In frantumi
Genere: Romance m/m
Autore: Eli Easton
13 Aprile
Brian, l’atleta più popolare del liceo, ha tutto, finché non rischia di perdere la vita durante una sparatoria a scuola. Sopravvive al massacro grazie all’aiuto di un eroe, il suo compagno di scuola Landon, che ha affrontato la morte per aiutare gli altri e che non ha problemi a parlare della propria omosessualità. Brian sarà anche vivo, ma non riesce ad affrontare le sue paure e ad andare avanti, soprattutto perché i responsabili della sparatoria non sono stati ancora catturati. È a pezzi. Non può fare altro che affidarsi a Landon, nella speranza che accetti di aiutarlo una seconda volta.
Landon si è comportato come avrebbe fatto chiunque quando ha trovato Brian morente sul pavimento della mensa. Non si ritiene un eroe, ma è pronto a prendere una posizione contro la violenza che ha distrutto le vite di tanti giovani… persone come Brian, che è tornato a scuola come l’ombra del quarterback felice e spensierato che aveva sempre ammirato. Brian ha ancora bisogno di lui e, mentre la loro amicizia diventa sempre più forte e profonda, alcune ferite cominciano a rimarginarsi. Il legame che condividono potrebbe portare a un nuovo inizio per entrambi.
Tuttavia, l’orrore che ha sconvolto la Jefferson Waller High School non è ancora finito.
Hi guys,
Oggi vorrei parlarvi del libro "In frantumi" di Eli Easton, edito da Triskell edizioni.
Brian è il classico ragazzo in: giocatore e atleta popolare con tutte le ragazze ai suoi piedi, finché una tragica sparatoria nella sua scuola non lo cambia nel profondo.
L’unica cosa che riesce a tenerlo in piedi è Landon, il ragazzo che col suo coraggio l’ha salvato.
Landon è uno dei ragazzi out: gay dichiarato, fiero e attivista per i diritti dei più deboli.
Insomma, i due sono ai due capi della scala sociale della scuola, eppure la tragedia li ha uniti, ha creato un’amicizia che pian piano si solidifica e diventa qualcosa di più.
Tuttavia i colpevoli della sparatoria sono ancora liberi e più vicini di quanto possano pensare.
Oggi incontriamo di nuovo Keira Andrews, un’autrice di cui ho già avuto il piacere di poter parlare (sul blog trovate le mie recensioni di altri due suoi libri, “Sogno di Natale” e “Beyond the sea”).
In questa occasione sono ancora più contenta di parlare di lei, perché “In frantumi” racchiude una tematica importante, quella delle armi da fuoco.
Il libro ha un messaggio forte, difficile e che sono certa non verrà mai, e dico mai, recepito da tutti allo stesso modo.
Il problema delle armi da fuoco in America è davvero una piaga che tutti i giorni spezza e spazza via tantissime vite. E al di là di quello che può sembrare anche qui in Italia non è qualcosa di così semplice o secondario, nonostante non sia una di quelle problematiche che per prime colleghiamo al nostro paese.
Non voglio fare polemica, ma voglio sicuramente fare una riflessione su questo, anche spinta dalle sensazioni che mi sono state suscitate da questa lettura.
Non credo e non crederò mai che la scelta sia la violenza e credo che l’uso delle armi, anche solo per sicurezza e difesa personale, porti in qualche modo alle stragi di cui sentiamo continuamente, così come leggiamo anche nel libro.
La storia che ci viene raccontata è tragica e si ispira alle stragi che sono avvenute negli scorsi anni proprio in America e all’attivismo che ne è conseguito da parte di giovani sopravvissuti che, come dice la Easton stessa, hanno ispirato in lei un senso di orgoglio, tanto da volerlo esprimere anche attraverso un romanzo.
La relazione di Brian e Landon è molto tenera e ci racconta della resilienza e della forza che noi giovani spesso non sappiamo di avere, ma che nel momento del bisogno ci aiuta a sopravvivere.
Brian dopo la sparatoria è spaventato, non riesce a dimenticare e ad andare avanti, ma allo stesso tempo combatte se stesso e il mondo per riuscirci.
Oggi vorrei parlarvi del libro "In frantumi" di Eli Easton, edito da Triskell edizioni.
Brian è il classico ragazzo in: giocatore e atleta popolare con tutte le ragazze ai suoi piedi, finché una tragica sparatoria nella sua scuola non lo cambia nel profondo.
L’unica cosa che riesce a tenerlo in piedi è Landon, il ragazzo che col suo coraggio l’ha salvato.
Landon è uno dei ragazzi out: gay dichiarato, fiero e attivista per i diritti dei più deboli.
Insomma, i due sono ai due capi della scala sociale della scuola, eppure la tragedia li ha uniti, ha creato un’amicizia che pian piano si solidifica e diventa qualcosa di più.
Tuttavia i colpevoli della sparatoria sono ancora liberi e più vicini di quanto possano pensare.
Oggi incontriamo di nuovo Keira Andrews, un’autrice di cui ho già avuto il piacere di poter parlare (sul blog trovate le mie recensioni di altri due suoi libri, “Sogno di Natale” e “Beyond the sea”).
In questa occasione sono ancora più contenta di parlare di lei, perché “In frantumi” racchiude una tematica importante, quella delle armi da fuoco.
Il libro ha un messaggio forte, difficile e che sono certa non verrà mai, e dico mai, recepito da tutti allo stesso modo.
Il problema delle armi da fuoco in America è davvero una piaga che tutti i giorni spezza e spazza via tantissime vite. E al di là di quello che può sembrare anche qui in Italia non è qualcosa di così semplice o secondario, nonostante non sia una di quelle problematiche che per prime colleghiamo al nostro paese.
Non voglio fare polemica, ma voglio sicuramente fare una riflessione su questo, anche spinta dalle sensazioni che mi sono state suscitate da questa lettura.
Non credo e non crederò mai che la scelta sia la violenza e credo che l’uso delle armi, anche solo per sicurezza e difesa personale, porti in qualche modo alle stragi di cui sentiamo continuamente, così come leggiamo anche nel libro.
La storia che ci viene raccontata è tragica e si ispira alle stragi che sono avvenute negli scorsi anni proprio in America e all’attivismo che ne è conseguito da parte di giovani sopravvissuti che, come dice la Easton stessa, hanno ispirato in lei un senso di orgoglio, tanto da volerlo esprimere anche attraverso un romanzo.
La relazione di Brian e Landon è molto tenera e ci racconta della resilienza e della forza che noi giovani spesso non sappiamo di avere, ma che nel momento del bisogno ci aiuta a sopravvivere.
Brian dopo la sparatoria è spaventato, non riesce a dimenticare e ad andare avanti, ma allo stesso tempo combatte se stesso e il mondo per riuscirci.
“Sono fatto di vetro. Vetro all’esterno. Non colpitemi. Sono troppo fragile.”
Landon è apparentemente più tranquillo, ma anche lui nasconde una grande paura, che combatte esponendosi e partecipando a varie iniziative contro le armi. Insieme scoprono che l’amicizia e l’amore sono un modo per vincere queste paure e spesso possono guarire molte ferite.
È un libro ben scritto, scorrevole e seppur tratti un argomento “pesante”, la struttura e l’intero romanzo non lo sono altrettanto.
È un testo in cui l’autrice ha cercato (e si vede) di esprimere tutto quello che provava verso ciò che è accaduto.
Questo libro è sicuramente un inno alla pace, alla felicità, alle seconde possibilità e all’amore.
Voto libro - 4
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