The Blood Trilogy


Genere: Fantasy

Autore: Crystal Smith

14 Gennaio


I lupi ululano, Aurelia. E potrebbe arrivare il momento in cui non sarà più possibile trattenerli. Chi erano i lupi? Il Tribunale? I cittadini che pensavano che fossi una strega? Quelli che mi odiavano solo perché non volevano l'unificazione dei due regni? Ero circondata da nemici, vivi e morti. E io non volevo morire... Avevo ancora troppo da fare.
Quella di Aurelia di Renalt non è per niente una vita da principessa delle favole. Dotata di poteri straordinari, è costretta a nasconderli perché nel suo regno la legge vieta il ricorso alla magia e il Tribunale, un'istituzione speciale assetata di sangue, punisce spietatamente chiunque venga accusato di stregoneria o sorpreso a praticarla. Il suo destino, inoltre, è di sposarsi con un ragazzo che non ha mai incontrato di persona, principe ereditario del Regno di Achlev, per assicurare una pace duratura tra quest'ultimo e il suo regno.
Quando però il suo segreto viene svelato, Aurelia è costretta a scappare dal palazzo. Sola e alla deriva, giunge in un nuovo regno, dove insperatamente ha la possibilità di ricominciare da zero. Fingendosi una comune suddita, infatti, per la prima volta da quando è nata può affrontare la sua vita in totale libertà. Qui finalmente scopre la felicità che un'esistenza lontana dagli intrighi politici e dai compromessi può regalare. Qui può mettere a frutto l'oscura magia che le scorre nelle vene e che la lega a una misteriosa e potentissima pianta chiamata sanguefoglia.
Ma i fantasmi del passato non la lasciano in pace a lungo. Infatti, nel momento in cui verrà a conoscenza di un piano nefasto del Tribunale che minaccia l'esistenza stessa del suo regno, dovrà scegliere tra la sua nuova vita e quella che pensava di essersi lasciata alle spalle. Con la certezza che se non riuscirà ad agire prima che il Tribunale faccia la sua ultima mossa potrebbe perdere ben più della corona.
Fiore di sangue è un romanzo dalle tinte deliziosamente cupe, un fantasy nel quale si intrecciano sensualmente magia, amore e intrighi.


Buongiorno lettori,
Oggi partecipo al Review Party di una delle ultime uscite Mondadori: “Fiore di Sangue” di Chrystal Smith, primo libro di una trilogia di cui non avevo mai sentito parlare ma che mi ha incuriosito subito dalla trama.
Ho scoperto solo da poco che questa è la rivisitazione di una fiaba dei fratelli Grimm, “La guardiana delle oche”, non la conoscevo prima e sono curiosa di recuperarla per conoscere anche la storia originale.

Nel libro ci troviamo in un’ambientazione fantasy ispirata a un passato simile al nostro Medioevo.
La protagonista è Aurelia, principessa del regno di Renalt, primogenita del suo regno e destinata fin da prima della sua nascita ad un matrimonio unificatore con il principe Valentin, l’erede del vicino regno Achlev, con cui sono in conflitto da anni.
Ma Aurelia non è una ragazza qualunque, sospettata dal suo stesso popolo di stregoneria, è in costante pericolo che il Tribunale la arresti e che venga impiccata nella piazza comune a causa di queste accuse che nel regno di Renalt sono il peggior crimine.
Purtroppo i sospetti sono fondati, e anche se la sua famiglia e lei stessa cerca di nasconderlo, nel suo sangue scorre la magia e neanche la regina, sua madre, può niente contro la temibile istituzione del Tribunale che quotidianamente uccide ragazze accusate di stregoneria, spesso infondate.
Ad un certo punto, Aurelia non sarà più al sicuro nel suo stesso regno, sarà obbligata a scappare per presentarsi ad Achlev ad incontrare il suo futuro marito e chiedere protezione tra le sue mura, poiché lì la magia non è perseguitata, anzi è praticata liberamente tra chi la possiede.
Purtroppo non va tutto come sperato e durante il viaggio Aurelia sarà costretta a lasciare i suoi accompagnatori ed entrare ad Achlev da semplice suddita, nascondendo le sue vere origini e sperimentando per la prima volta la libertà di camminare in città senza essere al centro dell’attenzione ma allo stesso tempo essere costretta ad affrontare da sola tutti i pericoli che comporta la sua solitudine.
Incontrerà, però, dei nuovi personaggi che, scoperto che lei può praticare la magia del sangue, la aiuteranno ad accrescere la sua conoscenza di questo potere, mentre lei li aiuterà a combattere una misteriosa figura che sembra voglia abbattere le mura della città.

Ho iniziato il libro con aspettative piuttosto alte e all’inizio sono rimasta un po’ delusa: la storia è iniziata zoppicando, raccontata in modo piuttosto piatto e veloce, con pochissime descrizioni e approfondimenti.
Per fortuna mentre la storia andava avanti anche il libro è migliorato e i personaggi hanno iniziato ad avere una certa personalità, che nel complesso mi ha fatto apprezzare il romanzo.
Aurelia è la protagonista e, a mio parere, la sola figura delineata piuttosto bene.
È una ragazza che cresce durante la storia e che passa da semplice personaggio in balia degli eventi a sicura di sé e dei suoi scopi.

“Che lo volessi o no, il destino del mio paese si intrecciava a qualunque decisione avessi preso da questo momento in poi. Nella mia vita si era prodotta una cesura: avevo lasciato il prima alle spalle, era tempo di affrontare il dopo.”

Le leggende dei tre fratelli, il modo in cui l’autrice ha fatto notare come le storie cambiano e il punto di vista che cambia, mi sono piaciuti molto, ma avrei preferito una spiegazione ancora più approfondita del sistema magico che conosciamo solo sommariamente.
Gli altri personaggi non sono molto delineati, soprattutto la madre di Aurelia e il capitano della guardia Kellen hanno ricevuto pochissimo spazio e, nonostante siano figure centrali, a volte risulta difficile comprendere le loro azioni.
Tra i personaggi secondari quello che conosciamo di più è Zen, il ragazzo che aiuta Aurelia appena arrivata in città, all’inizio misterioso e difficile da inquadrare ma che nel complesso mi è piaciuto.
A poco più di metà libro c’è un colpo di scena che non mi aspettavo e che ammetto ha suscitato la mia curiosità e mi ha fatto divorare la restante parte del romanzo.

Non conoscevo l’autrice e ho trovato il suo stile di scrittura scorrevole, lineare e molto piacevole. Le uniche pecche che non posso giustificare sono la totale mancanza di anche solo un accenno del mondo al di fuori delle due città e la carenza di descrizioni un po’ più approfondite che, secondo me, in un fantasy servono, anche se young adult.
Posso riporre le mie speranze nei seguiti dato che questo sarà il primo libro di una trilogia.
Sono curiosa di leggerli, anche perché questo volume ha avuto una sua conclusione e quasi nessun interrogativo è rimasto in sospeso, quindi non so proprio cosa aspettarmi dal secondo libro che uscirà quest’anno in lingua originale.
Vi auguro buone letture!


Voto: 4







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