Instinct

Salve Confine!

Ritorno da voi con un bel thriller di quelli corposi, che ho letto di recente e che mi ha dato non poche soddisfazioni.

Si tratta di "Instinct" di James Patterson, edito Longanesi, che ringrazio per l'invio del file digitale.

Dylan Reinhart è un professore universitario eccentrico e geniale.

Insegna comportamenti anomali criminali e ha scritto un esaustivo romanzo incentrato sull'argomento.

Quando sulla scena di un delitto viene rinvenuta una copia del suddetto romanzo con una carta da gioco insanguinata accanto al cadavere, la detective Elizabeth Needham non può fare a meno di contattarlo e metterlo a parte del fatto che, probabilmente, rischia la vita.

In quanto esimio conoscitore della mente dei criminali, nonché dei serial killer, il professore viene affiancanto alla detective e utilizzato dalla polizia di New York come aiuto per la risoluzione di quel caso che sta diventando, di giorno in giorno, più misterioso.

Infatti, qualche giorno dopo, un altro cadavere viene trovato e accanto ad esso un'altra carta da gioco.

I due sono proprio davanti ad un serial killer che acquisisce il soprannome de "Il Mazziere", quando la situazione diventa di pubblico dominio, lanciando la città in un clima di paura.

La detective Needhan e il suo valoroso aiutante corrono una lotta contro il tempo, perché il killer non sembra voler fermarsi dal commettere atroci omicidi e il sindaco pressa i due affinché chiudano in fretta la storia che potrebbe valergli la sconfitta alle prossime elezioni.

Intanto Il Mazziere continua il suo operato, stuzzicando il professore e sfidandolo a farsi prendere, lasciando indizi suggestivi e mirati che Reinhart, con la sua forte conoscenza e sorprendenti capacità deduttive, frutto anche di un periodo come agente della CIA, collegherà fino a formare un sentiero che potrebbe portarli dritto al killer, oppure no.

"Il comportamento umano dipende dal contesto. Ciò significa che, cambiando le circostanze, spesso cambia anche il comportamento."

Come i thriller migliori, "Instinct" è una storia ricca di suspense e adrenalina, che terrà il lettore incollato alle pagine fino alla fine.

Gli amanti del genere conoscono di certo l'autore, James Patterson, e i personaggi dei suoi precedenti romanzi.

Io ne ho letto qualcuno in passato, ma ho sentito come una sorta di cambiamento in questa sua ultima opera.

Una sorta di svecchiamento dello stile e della narrazione.

In "Instinct" lo stile è semplice e diretto, di forte impatto, con utilizzo di parti descrittive ricche di elementi ma che seguono un ritmo narrativo veloce, senza stalli.

Anche i dialoghi sono corti, veloci e taglienti. Divertenti ed ironici quelli che coinvolgono il nostro amato professore e la detective. Inoltre vi è un largo uso di citazioni letterarie e riferimenti conosciuti, che danno al romanzo quel qualcosa in più.

I personaggi hanno tutti un peso specifico all'interno del romanzo, sono tridimensionali e vanno prendendo corpo poco alla volta, facendo in modo che il lettore li conosca e li scopra pagina dopo pagina, capitolo dopo capitolo.

Dylan Reinhart è affascinante, davvero molto.

È presentato come un ultra trentenne di bell'aspetto, di vivace intelletto, sposato e gay, con un ego smisurato, facile all'autocompiacimento, un pizzico arrogante ma parecchio simpatico. Un mix che mi è piaciuto molto.

La sua lingua veloce e tagliente come lo sono le sue deduzioni, ha fatto di lui il personaggio con maggiore spessore psicologico del romanzo, aiutato anche da un passato importante che il lettore conoscerà pian piano.

Anche la detective Needhan risulta molto attraente per il lettore. È coraggiosa e leale, un personaggio dinamico e in crescita, la spalla perfetta per una prima donna come Reinhart.

Il serial killer non è da meno. Leggeremo la storia anche attraverso i suoi occhi, che sono gli occhi di un lucido malato di mente che si erge a giustiziere, ispirato dalla "teoria di legittimazione" di cui Reinhart parla nel suo romanzo.

"Gli psichiatri sostengono che quelli come me sono innanzitutto e soprattutto narcisiti, ma se questo significa essere fieri del proprio operato e pianificare menticolosamente ogni omicidio trovo non sia un difetto."

Attraverso delitti efferati, colpi di scena e momenti altamente tensivi in cui, per altro, l'ironia e il sarcasmo di Reinhart saranno al culmine della massima espressione, arriveremo alla fine di questo romanzo che ci riserverà una grossa sorpresa e un dolce lieto fine.

Devo segnalare che, dopo aver letto "Instinct", sono andata a recuperare l'omonima serie tv, che, aggiungo con piacere, mi ha molto presa.

Nel ruolo di Reinhart un fantastico, anche se non proprio trentenne, Alan Cumming, che ci riserverà un'intepretazione veramente eccellente.

voto libro - 4.5