Green Creek


La serie è composta da: 
 
1. Wolfsong - Il canto del lupo
 
2. Ravensong - Il canto del corvo
 
2.5. Lovesong

3. Heartsong: Il canto del cuore

3.5. Feralsong 

4. Brothersong



Genere: Paranormal MM

Autore: T.J. Klune

31 Ottobre 2023

Ox aveva dodici anni quando suo padre gli impartì una lezione davvero importante. Gli disse che non valeva niente e che la gente non lo avrebbe mai compreso. Poi andò via.
Ox aveva sedici anni quando incontrò un ragazzo sulla strada verso casa. Il ragazzo che parlava, parlava e parlava. Soltanto in seguito scoprì che il ragazzo non aveva aperto bocca per quasi due anni prima di quel giorno e che viveva con la famiglia che si era trasferita nell’abitazione in fondo al sentiero.
Ox aveva diciassette anni quando scoprì il segreto del ragazzo e il mondo attorno a lui si dipinse di rosso, arancione e viola, di alfa, beta e omega.
Ox aveva ventitré anni il giorno in cui la morte arrivò in città, scavandogli un vuoto nella testa e nel cuore. Il ragazzo rincorse il mostro con lo sguardo assetato di vendetta, lasciando Ox a raccogliere i cocci.
Sono trascorsi tre anni da quel fatidico giorno… e il ragazzo è tornato. Ma ora quel ragazzo è un uomo e Ox non può più ignorare il canto che ulula tra di loro.

Hi guys,
Oggi parliamo di "Wolfsong - Il canto del lupo" di T. J. Klune, edito da Triskell edizioni.
Klune, mio dolce, dolcissimo Klune, io ti voglio bene ma ogni tanto un libro sotto le 500 pagine lo puoi pure scrivere. Questo è stato il mio primo pensiero appena ho visto la lunghezza del libro, ma volete sapere quando sono arrivata alla fine cosa ho pensato?
"TI PREGO, VOGLIO ALTRE 500 PAGINE. DATEMI IL PROSSIMO LIBRO, ORA!"
Perché, come sempre, io rimango incantata dalla bravura di quest'uomo.
Già parlarvi della storia e della trama per me è difficile, perché i sentimenti e le sensazioni hanno prevalso su questa, ma ci provo.
La storia di Ox è stata modellata da alcuni eventi, la perdita del padre a dodici anni, l’incontro con un ragazzino loquace a sedici, la scoperta che dietro il giovane Joe è qualcosa di più, qualcosa che la mente non può spiegare, ma che il suo corpo e la sua anima riconoscono come casa/famiglia/amore/branco.

“«Ascoltami, Ox. I mostri sono veri. La magia è reale. Il mondo è un luogo oscuro e spaventoso ed è tutto reale.»”

La morte arriva e gli porta via tutto a ventitré; la casa, la famiglia, l’amore, il branco, perché Joe decide di inseguire il mostro che ha distrutto tutto e lo lascia solo.
Tre anni dopo, quando ha rimesso insieme tutti i pezzi di sé e ha costruito una nuova vita, il ragazzo loquace ritorna e Ox non può ignorare che per lui il suo cuore grida e canta ancora amore/casa/famiglia/branco.

“Non c’è mai stato nessun altro. Perché, anche se non potevi sentirmi quando ti chiamavo, l’ululato nel mio cuore era sempre rivolto a te.”

Ho cercato di riassumere la trama senza fare troppi spoiler, cercando anche di attenermi a quello che dice la sinossi, e pure così credo di aver parlato abbastanza, quindi vorrei concentrarmi su altro.
Ad esempio, vorrei iniziare col dire che il testo ha una cadenza particolarissima, è scandita e modulata con un ritmo preciso e questo mi ha portata ad assaporarlo pian piano perché non potevo andare veloce e perdermi qualcosa.
Quindi la lettura è a volte è lenta e pesante, ma la trama e le emozioni che trasmette sono totalizzanti, per cui è comunque estremamente coinvolgente e seppur, come dicevo, non è una lettura leggera né facile in certi punti, ritengo questo libro una meraviglia.
Questo ritmo è intervallato dalle classiche battute alla Klune, poche rispetto ad altri suoi libri che ho letto, ma efficaci per smorzare la tensione ed enfatizzare tutto.
Anche se il legame tra i due personaggi è subito palese, così come avviene in tutti i casi di “compagni predestinati”, “anime gemelle” ecc. nei romanzi con licantropi e magia, il modo in cui Klune tratta quest’aspetto è a tutti gli effetti uno slow burn, perché i sentimenti tra i protagonisti si sviluppano pian piano. Tutto parte da un’amicizia, ma la loro storia si concretizza davvero solo dopo un bel po’.
Come vi dicevo, la parte emozionale prevale sulla trama, che comunque è davvero bella. Il modo in cui è scritto il libro enfatizza tutto e mi ha lasciata tramortita. Ho riletto alcune parti per godermele meglio, ma anche la seconda volta ne sono stata investita.
Sono assolutamente e irrimediabilmente innamorata di tutti loro, non solo di Joe e Ox, ma anche dei personaggi secondari come Mark e Gordo e anche di Robbie, anzi, non so perché, ma proprio lui è un personaggio con cui sono entrata particolarmente in empatia, anche se ha un ruolo molto marginale rispetto agli altri.
Non vedo l’ora che i prossimi capitoli della serie vengano tradotti e pubblicati.
Dopo tutto quello che ho detto è palese che io vi consigli questo romanzo, quindi senza indugio cliccate su compra e buona lettura.
Sul blog trovate anche la mia recensione di "Dimmi che è vero" dello stesso autore. Vi consiglio di non perdervi neanche questo, perché, soprattutto in questo periodo, è perfetto per una lettura sotto l'ombrellone, riderete tantissimo.


Voto libro - 5





Genere: Paranormal MM

Autore: T.J. Klune
 
4 Giugno 2024  

Gordo Livingstone non ha mai dimenticato le lezioni incise sulla sua pelle. Temprato dal tradimento di un branco che lo ha abbandonato, ha cercato conforto in un’officina nella piccola città di montagna in cui vive, giurando di non lasciarsi più coinvolgere dagli affari dei lupi.
Avrebbe dovuto bastargli.
E gli è bastato, finché i lupi non sono tornati, e con loro anche Mark Bennett. Alla fine, hanno affrontato la bestia insieme, come un branco… e hanno vinto.
Un anno dopo, Gordo si ritrova ancora una volta a essere lo stregone del branco dei Bennett. Green Creek ha trovato un equilibrio dopo la morte di Richard Collins, e con difficoltà Gordo cerca di ignorare Mark e il canto che ulula tra loro.
Ma il tempo stringe. Qualcosa è in arrivo. E questa volta striscia da dentro.
Alcuni legami, non importa quanto forti, sono fatti per essere spezzati.
 

Lettrici, lettori, lupi e stregoni, buongiorno!
Appena ho avuto tra le mani il file del secondo libro della serie Green Creek, iniziata con “Wolfsong. Il canto del lupo”, mi sono fiondata immediatamente nella lettura e ho divorato ogni pagina, già in astinenza dai nostri amati lupi. Quindi eccomi qua, dopo aver letto giorno e notte, con la recensione di “Ravensong. Il canto del corvo” di T.J. Klune, autore che sto letteralmente amando e di cui ho deciso di recuperare ogni libro che ha scritto. “Ravensong” è edito dalla casa editrice Triskell che ringrazio per l’invio della copia digitale.

Riprendiamo la storia con i nostri amati personaggi, mutaforma e non, dal punto in cui l’avevamo lasciata, ma questa volta l’autore mette in primo piano lo stregone Gordo Livingstone e Mark Bennet, fratello dell’alfa caduto Thomas e adesso secondo in comando dell’Alfa Ox. Li avevamo già conosciuti nel volume precedente, dove avevano avuto ruoli importantissimi per Joe e Ox, e in questo libro abbiamo l’occasione di conoscerli meglio e affezionarci ancora di più.
La prima parte di questo romanzo è un alternarsi tra il presente, dove i due branchi di Joe e Ox si sono riuniti e cercano di coesistere al meglio, e i ricordi più salienti dei tre anni in cui Joe e i suoi fratelli, insieme a Gordo, partirono per dare la caccia a Richard Collins. Grazie a questi capitoli anche noi possiamo conoscere cosa è successo in contemporanea agli eventi che erano intercorsi a Green Creek e, soprattutto, possiamo vedere come i quattro si sono avvicinati e hanno incominciato a contare l’uno sull’altro fino a diventare un branco unito.
Ma i flashback non finiscono qua. In questo libro vediamo anche molto del passato di Gordo e della sua prima adolescenza, di un giovane Mark e di quello che al tempo era il futuro alfa Thomas Bennet. Non avrei mai immaginato quanto fosse stata dura la vita anche per loro nel passato, con scelte difficili e separazioni sofferte. Questo ritorno al passato fa in modo di darci dei background più completi dei protagonisti e finalmente sapremo cosa è successo veramente e da cosa nasce la ritrosia di Gordo nei confronti di Mark e cosa l’ha portato a lasciare il branco anni prima.
Anche la trama nel presente continua da dove l’avevamo lasciata e, ovviamente, gli ostacoli per il branco Bennet non sono terminati con la morte di Richard Collins nello scorso libro, ma si moltiplicheranno ancora di più con un susseguirsi di azione e ansia che non vi faranno mettere giù il libro.

“Perché ero forte come una bestia selvaggia e orgoglioso come un lupo. La magia mi scorreva nelle vene, cantando più forte che mai. Ero Gordo Livingstone. Ero lo stregone del branco Bennet.”

Avevo paura che questo secondo volume sarebbe stato un po’ sottotono rispetto al precedente a causa del cambio dei protagonisti principali e del punto di vista, che non sarebbe più stato quello dei miei amati Joe e Ox, ma mi sbagliavo. La storia di Gordo e Mark è stata altrettanto appassionante, li ho amati e ho sofferto con loro così come avrei voluto prenderli entrambi e colpirli l’uno contro la testa dell’altro per fargli arrivare un po’ di sale in zucca e costringerli a stare insieme.

“Lo odiavo. Lo amavo. Ero così arrabbiato con lui. E, in qualche modo, dimenticai tutto. In qualche modo lo perdonai.”

È difficile per me scrivere questa recensione perché so che non renderò giustizia a questo libro e probabilmente non riuscirò a far trasparire quanto l’ho amato, per me è stato tutto perfetto e già mi mancano tantissimo i personaggi. Più ci penso e più non trovo lati negativi o che non mi abbiano convinto a pieno: i personaggi sono tutti molto profondi e veri, gli elementi fantasy sono stati ben strutturati e la trama è appassionante, cosa potremmo volere di più?

“Non eravamo più così. I ragazzi che pensavano che il mondo fosse un posto sicuro e misterioso erano scomparsi. Eravamo stati feriti e c’eravamo fatti male a vicenda, ma tutto ci aveva portati al presente. A questo momento.”

L’unica cosa che posso dire è che dovete dare una possibilità a questo libro e a questa serie perché lo meritano davvero tanto! Spero di non dover aspettare troppo per l’uscita del terzo libro, che questa volta sarà dal punto di vista di Robbie Fontaine e di uno dei fratelli Bennet (chissà quale sarà!), perché il branco Bennet già mi manca tantissimo. Non mi resta che augurarvi buona lettura!

 Voto libro - 5
 



Genere: Paranormal MM

Autore: T.J. Klune

10 aprile 2021


Tutto quello che Robbie Fontaine ha sempre voluto è un posto da considerare casa. Dopo la morte della madre passa da un branco all’altro, formando legami provvisori per evitare di diventare selvaggio. Gli basta… finché il presidio dei lupi a Caswell, nel Maine, non lo convoca.

La vita da braccio destro di Michelle Hughes, il capo di tutti gli Alfa, e l’amicizia preziosa di un vecchio stregone insegnano a Robbie che cosa significhi fare parte di un branco, avere una casa.

Ma quando Michelle lo invia in una missione sul campo, Robbie si ritrova a mettere in discussione da dove viene e tutto quello che gli hanno raccontato. Girano voci di lupi traditori e magia selvaggia, ma chi sono i traditori e chi il tradito?

Cosa più importante, Robbie ha un bisogno disperato di risposte, perché uno dei presunti traditori è Kelly Bennett… il lupo che potrebbe essere il suo compagno.

La verità ha un modo tutto suo di venire allo scoperto. E quando succede, tutto si disintegra.


Buongiorno Confine e ben ritornati nel mondo dei nostri amati lupi e stregoni, è appena uscito il terzo volume della serie Green Creek di T.J. Klune. Io ovviamente mi ci sono fiondata immediatamente perché sto amando questa serie e non potevo aspettare un secondo di più. Dopo “Wolfsong” e “Ravensong”, “Heartsong. Il canto del cuore” prosegue la trama che era rimasta in sospeso nel volume precedente. Nello specifico, questa volta, i protagonisti sono Robbie Fontaine e Kelly Bennet.

Ringrazio la casa editrice Triskell per l’invio di una copia ebook in anteprima e avviso che in questa recensione ci saranno spoiler dei libri precedenti.

Negli scorsi due volumi ci siamo scontrati in battaglie epiche con due degli antagonisti principali di questa serie, prima Richard Collins, il mostro degli incubi di Joe, poi l’ultima discendente della più spietata famiglia di cacciatori di licantropi, Meredith King, e il suo esercito di omega senza controllo. Sapevamo già che i problemi non erano ancora finiti e rimanevano ancora gli oppositori principali del branco Bennet-Matheson: Michelle Hugston, che non vuole lasciare il suo ruolo temporaneo di alfa per ridarlo al legittimo erede Joe Bennet, e Robert Livingston, padre di Gordo e stregone potentissimo che è riuscito a liberarsi dalla condanna che gli era stata inflitta per i suoi crimini.

Insomma, di materiale per la trama ne abbiamo ancora molto e credevo di avere un’idea abbastanza chiara di cosa sarebbe successo in questo volume, ma i primi capitoli di questo libro mi hanno lasciata spiazzata e molto confusa rispetto alla linea temporale che si stava seguendo. Per vari capitoli non ho capito letteralmente nulla, quindi non disperate se anche voi rimanete un po’ interdetti e andate avanti con la lettura, vi assicuro che ad un certo punto inizierete a capire cosa sta succedendo, non fatevi scoraggiare! Io, a fine lettura, posso dire che impostare la narrazione in questo modo è stata una delle idee più geniali di questa serie e probabilmente il punto forte di questo libro.

«Siamo letteralmente il branco più gay che sia mai esistito,» disse Rico a nessuno in particolare. «Non vedo alcun problema.»

Ero curiosissima di sapere di più sui due protagonisti di questo volume, Robbie e Kelly, che avevamo già conosciuto negli scorsi libri, dove però erano rimasti marginali, soprattutto Kelly Bennet, che ci è stato sempre dipinto come lupo leale e legato alla sua famiglia ma chiuso in se stesso e qui impareremo a conoscerlo al meglio. Tra i due, però, io ero soprattutto curiosa riguardo a Robbie, il licantropo che dopo aver girato numerosi branchi ed essere stato il secondo dell’Alfa Hugston ha finalmente trovato a Green Creek la casa che ha cercato per tutta la sua vita. Di lui scopriremo qualcosa in più sul suo passato e vedremo come si è avvicinato a Kelly e agli altri membri del branco.

“FratelloAmoreAmicoCompagnoBranco ti vediamo ti sentiamo non ti lasceremo mai andare perché siamo brancobrancobranco e branco è amore branco è casa branco è…
«Il branco è tutto» dissi.”

Devo dire però che finora questo è stato il libro più sottotono rispetto agli altri, sia per quanto riguarda la trama di base, che avanza solo dalla seconda metà del romanzo e ha poca azione che si concentra quasi completamente nel finale, sia per quanto riguarda i due protagonisti, di cui non mi sono innamorata in modo incondizionato come è capitato con Joe e Ox e con Mark e Gordo. Rimane comunque una bellissima lettura con personaggi profondi e tematiche molto importanti che ho divorato nel giro di un paio di giorni, ma non posso ignorare il vago senso di delusione che provo rispetto alle alte aspettative che mi ero creata.

Nonostante questo, sono super impaziente di leggere il prossimo e ultimo romanzo della serie, dove spero che Klune darà un’adeguata conclusione alla trama. Inoltre, ho altissime aspettative per la nuova coppia protagonista, e se avete letto questo libro sapete già qual è! Io non vi spoilero niente, ma il fatto di non conoscere letteralmente nulla di uno dei due personaggi principali aumenta esponenzialmente la mia curiosità, soprattutto dopo aver letto l’ultimo capitolo. Buona lettura!

Voto libro - 4




Genere: Paranormal MM

Autore: T.J. Klune

11 settembre 2021

Tra le rovine di Caswell, nel Maine, Carter Bennett ha appreso la verità di ciò che aveva avuto davanti agli occhi per tutto il tempo. E poi esso – lui – non c’era più.
Alla ricerca disperata di risposte, Carter si mette in cammino, abbandonando la famiglia e la sicurezza del suo branco, tutto in nome di un uomo che conosce soltanto come un lupo selvatico. Ma è lì che risiede il pericolo: i lupi sono branchi di animali, e più Carter resterà da solo, più la sua mente scivolerà verso la voragine infinita della follia degli Omega.
Ma insiste, seguendo le tracce lasciate da Gavin.
Gavin, il figlio di Robert Livingstone. Il fratellastro di Gordo Livingstone.
Ciò che Carter trova cambierà per sempre la vita dei lupi. Perché la storia di Gavin con il branco dei Bennett va ancora più indietro di quanto si possa immaginare, un segreto tenuto nascosto dal padre di Carter, Thomas Bennett.
E la conoscenza ha un prezzo: i peccati dei padri adesso ricadono sulle spalle dei figli.



Salve salve! 
È passato qualche anno dall’uscita di “Brothersong. Il canto dei fratelli” di TJ Klune, eppure non è mai stato recensito. Non so, ma mi è sembrato quasi destino che mi fosse toccato parlare del libro sul mio fratello Bennett preferito.  
Ed eccomi qua, sono sopravvissuta, con il cuore pieno e la mente invasa di blu tristezza, verde speranza e bianco come la luce inconfondibile e potente emanata da questo branco semplicemente indimenticabile. 

Ah, l’Alfa dice: attenzione agli spoiler! 

È passato più di un anno dalla battaglia a Caswell, quando l’enorme lupo grigio ha trovato la forza di ritrasformarsi in umano e sacrificarsi per un branco di cui non sentiva di essere degno e per un uomo che non sapeva come chiamare.
Quasi un anno è passato da quando Carter ha tagliato i legami con il branco, con la sua famiglia, per cercare Gavin, l’uomo che non sa ancora come definire, ma senza il quale si sente morire. 
Carter, il solare, vivace, spavaldo e sbruffone Carter, è solo, perso, tormentato, i fantasmi la sua unica consolazione. 
Talmente perso nelle ombre create dalla sua testa che diventa quasi impossibile distinguere la realtà dalla fantasia, se non per un piccolo, enorme dettaglio: bum, bum, bum, il battito di un cuore. Una canzone che riunisce, una canzone che rafforza, una canzone che guida fino alla fine, fino a una resa dei conti che il branco Bennett attende da fin troppo tempo. 
  
“Noi siamo il branco bennett cavolo e il nostro canto sarà udito sempre”

“Brothersong” ha il compito di concludere una serie che regala un mix di emozioni inimmaginabile. 
Quella del branco Bennett è una storia travagliata, sofferta, tragica, la storia di un’agognata quotidianità costantemente spezzata dalle conseguenze degli errori di chi li ha preceduti. 
È una serie che conquista in ogni suo aspetto: trama, personaggi, ma soprattutto sensazioni. 
Le lacrime colpiscono all’improvviso, la tristezza scende come un velo, l’ansia attanaglia fino alla fine, ma il verde della speranza riesce comunque ad insinuarsi tra le crepe del nostro cuore sofferente e pieno di amore per questo meraviglioso branco. 

«Non siamo mai soli. Potrebbe sembrare così, ma qui, in questo posto, la luna ci ripaga per tutto ciò che abbiamo sacrificato per lei. Lo credo con tutto il cuore. Lui sta guardando. Lui sa. Udiremo il suo canto prima della fine.»

Carter, il fratello maggiore, è il narratore di questo volume e fa un lavoro egregio. 
Non si risparmia, ci dà tutto ciò che ha a disposizione, mettendo a nudo ogni sua insicurezza, paura, speranza, desiderio. 
E poi c’è Gavin. Già da lupo aveva iniziato a farsi spazio nei nostri cuori, ma da umano si impone e non ci dà altra possibilità se non amarlo incondizionatamente. 
Gavin che è tormentato dai fantasmi proprio come Carter, Gavin che con poche frasi spezzate riesce ad esprimere il mondo, Gavin che, nonostante le sofferenze vissute, ha un’anima sbarazzina, vispa, onesta, incantevole. 

“Gavin disse: «Lui è stupido. Quasi muore sempre. Lo proteggo. Ha bisogno di me. Lui è forte. Ma non si prende cura di sé. Come si deve. Io posso farlo. Per lui. Così può essere forte e coraggioso. Per tutti gli altri. Grosso lupo cattivo. Ma posso essere un umano buono.»

Come i libri precedenti, “Brothersong” lega le vicende della coppia Carter-Gavin alla quotidianità e alle battaglie del branco Bennett e, anche stavolta, lo fa con naturalezza, con necessità.
Meraviglioso il modo in cui ogni cosa si collega, il cerchio si stringe e ogni tassello finisce al proprio posto.
Questo libro è un colpo al cuore dopo l’altro e non penso di potermi riprendere. Se ci penso mi sembra di ritrovarmi in una bolla che mi riporta a Green Creek, un luogo meraviglioso che per qualche giorno è stato casa, i Bennett la mia famiglia. 

“cantiamo il nostro canto del lupo 
cantiamo il nostro canto del corvo 
cantiamo il nostro canto del cuore 
cantiamo affinché tutto il mondo ci ascolti”

Ancora una volta Klune mi ha stravolto con le sue storie. Ha un potere con le parole per cui ogni libro che scrive diventa la mia intera personalità, ogni mondo che presenta diventa il mio, i personaggi che crea prendono vita intorno a me e alla fine di tutto mi ritrovo sommersa dal blu e dal verde, dalla tristezza di aver finito una storia così semplicemente meravigliosa e dal sollievo che, se chiudo gli occhi, Green Creek è a un passo da me e i Bennett mi aspettano per la tradizione della domenica. 
Baci 

Voto libro - 5
 





 
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