Love in the Wild: a Tarzan retelling


Genere: Fantasy

Autore: Emma Castle

Un retelling Di Tarzan sensuale, potente e che induce alla riflessione.
Eden Matthews si imbatte nella scoperta di una vita mentre fotografa la natura selvaggia nel cuore dell'Africa.
Un uomo che è più un dio, bellissimo, che vive nella giungla africana in una famiglia di gorilla. Quando le salva la vita, si sente in dovere di scoprire il passato tragico dell'uomo e ciò che lo ha portato a crescere nella giungla.
Eden si accorge subito tuttavia che può togliere l'uomo dalla natura selvaggia, ma non il selvaggio dall'uomo. Quando il suo salvatore le mostra cosa desidera da lei, ovvero la sua resa sensuale, trova difficile resistere e insegnargli come amarla nel natura selvaggia.



Hello sweethearts!
Oggi vi parlo di un libro che mi sono ritrovata per caso a leggere e che ho semplicemente adorato.
Non avevo ancora letto nulla dell'autrice, Emma Castle, e mi sono ritrovata tra le mani "Love in the Wild: a Tarzan Retelling", incuriosita e affascinata dalla cover, non ho saputo resistere.
Ebbene, non me ne sono pentita. Il libro è narrato da diversi punti di vista in terza persona, ma non si crea confusione perché in base al personaggio su cui c'è il focus in quel capitolo cambia anche sapientemente lo stile.
La storia è ambientata per la maggior parte in Africa, nella foresta Nera, e si apre con Eden, giornalista e foto reporter per una rivista specializzata sulla natura, tenuta sotto tiro da brutti ceffi, probabilmente dei bracconieri, che uccidono senza remore i suoi compagni di viaggio, altri turisti come lei.
Per lei hanno altri piani, altrettanto terribili, ma viene salvata all'ultimo momento. Quando finalmente alza lo sguardo si ritrova davanti Thorne, un uomo alto, ricoperto di fango, con solo una specie di mutanda di pelle di antilope, dagli occhi azzurri come il cielo cristallino africano. Inizia così un intreccio particolare: inizialmente Thorne non sembra capire l'inglese o lo swaili, che Eden parla, in realtà non è più abituato a utilizzare il linguaggio degli uomini, ma solo quello della foresta e degli animali che lui riesce a comprendere. Scopriamo fin da subito cosa è successo: a tre anni mentre era in viaggio con i suoi genitori, niente meno che dei nobili inglesi che amavano l'avventura e si battevano per i diritti dei gorilla e la salvaguardia della foresta, il loro aereo precipitò.
Ma ad ucciderlo davanti ai suoi occhi è stato in realtà un diavolo bianco, un uomo dagli occhi di ghiaccio che risparmia la vita a Thorne, abbandonandolo alla foresta selvaggia. Quest'uomo avido ha infatti trovato una caverna di un'antica civiltà estinta, un vero covo di tesori, diamanti e oro, e ha ucciso i genitori di Thorne perché erano precipitati proprio vicini a questa.
Il richiamo addolorato del piccolo Thorne viene ascoltato da una madre gorilla, Keza, che decide di crescerlo come fosse uno dei suoi.
Tornando al presente scopriamo come ci sia una particolare connessione tra Thorne e la foresta, quasi come se lui fosse il dio terreno che la protegge. Ma qualcosa gli è sempre mancato: una compagna di vita. Appena vede Eden qualcosa in lui si risveglia come un altro tipo di richiamo: è lei, sembra sussurrare la foresta.

"Tu sei il mio futuro, la mia compagna, il mio destino. Il mio tutto."

Ci vuole tempo perché Thorne riesca a tirare fuori qualche parola e inizia così la loro delicata e particolare relazione.
Inizia piano, come un sussurro, per poi diventare un vero e proprio ruggito. Ma Thorne dovrà accettare il mondo di Eden, che è in realtà anche il suo di origine: quello degli umani.
Non vi racconto altro, ma lasciatemi dire... wow! Che corsa! È stato un viaggio sulle montagne russe questo libro! Non è scontato, anche conoscendo la storia di Tarzan.
C'è un pizzico di tutto, dalla poesia del primo amore alla passione rovente, alla paura di fare passi in mondi diversi, il senso di avventura e persino un pizzico di paranormale.
I personaggi sono verosimili nelle loro preoccupazioni e reazioni, al punto da farti dimenticare i presupposti forse irrealistici, invece sono proprio quelli e il loro modo di reagire, così umani e quotidiano, da renderli reali. Eden è una sognatrice, ma anche una ragazza con i piedi per terra. Aspetta il vero amore, ma non rinuncia ai suoi sogni. Non solo ha una passione per la natura della foresta, ma anche una missione: quella di salvaguardarla a modo suo, con i suoi mezzi.
Thorne è complesso da descrivere: uomo, selvaggio, dio terreno, appassionato, malizioso, dolce e poetico.

"C'è solo un nome inciso sul mio cuore, e io l'amerò fino a che non mi lascerà l'ultimo respiro."

Lo stile dell'autrice è meraviglioso, incalzante e a tratti poetico. Non lascia nulla al caso, la narrazione trascina e non si può mettere giù il libro. Avevo il batticuore per tutto il tempo. È stato veramente difficile scegliere solo alcune frasi. Ovviamente lo consiglio assolutamente!


Voto libro - 5









 

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