Da qualche parte verso la felicità


Autore: Lia Louis

Genere: Narrativa

"È come se gli ultimi dodici anni fossero stati una preparazione a questo momento, come se entrambi avessimo sempre saputo, in un modo o nell'altro, di essere diretti qui, dove siamo ora."
La forza dell'amore a sedici anni è dirompente: ti sconvolge, ti fa volare e a volte, quando tutto il resto sembra andare a rotoli, ti salva la vita. Ma può anche distruggerti. È quello che capita a Lizzie quando un giorno Roman - la sua àncora, il suo amico, la sua boccata d'ossigeno - scompare senza lasciare traccia. Dodici anni dopo, quando ormai la sua vita scorre placida, sostenuta da tante piccole rassicuranti certezze, Lizzie riceve una lettera. È di Roman, ed è datata dicembre 2005: il giorno stesso in cui di lui si erano perse le tracce. All'improvviso i ricordi dolorosi riemergono e con essi le promesse infrante del loro amore. La lettera diventa l'unica traccia da seguire per scoprire cosa sia successo a Roman. Una caccia al tesoro piena di imprevisti, incontri e colpi di scena, per ricostruire la verità di una vita lasciata a metà e di una storia che non ha mai trovato lo spazio per sbocciare. Un mistero che porta con sé la speranza di un nuovo inizio.


 Salve a tutti!
Non so se vi è mai capitato il cosiddetto richiamo della sirena verso un libro. A me talvolta succede, ma il finale è decisamente più positivo rispetto ai poveri marinai irretiti.
Quando un libro mi chiama generalmente è un libro per la vita, uno di quelli giusti al momento giusto oltre che una lettura di rara e intensa bellezza. Ecco, oggi vi parlo di un libro così.
Il titolo è "Da qualche parte verso la felicità" di Lia Louis e ringrazio di cuore la Fabbri per avermi permesso di leggere questo meraviglioso libro.
Vi dico già da ora che è straconsigliato e assolutamente un must da tenere nella libreria.
Lizzie ha quasi trent'anni e non ha combinato nulla nella vita di quello che pensava avrebbe fatto. Ha un lavoro stabile che non la entusiasma ma di cui non si lamenta, un fratello affidabile e un papà e una mamma separati che però non le fanno mancare la loro presenza nella sua vita, e soprattutto la migliore amica che una ragazza dovrebbe sempre avere, Priscilla.
Il libro inizia quando la sua vita monotona e tranquilla viene scombussolata da una lettera. È di Roman, il ragazzo scomparso improvvisamente dalla sua vita dodici anni prima. Più del suo migliore amico, è stato la sua ancora di salvezza quando a quindici anni Lizzie è stata mandata per qualche tempo nella "scuola speciale" per ragazzi con problemi di salute mentale, dato che soffriva di attacchi di panico. Anche Roman si trovava lì per altri problemi, e insieme si erano promessi un futuro più luminoso, avventuroso e diverso dagli schemi imposti dalle etichette.
E nonostante fossero vicini a realizzare questo loro desiderio, dopo che Lizzie è entra al corso d'arte del college prima del tempo Roman improvvisamente scompare, nel momento in cui lei ha più bisogno di lui ma soprattutto senza alcuna spiegazione.
Preoccupata e angosciata, Lizzie cambia rotta, si chiude in un mondo prevedibile e ordinato, senza inseguire i suoi sogni, senza eccessi di alcun tipo.
Finché un giorno non le arriva una lettera di Roman, ma non di quello trentenne, bensì del diciassettenne prima di scomparire, mandata tuttavia solo qualche giorno prima.
Priscilla convince allora Lizzie ad indagare per poter scoprire cosa fosse successo davvero e per avere un senso di chiusura che Lizzie non ha mai avuto. La donna dovrà uscire dalla sua confort zone più volte, in una specie di montagna russa emotiva in cui ad ogni tassello corrisponde una finestra sulla vita di Roman passata, per arrivare alla presente.
"A volte mostriamo agli altri la versione migliore di noi stessi. Perché è più facile andare in soccorso di qualcun altro. Molto più difficile è portare in salvo se stessi."
Ci sono colpi di scena, ricadute nelle vecchie abitudini e un finale non scontato che mi ha fatto sospirare di soddisfazione. Sì, perché non sempre abbiamo bisogno di un cliché scontato, soprattutto non quando la storia è totalmente diversa dalle solite.
Perché non è da tutti saper trattare un simile argomento. Richiede delicatezza, ma anche ironia, e chi lavora in quel settore lo sa bene.
La narrazione è poetica, ma al contempo veloce e frizzante. Ci sono passi divertenti, passi commeventi, passi emozionanti e altri tristi. Il lettore viene trascinato in tutte queste emozioni e non può fare a meno di continuare a leggere ancora, per scoprire cosa succede, se ci saranno alti o bassi, se alla fine Lizzie ce la farà.

"Non voglio più nascondermi. Com’era quella frase? Quella sul desiderio di vedere il mondo, vederne il più possibile, prima che faccia buio. Ecco che cosa voglio. Perché adesso il buio non c’è. Me lo sono lasciata alle spalle dodici anni fa. Voglio cominciare a vivere nella luce, là dove posso essere vista."

Avrei voluto sottolineare tutto il libro, perché davvero è stupendo e pieno di frasi significative che aprono gli occhi. Tutti i personaggi sono caratterizzati in modo vivo e reale, anche chi compare per poche scene lascia il segno, come succede nella vita quotidiana con gli incontri con le altre persone.
Lizzie e Roman, così come anche Priscilla e gli altri, vi rimarranno nel cuore.


Voto libro - 5 



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