Text me
Autore: Cristina Bruni
Genere: M/M
18 aprile
Walter Ferguson è un professore ordinario di una materia ordinaria in una scuola ordinaria.
Jude Knight è uno studente dotato di un’intelligenza fuori dal comune, con una madre bipolare e in fin di vita.
Il primo succube dell’etica, il secondo di un’enorme insicurezza che cerca di celare dietro una facciata di arroganza.
Grazie ad alcuni brevi messaggi di testo, entrambi si spoglieranno delle loro paure e affronteranno assieme un percorso fatto di ironia, sincerità, gelosia, amore, lutto e crescita che li porterà a diventare la versione migliore di loro stessi.
Hi guys,
Oggi vorrei parlarvi del libro "Text me" di Cristina Bruni, edito da Triskell edizioni.
Londra è lo sfondo in cui si svolge una relazione e insieme la crescita personale dei due protagonisti.
Da un lato abbiamo Walter Ferguson, un ordinario professore, e dall’altro Jude Knight, uno studente straordinario. Entrambi chiusi e barricati dietro le loro convinzioni, il primo dietro la sua etica professionale, la sua moralità e la convinzione di essere eterosessuale, il secondo dietro arroganza e cinismo, che a loro volta nascondono insicurezza e paura di non essere mai amato.
Una relazione di bisogno reciproco che si sviluppa piano, attraverso un’infinita e variegata serie di messaggi.
Prima volta che leggo per il blog di Cristina Bruni, quindi, come al solito, conosciamo meglio l'autrice prima di parlare del libro.
La Bruni è amante dei viaggi, del cinema, di Sherlock Holmes e degli sport come il tennis e il golf (una delle sue serie più conosciute, che ho letto ed amato, è “18 buche”, uno sport romance suL golf). Ha iniziato scrivendo fan fiction e non ha nessuna intenzione di smettere di raccontare storie d’amore.
Torniamo a noi e parliamo di questo libro: il testo era gia stato pubblicato in self con lo stesso titolo, ma la Bruni, insieme a Triskell edizioni, lo ha rieditato, ampliato e modificato, insomma gli ha dato nuova vita partendo però dalla sua idea originale.
Purtroppo, per quanto mi riguarda, non sono riuscita ad apprezzare il libro al 100%.
Mi spiego meglio, ho trovato il romanzo intrigante e molto particolare, talmente tanto che questo suo aspetto mi ha disturbato troppo per godere a pieno della storia.
Che tutto sommato però mi è piaciuta: c’è un gap age reso più particolare dal rapporto alunno/ professore.
La loro relazione è davvero bella; entrambi, per motivi diversi, avevano bisogno l’uno dell’altro, per uscire dalla solitudine e per iniziare a vivere davvero.
«L’isolamento offre riparo.»
«No, Knight, sono gli affetti a offrirtelo.»
«Non ho affetti, prof.»
Lo svolgimento, precisamente l'articolazione della relazione, è in contrapposizione alla scrittura e alla struttura del testo; è semplice, ma allo stesso tempo proprio per questi elementi ho avuto alcune difficoltà nel cogliere al 100% i momenti importanti, percependo comunque, seppur in maniera scostante, le emozioni e le sensazioni che i protagonisti provavano.
Questa scrittura molto ricca, poetica e filosofeggiante (passatemi i termini perché non saprei in quale altro modo descriverla), non è nelle mie corde. Ovviamente questo è il mio gusto personale, perché oggettivamente la scrittura non ha nulla che non vada, anzi.
È un libro che consiglio ai romantici, ai sognatori e anche a chi ama i testi profondi e ricercati.
P.S. Il finale è stato inaspettato e mi ha leggermente sconvolta.
Voto libro - 3.5
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