Non smettere di sperare
Genere: Romance
Autrice: A.L. Jackson
16 luglio 2021
«Merita tutte le stelle, tutto l’amore, tutto l’incanto del mondo!»
Evan Bryant non era il tipico eroe. Ma era mio. Agli occhi del mondo un debole, ma per me era il ragazzo più forte che avessi mai conosciuto. Era il mio migliore amico, il ragazzo a cui avevo dato tutto, il mio cuore, il mio corpo e una promessa eterna. E quando avevo più bisogno della sua vicinanza, lui se n’è andato. Mi ha lasciato a pezzi, facendomi dubitare di tutto ciò che avevamo vissuto insieme. Sono passati tre anni, ma ancora non ero pronta a vederlo tornare a Gingham Lakes. Le mie dita vorrebbero ancora accarezzargli la pelle, il mio corpo supplicherebbe ancora per il suo tocco. Ma il tempo cambia le cose, e ci sono segreti che potrebbero rovinare tutto. Possiamo trovare un modo per amare di nuovo, o le paure del passato ci ruberanno la speranza nel futuro?
Salve lettori, con “Non smettere di sperare” torna in Italia A.L. Jackson, un’autrice che io adoro. Questa volta ci racconta una storia collegata alla serie Fight for me, una delle più acclamate.
“Non smettere di sperare” è un volume auto-conclusivo che può essere letto tranquillamente anche senza aver letto il resto, ma di fatto è collegato alla serie appena citata. Come i suoi predecessori, è un romanzo di una certa intensità e io ne ho assaporato ogni pagina.
“SONO FATTO APPOSTA PER TE, FRANKIE LEIGH. COME TU SEI FATTA APPOSTA PER ME.”
Dalla trama, se avete letto la serie che lo precede, intuiamo molte cose, d’altronde questi due protagonisti non sono proprio nuovi per noi, perché sono i figli dei “vecchi protagonisti”.
La storia racconta di Frankie Leigh, figlia di Rec e Rynna, protagonisti del primo volume, e di Evan, figlio di Kale e Hope, protagonisti del secondo.
I due erano diventati migliori amici non appena si erano incontrati e crescendo sono divenuti uniti e complici, tanto da innamorarsi.
Evan però, se ricordate, era un bambino speciale essendo sordo e avendo una malformazione al cuore che non lo faceva vivere serenamente.
Così, da adulto, nonostante ami follemente la sua Wonder Woman, soprannome di Frankie Leigh, la sua ragazza unicorno, fugge da lei dopo un malore, perché il suo unico desiderio nella vita è garantire alla ragazza che ama una vita migliore di quella che lui potrebbe offrirle.
“Vola fino alle stelle, ragazza unicorno. E non permettere mai a nessuno di tarparti le ali, mai. Io non lo permetterò a me stesso, mai più.”
Il giorno che Frankie Leigh ha trovato il biglietto di addio di Evan la sua vita si è fermata. Non solo non ha mai smesso di stare in pensiero per lui, non avendo più notizie, ma non ha nemmeno mai smesso di amarlo, nonostante apparentemente sia andata avanti.
Quando Evan si ripresenta davanti a lei dopo tre anni, con un bambino in braccio, il cuore di Frankie Leigh torna di nuovo completo, anche se fa fatica ad accettarlo.
Che dirvi dunque? Da questa autrice non mi aspettavo niente di meno che un romanzo bello, intenso ed emozionante. Sono assolutamente soddisfatta di questa storia e non posso negare che mi abbia preso molto. L’ho letto, infatti, in poco tempo.
Come con i suoi predecessori questa autrice è stata capace di ammaliarmi con una storia d’amore senza fine e pura, trattando inoltre, con il giusto tatto, un tema molto forte.
Ma non è solo la disabilità di Evan a toccarmi, o la sua storia in sé, perché quella l’avevamo già scoperta nel romanzo che racconta dei suoi genitori, ma a colpirmi davvero è la dolcezza della protagonista che in Evan non vede altro che il suo migliore amico, il suo amato, il “suo preferito”.
La loro è una bella storia, che vi consiglio anche se non avete letto le serie Fight for me.
Ci sono un sacco di elementi che mi hanno emozionato e, seppure il tutto sia abbastanza scontato nonostante il filo di mistero che gira intorno alla storia, mi ha preso completamente e non ne sono rimasta affatto delusa.
Se cercate una storia ricca di dolcezza, speranza e amore, questa è senz’altro la lettura per voi. Io ne ho amato ogni pagina e, colpita da tanta dolcezza, ho sottolineato praticamente mezzo romanzo.
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