel passato, a quando le nostre regine erano ancora solo delle bambine e la morte non era ancora nelle loro menti.
Il libro è diviso in parti, ognuna contraddistinta da un preciso momento nella vita delle bambine.

La novella inizia con il parto della Regina Camilla. Una regina sa all'istante qual è il potere delle tre neonate e si racconta che possa sentire anche quale diventerà regina.
Camille è sicura che a diventare regina sarà Mirabella, la elementale, che ha scatenato tempeste sin da subito.
A seguire sono nate Arsinoe, l'avvelenatrice, e Katharine, la naturalista.
Ma Camille sente che non può permettere agli Arron di continuare a regnare, per questo non si fa scrupoli a cambiare idea sulle altre due bambine e convincere la levatrice a scambiare le vesti che contraddistinguono il loro dono.
In questa prima parte, quindi, verremo a conoscenza dei motivi per cui Arsinoe e Katharine sono state scambiate.

Nella seconda parte ci verrà raccontato di quando le bambine, invece, all'età di sei anni, sono state reclamate dalle famiglie da cui dovevano essere cresciute: Arron per Katharine, Westwood per Mirabella e Milone per Arsinoe.
Questo avvenimento ci viene raccontato sia dal punto di vista delle bambine, inseparabili fino a quel momento, che da quello di Jules, anch'essa seienne, che sente all'istante il legame protettivo verso Arsinoe.

Successivamente avremo il racconto anche dell'esilio di Caragh e Joseph dopo la tentata fuga di Arsinoe. Di come abbia salvato lui e Jules dalla morte, ma comunque si sente in colpa.
Ci verrà raccontato anche di come la Grande Sacerdotessa Luca prenderà posizione, sostenendo Mirabella.

Struggente è il rapporto che le famiglie tentano di tranciare, anno dopo anno, tra le sorelle. Le tre bambine continuano a cercarsi attraverso segnali o ricordi, ma, piano piano, questi svaniscono, lasciando spazio alle parole di dovere e morte che il loro destino impone.
Sin dall'età di sei anni, le tre sorelle hanno mostrato quelle caratteristiche che abbiamo conosciuto bene in "Three Dark Crowns". E sin da bambine, dimostreranno di essere diverse, assicureranno che con loro ci sarà un cambiamento.
 
Altra protagonista della storia, come anche nei libri, è Jules. Ci verrà raccontato di come si assumerà la responsabilità di proteggere Arsinoe, di come le prometterà che niente e nessuno le farà del male, di come incontra Camden.
"The Young Queens" è un libro piccolo e veloce da leggere, che vi consiglio assolutamente se, come me, amate questa storia e questi personaggi. E se, come me, ne sentite la mancanza quasi fisica, insieme all'angoscia portata dalla consapevolezza che il terzo libro, "Two Dark Reigns", uscirà solamente a settembre.

Non disperiamoci, però! Il 3 aprile uscirà la seconda novella della serie, ossia "The Oracle Queen", che ci narra la storia dell'ultima regina con la vista, il cui regno è stato contraddistinto da sangue e buio, e che ha segnato il destino di tante altre regine, e non in modo positivo...
Baci
Voto: 4






Genere: Fantasy

Autore:  Kendare Blake

2 Novembre

Tre sorelle, un solo trono
Una guerra all'ultimo sangue
La storia di tre sorelle che dovranno combattere per diventare regine: quella che rimarrà in vita otterrà la corona.
Da che se ne ha memoria, sull’isola di Fennbirn ogni generazione è stata scandita dalla nascita di tre gemelle: tre regine, tutte ugualmente degne nella successione ereditaria della corona e tutte in grado di padroneggiare la magia. Mirabella è una fiera elementalista, sfacciata come i suoi incantesimi: governa il fuoco, i flutti e i fulmini con il solo schioccare delle dita. Katharine è sottile e insinuante come il suo potere: la sua simbiosi con i veleni è tale che può ingerire anche la più letale delle sostanze tossiche senza che le accada nulla. Arsinoe, invece, ha sviluppato una perfetta comunione con la natura: può far sbocciare le rose più incantevoli o ammansire i leoni con il suono gentile della sua voce. Ma per diventare regina non basta il diritto di nascita: dovranno combattere duramente l’una con l’altra, per ottenere la corona, perché non si tratta di un gioco in cui si vince o si perde… In ballo c’è la vita. Ecco, questa è la notte in cui le gemelle compiono sedici anni: la battaglia ha inizio.


Salve lettori! Vi avverto, sono assolutamente frustrata mentre scrivo questa recensione per l'ingiusto cliffhanger che ha concluso la mia lettura de "La battaglia delle tre corone" di Kendare Blake. Questo fantasy è uscito oggi, 2 Novembre, grazie alla casa editrice Newton Compton, che ringrazio per avermi permesso di leggerlo in anteprima.

Esiste un'isola magica, Fennbirn, e su quest'isola ogni persona ha un dono. Naturalisti, elementali e avvelenatori sono i più comuni. Poi ci sono coloro, più rari, che hanno il dono della guerra o della vista.
I naturalisti controllano gli animali e hanno un famiglio, un animale con cui condividono un legame profondissimo. Gli elementali controllano gli elementi: fuoco, acqua, terra e aria.
Gli avvelenatori possono creare qualsiasi tipo di veleno e sono immuni ad esso.
L'isola è l'incarnazione di una Dea e la Dea manda, generazione dopo generazione, una regina. Be', in realtà manda tre gemelle, ma queste, giunte all'età di sedici anni, devono presentare i loro poteri al popolo e poi uccidersi. La regina più forte, colei che ucciderà le sue sorelle, regnerà finché la Dea non manderà altre tre regine.
Mirabella, Katharine e Arsinoe sono le tre gemelle, le tre regine di questa generazione.
Mirabella è la regina elementale. Più forte e più bella, è colei che sembra destinata a regnare. 
Arsinoe è la regina naturalista. Il suo dono non si è ancora mostrato, per questo sa già che alla fine morirà, quindi vive come il suo dono comanda: nella natura, sempre sporca di terra e alla ricerca di avventure.
Katharine è la regina avvelenatrice. Il suo dono è molto debole; riesce sì a creare potenti veleni, ma il suo corpo non riesce a esserne immune. E per persone che avvelenano qualsiasi cosa tocchino, è una vergogna avere una regina che non riesce a sopportarlo.
Ognuna delle regine viene affidata ad una famiglia allevatrice che dovrà far sì che esse crescano, sviluppino il proprio dono e diventino forti.
Mirabella vive con la famiglia Westwood, ma in realtà tutto ciò che fa è controllato dalle sacerdotesse del tempio della Dea che, per la prima volta, hanno deciso di schierarsi e hanno scelto lei come regina.
Katharine vive con Natalia Arron, matrona della famiglia che da un secolo a questa parte controlla l'isola. Questo perché negli anni si sono susseguite, una dopo l'altra, regine avvelenatrici.
Arsinoe vive con i Westwood. La sua migliore amica, Jules Westwood, è una dei naturalisti più forti mai visti, per questo pensano che Arsinoe sia la regina designata. Con una compagna così forte, la regina non può che non essere forte. Eppure quei poteri ancora devono farsi vedere.
Ma a cosa serve sforzarsi di rafforzare poteri che non serviranno a niente dato che tutti sanno che la regina sarà Mirabella?
Eppure fino all'Esordio potrebbero cambiare tante cose.
Tra giochi di potere, tradimenti, imbrogli, odio provato ma mai voluto, le carte in tavola potrebbero mischiarsi e mandare tutti i piani all'aria.
Chi otterrà la corona? Chi è che la vuole davvero? 

Lettori, andiamo con ordine. Per prima cosa parliamo delle tre regine.
Parto da Arsinoe perché è quella che mi piace di più e, sì, continuerò per ordine di simpatia.
Arsinoe ha deciso di vivere la sua vita da regina destinata a morire come vuole. Al diavolo le regole, lei vive con i piedi immersi nell'erba e i pantaloni. È selvaggia, irriverente e impavida e non si separa mai da Jules. Si potrebbe pensare che una regina dovrebbe essere invidiosa del fatto che la sua amica sia più forte di lei, che abbia un leone di montagna come famiglio, un animale degno di una regina, ma in realtà Arsinoe è solamente contenta di poter essere sua amica e vivere le loro avventure insieme.
Mirabella è la più forte delle tre, riesce a controllare perfettamente gli elementi e quando richiama i fulmini ricorda la regina elementale più forte che abbia mai regnato.
Mirabella è anche la più grande delle sorelle ed è l'unica che ricorda com'era la loro vita da bambine, quando potevano ancora vivere e crescere insieme. Quando, prima di tutto l'odio che hanno insegnato loro a provare l'una verso l'altra, erano semplicemente tre sorelle che si volevano bene e che avrebbero fatto di tutto per restare insieme. Sarebbe disposta a restare inerme e farsi uccidere, pur di evitare di fare del male alle sue sorelle.

Katharine è la più piccola e più debole delle tre. Gli innumerevoli avvelenamenti che ha dovuto subire per sviluppare immunità ai veleni l'hanno resa esile, delicata, pallida. Oltre che fisicamente, è segnata anche psicologicamente. A differenza delle sue sorelle, una consapevole di essere forte, l'altra sprezzante del suo destino, Katharine è quella che ha subito di più la pressione di dover diventare forte. L'ansia di fallire, di deludere Natalia e mettere fine al potere degli Arron pesa sulle sue gracili spalle,
Katharine è la più piccola e più debole delle tre. Gli innumerevoli avvelenamenti che ha dovuto subire per sviluppare immunità ai veleni l'hanno resa esile, delicata, pallida. Oltre che fisicamente, è segnata anche psicologicamente. A differenza delle sue sorelle, una consapevole di essere forte, l'altra sprezzante del suo destino, Katharine è quella che ha subito di più la pressione di dover diventare forte. L'ansia di fallire, di deludere Natalia e mettere fine al potere degli Arron pesa sulle sue gracili spalle, ma l'arrivo di Pietyr, nipote di Natalia, la alleggerirà un po' da tutte queste preoccupazioni.
Ovviamente oltre alle tre regine ci sono tanti altri personaggi. Vi ho già parlato di Jules, ma c'è anche Joseph. Loro due sono destinati a stare insieme dalla nascita, ma ci sarà qualche incidente sul percorso del loro destino.
C'è Pietyr, un bellissimo avvelenatore che aiuterà Katharine a credere in se stessa e sviluppare le sue doti da ammaliatrice per i futuri pretendenti.
Ci sono Bree ed Elizabeth, amiche di Mirabella che la aiuteranno a fuggire dal suo dovere quando ne avrà bisogno.
Insomma, i personaggi li abbiamo, ma credetemi quando vi dico che sarà davvero difficile classificarli. Nemici, amici, persone fidate e traditori: i ruoli si invertono molto facilmente.
E non pensate che sia facile decidere quale regina appoggiare. Avete presente il detto "niente è come sembra"? Bene, tenetelo sempre a mente durante la lettura.
Quando pensi di aver capito quale percorso la storia abbia preso, all'improvviso arrivi ad un bivio e qualsiasi strada prendi porterà comunque a un burrone. Non potete immaginare quante volte mi sono trovata con la bocca aperta ad esclamare: "Ma che ca...!".
Sinceramente, all'inizio, credevo che le tre sorelle si sarebbero ricordate che da bambine si amavano, si unissero contro quel potere e quella tradizione che le mette contro e avrebbero dato inizio ad un nuovo metodo per regnare. Mi sono resa presto conto di essere una piccola innocente amante del lieto fine.
La storia è raccontata da un narratore esterno che ci introdurrà nella vita di tutte e tre le regine e ci condurrà, insieme alle tre sorelle ignare, tra nuovi e vecchi incontri, intrighi e colpi di scena, nel vivo di quello che potrebbe essere il loro ultimo anno di vita.
La lettura non è affatto noiosa, anzi, qui devo fare mea culpa, ho passato un pomeriggio a leggere invece di studiare perché dovevo per forza finire il libro. In più, è davvero facile immergersi in quell'atmosfera magica, curiosa, particolare e a tratti anche molto cupa e pericolosa.
Inizialmente la lettura potrebbe essere ostica, questo perché entriamo in un nuovo mondo fantasy senza avere tutte le informazioni subito, ma proseguendo nella lettura ogni cosa, o quasi, andrà al suo posto.
Come mi ha suggerito un mio amico, in alcuni punti questo libro ricorda "Il Trono di Spade", quindi se siete amanti di questa serie, come me e lui, "La battaglia delle tre corone" può interessarvi.
Dimenticate l'amore innato tra sorelle e l'immancabile lieto fine; preparatevi a sbattere i piedi per la frustrazione e a pronunciare infiniti "no", pregando che la Newton porti in fretta il seguito di questo libro in Italia.
Le corone saranno anche tre, ma il trono è solo uno.
Baci


P.S. Cara Newton Compton questo è un appunto per te che non riguarda assolutamente la storia. Cara Newton Compton, le traduzioni! La presenza o meno di una negazione può cambiare il significato di una frase. Cara Newton Compton, la coerenza! Se un sostantivo lo traducete in un modo nella trama, non scrivetelo in un altro nel libro. Cara Newton Compton, ma la persona che ha scritto la trama l'ha letto il libro? Perché l'idea che date è completamente opposta a quella che si va a leggere. Cara Newton, io comprendo perfettamente  che tradurre non è cosa facile, ma, per favore, se proprio dovete farlo, fatelo bene.

Voto: 4






Genere: Fantasy

Autore:  Kendare Blake 

27 Settembre 

Tre sorelle. Un solo trono. Una guerra all'ultimo sangue.
La battaglia per la corona è iniziata, ma quale delle tre sorelle è destinata a prevalere sulle altre e conquistare il trono? 

Dopo gli incredibili avvenimenti che si sono succeduti durante l’Esordio delle tre sorelle regine, è iniziato l’anno dell’Ascensione. Ciascuna delle tre sorelle, Katharine, Arsinoe e Mirabella, dovrà accrescere il proprio potere per annientare le altre, fino a che non ne rimarrà una sola a reclamare per sé il trono. Katharine, un tempo la più debole e innocua, è più forte di quanto non sia mai stata. Arsinoe, dopo aver scoperto la verità sui suoi poteri, deve decidere al più presto una strategia senza far sapere alle rivali che cosa le è successo. Mirabella, da tutti ritenuta la minaccia più pericolosa, deve fronteggiare le insidie che si abbattono su coloro che la circondano, mettendoli in un pericolo che lei stessa non sembra in grado di evitare. Chi riuscirà a prevalere sulle altre e a conquistare, finalmente, la corona?


Salve lettori!
Finalmente! Finalmente ho potuto leggere "La battaglia della corona maledetta", in inglese "One Dark Throne", il seguito di "La battaglia delle tre corone" di Kendare Blake, anche stavolta grazie alla Newton Compton Editori.
Se date uno sguardo su, vedrete come ero ansiosissima di mettere le mani su questo libro dato il crudele cliffhanger con cui siamo stati lasciati.
Se ricordate, il primo libro è terminato con alcune rivelazioni che hanno cambiato per l'ennesima volta le carte in tavola e avvenimenti che ci hanno sconvolto fin nel profondo.
Uno tra questi, è il fatto che Arsinoe non è una naturalista, ma un'avvelenatrice.
Katherine, dopo essere stata tradita da Pietyr e gettata nella fossa dove vengono gettate le regine uccise, riesce a tornare in superficie, ma qualcosa in lei è cambiato.
Mirabella, invece, è convinta che Arsinoe abbia tentato di ucciderla con il suo orso, pur avendola salvata in precedenza, ma noi sappiamo bene che è stata Jules ad attaccarla.
Insomma, il libro ricomincia con la convinzione delle tre sorelle di doversi uccidere a vicenda, ma ben presto, ovviamente, la situazione si capovolgerà.
Nuove alleanze vengono formate, nuove bugie raccontate, diversi piani messi in atto e mai portati a termine.


Se non si era capito, mi trovo abbastanza in difficoltà a parlarvi della trama. Colpa degli spoiler, ovviamente.
Non posso dirvi troppo, vi rovinerei la lettura e la possibilità di scoprire, pagina dopo pagina, i numerosi segreti e colpi di scena che vi aspettano.
Non c'è un attimo di stallo nella narrazione, un momento che porti momentanea pace nei nostri cuori sofferenti.
Se pensate che qualcuno dei personaggi ottenga un lieto fine... per adesso, scordatevelo.
Non posso parlarvi di ciò che succede, ma almeno posso mettervi all'erta su ciò che vi aspetta.
Ma parliamo dei personaggi cardine di questa storia: le tre regine.
Come sempre vado per ordine di gradimento. Primo posto continua ad averlo Arsinoe.
Non posso non amarla, lettori. È genuina, forte, leale, pronta a sacrificarsi. Ha sempre saputo di non poter essere regina, eppure continua a lottare, non per prendersi la corona, ma per aiutare Mirabella ad ottenerla. Adesso anche lei ricorda la loro infanzia, adesso non può fingere che uccidere le sue sorelle le vada bene.
Ma più che Arsinoe, stavolta protagonista indiscussa sarà Jules. Sappiamo già che è la naturalista più forte che sia mai nata, ma c'è qualcos'altro sotto, qualcosa che potrebbe metterla in grave pericolo oppure renderla ancora più potente e pericolosa...
Inoltre ho amato il rapporto tra Arsinoe e Billy, sono stupendi insieme!


Mirabella, prima decisa a vendicarsi con Arsinoe, successivamente, grazie a Billy, scopre la verità. Continua a rifiutare la loro sorte, finché non si rende conto che la Katharine che si trova di fronte, non è più la piccola e dolce bambina che ricorda. Adesso deve combattere sul serio, senza esitazioni dovute ai sentimenti.
E siamo arrivati a Katharine.
Come ho detto prima, la piccola e debole Kat è completamente cambiata dopo il volo nel Grande Abisso, sia in positivo che in negativo. Adesso è forte, impavida, ha abbandonato le gonne di Natalia e si è mostrata in tutta la sua cattiveria.
L'ho odiata. Anche se non è del tutto colpa sua, non ho potuto fare a meno di odiarla con tutta me stessa.
Eppure, come nel primo libro, ho sperato con tutto il cuore che le tre sorelle trovassero un modo per mettere fine a questa barbarie, ma come potete immaginare il mio desiderio non è stato esaudito. Anche se mi rifiuto di credere che una di loro morirà, non posso accettarlo! Sono sicura che le cose cambieranno, sono troppo forti e determinate per lasciar vincere la Dea.
"One Dark Throne" è strutturato come "Three Dark Crowns" (concedetemi di chiamarli con i loro titoli originali, per favore): ci sono diverse parti segnate dalle prove o i momenti che devono affrontare le sorelle, divise in capitoli a seconda del punto di vista delle tre regine, introdotti dalla città di appartenenza o dal luogo in cui queste si trovano.
Non potete immaginare quanti momenti strappa cuore troverete in questo libro, soprattutto alla fine. Oltre che per il cliffhanger ovviamente, soffrirete anche per qualcos'altro, piangerete e poi sorriderete e poi piangerete di nuovo. Posso dirvi che ho finito il libro da un po' di ore e, se ci penso, soffro ancora.
Sono innamorata di questa serie, dei personaggi, dei luoghi, dei titoli e delle copertine.


A parte la bravura della scrittrice nel mantenere sempre il lettore sulle spine, senza farlo annoiare mai, ma anzi facendogli provare sempre forti emozioni, questa serie ha tanti piccoli elementi che la rendono unica e memorabile.
L'isola, che sembra più maledetta che aiutata dalla Dea, il mistero della Dea stessa, i doni, le maledizioni... Tutto riunito in un'atmosfera macabra, oscura, pericolosa. È una lettura stupenda e assolutissimamente consigliata!
Non metto 5 stelle solamente perché mancano ancora due libri prima della fine e mi aspetto il boom, qualcosa che mai e poi mai avremmo mai potuto immaginare!
Stavolta devo anche fare un complimento alla Newton per l’ottima scelta di copertina, ne sono molto contenta. Per il titolo invece: no comment.
Baci


Voto: 4.5







Genere: Fantasy

Autore:  Kendare Blake

Katharine siede sul trono, Mirabella e Arsinoe si stanno nascondendo, e una ribellione inaspettata sta per scatenare una guerra tutta sua. La corona è stata vinta, ma queste regine non hanno ancora finito. 


Salve lettori!
Dopo alcuni mesi dall’uscita in italiano del secondo libro, torno a parlarvi della serie “Three Dark Crowns” di Kendare Blake con “Two Dark Reigns”, terzo libro della serie, uscito il 4 settembre in lingua originale.

Il secondo libro era finito con una serie di colpi di scena incredibili e un momento super straziante.
Arsinoe e Mirabella erano in fuga con Billy verso la terra ferma.
Jules aveva abbandonato il fianco di Arsinoe per restare e capire il suo nuovo dono.
Katherine era diventata regina, la regina non morta, resa forte dalle vecchie regine morte che si sono impossessate del suo corpo.
E il terzo libro ci mostra come questi personaggi si stanno adattando a questi cambiamenti.
Arsinoe è completamente fuori luogo in una società simile all’Inghilterra ottocentesca, con i suoi vestiti da uomo, i capelli corti e la cicatrice sul volto. È difficile soprattutto piacere alla madre di Billy, che cerca di arrangiargli il matrimonio con la figlia del governatore.
Mirabella riesce a mimetizzarsi meglio in questa società, anche se con la sua bellezza non passa inosservata, eppure anche lei si sente fuori luogo e vuota, senza il suo dono e gli elementi che la riempiono.
Katherine intanto cerca di regnare, di essere una regina saggia e amata, ma è difficile quando nella tua mente si battono decenni di regine uccise e desiderose di vendetta.
Ma il suo Pietyr riesce a calmarla, lei e loro, e continua ad amarla.
Jules intanto è a Bastian City, la città di coloro che hanno il dono della guerra. Ospitata da Emilia, la guerriera che l’aveva aiutata a salvare Arsinoe durante l’Ascesione e che la aiuta ad allenare il suo dono.
Nel frattempo fomenta anche una ribellione che vede Jules regina, una regina con più doni che, secondo una profezia, può sconfiggere le regine di sangue, che si sono indebolite, e porre finalmente fine all’amministrazione degli Arron.
Oltre alla ribellione, Katherine deve trovare una soluzione a un problema più che impellente: la nebbia che protegge l’isola si sta abbattendo su di essa uccidendo gli abitanti, e chi assiste a questa tragedia vede in lei la causa di tutto.
Intanto, sulla terra ferma Arsinoe è tormentata dal fantasma di un’antica regina, la Regina Blu, una regina che è più una leggenda, che cerca di recapitarle un messaggio attraverso ricordi di un tempo quasi dimenticato.

Lettori, finito il libro ero sconvolta. Assolutamente sconvolta.
Sono successe cose che mi hanno lasciata esterrefatta, se ci penso ancora non ci credo.
E il fatto che non si ha alcuna notizia, assolutamente nessuna, del quarto libro, mi rende ancora più disperata.
Anche con “Two Dark Reigns”, questa serie continua a riconfermarsi una delle mie serie fantasy preferite.
Kendare Blake è un genio nel creare trame che mai avresti pensato potessero nascere e portarle avanti con colpi di scena che ti lasciano costantemente a bocca aperta.
In più, ogni suo personaggio compie un viaggio che lo porta ad affrontare le sue paure e a fare delle scelte che definiranno il suo percorso e il rapporto con gli altri.
Mirabella e Arsinoe sono riuscite a diventare quello che sono, sorelle. E pur essendo gemelle, Mira si sente comunque responsabile per Arsinoe.
Arsinoe è costantemente circondata da persone che pensano di doverla proteggere, Jules, Billy, Mira, quando lei è più che capace di combattere da sola.
E poi sono sicura che lei avrà un ruolo fondamentale nella storia, tanto che, secondo me, è il personaggio più importante rispetto alle sorelle e a Jules.
Sono davvero curiosa di quello che la scrittrice ha in serbo per Jules, sinceramente ho anche un po’ paura.
Lei è una di quelle che ha avuto un finale inaspettato, insieme a Katherine.
Con Katherine sono rimasta proprio a bocca aperta, terrorizzata.
Non so davvero cosa aspettarmi nella prossima e ultima storia.
Eh, già. Ultima. Capite il mio disagio nel non sapere nulla, nemmeno un titolo?!
La scrittrice ha una penna incredibile, coinvolgente ed evocativa.
Ogni volta che leggo un libro di questa serie, mi sembra sempre di venire catapultata a Fennbirn ad affrontare la volontà di una Dea che sembra sempre meno benevola.
Libro dopo libro, questa serie continua ad essere spettacolare e sorprendente. Davvero non riesco ad immaginare cosa potrebbe aspettarci nell’ultimo libro, ma sto iniziando a pensare che non sarà un lieto fine come ho sempre sperato.
Ciò nonostante, non vedo assolutamente l’ora che venga pubblicata qualche notizia come un titolo o una trama o una cover o una data di uscita. Qualsiasi cosa va bene, purché non arrivi troppo tardi.
Baci
 


Voto: 5



Genere: Fantasy

Autore:  Kendare Blake 

Dopo il triste confronto con Queen Katharine, la ribellione è in pezzi. La maledizione di Jules è stata liberata e tocca ad Arsinoe trovare una cura, nonostante la responsabilità di fermare la nebbia devastante pesi sulle sue spalle. Inoltre Mirabella è scomparsa e il regno di Katharine resta infetto, per adesso. 
Quando Mirabella  arriva, apparentemente offrendo una tregua, Katharine inizia a desiderare la vicinanza che Mirabella eArsinoe condividono. Ma mentre le due si soppesano, le regine morte sibilano di prestare attenzione: non ci si può fidare di Mirabella.
Nella conclusione della serie Three Dark Crowns, tre sorelle combatteranno mentre i segreti della storia di Fennbirn verranno svelati. Le alleanze cambieranno. I legami verranno messi alla prova. Ma il destino dell'isola giace nelle mani delle sue regine. Come è sempre stato. 


Salve lettori!
Il 3 settembre è uscito in lingua inglese “Five Dark Fates”, quarto e ultimo libro della quadrilogia “Three Dark Crowns”.
Finalmente leggeremo della sorte delle tre regine gemelle Mirabella, Arsinoe e Katharine, e di Jules, la Legion Queen.
 
Dopo generazioni di pace e rispetto per le tradizioni, l’isola di Fennbirn è chiusa al mondo esterno dalla nebbia che avrebbe dovuto proteggerla. Le regine sono ancora tutte vive, nonostante solo una tra loro sarebbe dovuta sopravvivere per regnare, e se n’è aggiunta anche un’altra, scelta dal popolo per spezzare le tradizioni dell’isola imposte dalla Dea.
La Regina incoronata è “piena dei morti”, frase criptica di cui Mirabella farà il suo obiettivo decifrarla.
Mirabella, la Regina elementale, non vuole che l’isola attraversi una guerra, non vuole doversi schierare, desidera solamente ricomporre il trio che è stato così brutalmente spezzato, desidera ritornare ad essere sorella, e non nemica, di Katharine e lo stesso desidera per lei ed Arsinoe.
Neanche Arsinoe desidera la guerra, ma sa che è inevitabile e non capisce perché Mirabella ha deciso di andare a Indrid Town piuttosto che restare con lei. Eppure non potrebbe mai accettare il suo tradimento, sa che c’è qualcosa sotto ma ha problemi più impellenti da risolvere.
Come la maledizione di Jules, che si è liberata dall’incantesimo di contenimento della madre e la sta distruggendo.
Arsinoe sa che non dovrebbe affidarsi così spesso agli incantesimi e alla magia minore, ma sembra l’unico metodo da cui riesce davvero ad ottenere risultati.
Tra giochi di potere, massacri e momenti drammatici, le tre regine dovranno affrontare verità molto più difficili e grandi che una semplice guerra tra mortali.
La Dea è arrabbiata e solo le sue discendenti sull’isola possono risolvere la situazione. A qualsiasi costo.

“Nessuna di voi è una regina. Se lo foste, ne sarebbe rimasta soltanto una.”

Allora, questa è una recensione molto difficile per me, lettori.
Se avete letto le mie recensioni precedenti, sapete quanto io abbia amato questa serie, per questo capirete quanto soffrirò scrivendo le parole che andrete a leggere.
Sono delusa da questo libro, triste e incredula che Kendare Blake abbia ritenuto questa la conclusione più adatta a una storia meravigliosa e che l’editor l’abbia ritenuta il modo migliore di narrare il finale di tre personaggi fantastici.
Dopo tre libri che riunivano magnificamente sorellanza, magia, guerra, politica, amore, amicizia, corruzione, storia, religione, e chi più ne ha più ne metta, l’ultimo sarebbe potuto essere o epico, come la serie meritava, o un fallimento totale. E mi dispiace dire che a livello di trama si è realizzata la seconda previsione.

La prima parte della storia, che segue le vicende di tutti i diretti interessati, i loro pensieri, dolori, desideri irrealizzabili, mi ha straziato. Mi ha lacerato il cuore perché mi ricordava tutto ciò che abbiamo vissuto nei primi tre libri, tutto il dolore, l’amore, la suspense, ma mi lasciava comunque speranza per ciò che avrebbe potuto essere. Perché tante cose potevano ancora essere.
Ma la seconda parte ha distrutto tutto ciò che ho sempre desiderato sin da quando ho iniziato quest’avventura in “Three Dark Crowns”, prosciugando anche i sentimenti che mi avevano alimentato fino al 70% del libro, sostituendoli con incredulità.
Adesso potreste dirmi che la penso così solo perché non è andata come volevo io, ma vi assicuro che non è per questo. Leggendo vi renderete conto che è tutto sbagliato: la trama, la narrazione, le parole, il ritmo.
In due anni e 30% di libro, l’epicità di questa serie è andata tutta a farsi benedire.
Quello che poteva essere un risvolto fantastico, approfondendo la persona della Dea, il legame con l’isola e le tre gemelle, viene lasciato in balia di una guerra che si poteva evitare (e fatta anche male) e la nebbia vendicatrice.
Mirabella, Katharine e Arsinoe, le protagoniste assolute e uniche della storia, che avrebbero potuto rivoluzionare l’isola in modo profondo e magnifico, vengono appiattite fino a diventare parte della sottotrama.

Nemmeno la narrazione è riuscita a risollevare le sorti della storia, perché era troppo veloce. E non in senso buono, ma nel senso che ogni evento e ogni emozione venivano racchiusi in un paio di frasi per poi passare allo step successivo.
Nonostante all’inizio questa cosa non mi abbia infastidito (ero troppo addolorata di essere arrivata alla fine e accecata dalle lacrime), nell’ultima parte ha reso tutto più odioso. Già lo svolgimento della storia non aveva senso, poi si va anche avanti a “monofrasi”, allora dite direttamente che vi scocciavate di scrivere e sistemare questo libro ed è meglio.
A lungo andare non c’è stata più profondità dei personaggi, dei rapporti tra di essi, le loro sensazioni e pensieri venivano introdotti e conclusi in un battito di ciglia. I cambiamenti, quelle trasformazioni caratteriali che hanno bisogno di continuità narrativa, vengono affrettate e compiute senza rispettare i tempi che i primi tre libri avevano imposto.

Se siete fan di GoT avrete presente le sensazioni che ho provato io leggendo, e adesso vi spiego perché.
Ultima stagione: tutti eccitati, tutti in hype per la meraviglia che saremmo andati a vedere, la resa dei conti, il finale epico! Prime due puntate (40% del libro): okay, ci sta, viale dei ricordi, tutti addolorati, tutti emozionati, lacrime, dolore, quei sorrisi tristi di quando ricordi qualcosa di bello che però non tornerà più.
Terza e quarta puntata: PANICO. Cosa sta succedendo, questa non l’avevo vista arrivare, colpo di scena pazzesco! Non si avvicina alle stagioni (in questo caso libri) precedenti, ma va bene così. Lo accettiamo perché il sangue ci romba nelle orecchie, il cuore pompa a mille e la pelle d’oca si è impossessata di noi.
Ultime due puntate: WTF?! Ma siamo sicuri che è la stessa storia e gli stessi produttori, magari hanno partecipato all’assalto all’Area 51 e gli alieni si sono impossessati di loro (lei, in questo caso). Dov’è finita l’epica, dov’è il fantasy, la mitologia, la religione, la LOGICA.

Ed eccoci arrivati alla fine, con il cuore spezzato per motivi diversi e un finale che era meglio non pubblicare affatto.
E non perché doveva essere diverso, capisco l’idea che l’autrice voleva mettere in atto (nonostante non la approvi), ma per come l’ha realizzata.
Sono distrutta, lettori, distrutta e in conflitto perché questa serie così meravigliosa, una delle mie serie preferite, è terminata nel peggior modo possibile, deludendomi.
Il voto è influenzato sia dal tripudio di emozioni che ho provato e apprezzato all’inizio del libro e che avevano dato una bella spinta alla storia che dall’incredulità provata per il resto della lettura.

Sono così amareggiata, lettori. Menomale che avevo iniziato “Five Dark Fates” per “tornare in luoghi familiari, da personaggi che conosco e so mi faranno sentire meglio”. In parte è stato così, è stato bello tornare almeno per un po’, ma dall’altro mi ha lasciato un vuoto dentro che cercherò di colmare ricordando “i bei vecchi tempi” dei primi tre libri, ricchi di magia, avventura e pericolo.
Baci
 

Voto: 3 


You Might Also Like

1 comments

  1. Concordo sulla trama che non sembra parlare dello stesso libro, non capisco se sia stata fatta in questo modo per indorare la pillola o per noncuranza ma questa rimane. Io ho adorato il colpo di scena finale che ribalta le carte in tavola e sono certa che nel seguito ne vedremo delle belle. In questo primo volume ho trovato la mia preferita, Mirabella, mi è sembrata la più dolce e sensibile...chissà se ci avrò visto giusto. Speriamo il seguito arrivi presto. Un bacione

    RispondiElimina