Piccole donne. Manga classici


Genere: Manga

Autrice: Louisa May Alcott

1 marzo 2022


Questa è la storia delle quattro sorelle March: Meg, la maggiore, gentile e responsabile; Jo, la più impavida, sogna un futuro come scrittrice; Beth, dolcissima ma fragile, che ama suonare il pianoforte e Amy, la più piccola e vanitosa, che vorrebbe essere una principessa. Costrette a rinunciare a gran parte delle proprie aspirazioni a causa della guerra, le quattro ragazze, con i propri pregi e difetti, impareranno a superare situazioni difficili e prove dolorose, senza rinunciare ai sogni e all'amore, aggrappandosi a un'unica certezza: il profondo legame che le unisce. 

Salve salve!
In questa recensione vi parlo dell’altro volume della collana Manga classici di Mondadori ragazzi uscito il 1 marzo: “Piccole donne”.

“Piccole donne” di Louisa May Alcott è uno dei classici più amati da noi giovani lettrici. È la storia di quattro sorelle: Meg, la più grande e saggia, Jo, scatenata e ribelle, Beth, la più gentile e delicata, infine Amy, la più piccola e viziata.
Il romanzo copre un anno delle loro vite; inizia da un Natale triste e pesante, per via del padre che è stato chiamato in guerra e sono rimaste sole e preoccupate, fino al Natale successivo, molto più caotico e felice, dopo un anno ricco di nuovi amici, nuovi amori, nuove consapevolezze e tanta crescita.
Conosciamo bene le sorelle March e il loro amico Laurie (ultimamente è stato anche possibile vederle in un film), ma qui la loro storia prende tutto un altro aspetto!

Come ho detto nella recensione del manga di Sherlock Holmes, mi piace molto questa versione dei classici: nuova, originale, frizzante e divertente. In un romanzo ricco di emozioni, con tanti personaggi così differenti e che vivono gli eventi in modi molto diversi poi, questo tipo di narrazione è perfetta.
Attraverso lo stile del manga, che enfatizza ogni tratto del viso e stilizza le espressioni, otteniamo delle scene davvero esilaranti di bocche spalancate, visi piccolini o enormi e facce comiche. Quando invece la situazione diventa più seria, ecco che anche i disegni si adattano e trasmettono tristezza e preoccupazione.
Mi è piaciuto molto l’adattamento dei dialoghi e del testo scritto, rappresentato davvero benissimo sia nelle posizioni delle vignette che nella forma delle nuvolette dei discorsi.

Ripeto, sono davvero entusiasta delle versioni manga dei classici, penso siano geniali e poi sono fatte benissimo, studiate nei minimi particolari, riescono a veicolare le emozioni e i messaggi dei romanzi senza perdere nulla nella trasformazione del formato.
Spero che leggeremo altri classici in versione manga, a partire da “Piccole donne crescono”, anche se è lì che le cose iniziano a diventare più tristi!
Baci


Voto libro - 5




 

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