Favole


Scritto da:  Jean De La Fontaine

Genere: Favole

 4 Ottobre 2022

Un lupo che pretende di avere sempre ragione. Una tartaruga che, seppur lenta, sa di certo il fatto suo. Un corvo che si crede un cantante prodigioso. Ventisei favole senza tempo che parlano di noi, ci interrogano strappandoci un sorriso e ci tolgono il fiato grazie alla magistrale interpretazione di Rébecca Dautremer

Salve lettori, grazie a Terre di Mezzo ho fatto un salto nel passato, ovvero a quando mi venivano lette le favole da bambina. In questa recensione parleremo proprio del libro “Favole”, una raccolta delle storie di Jean de La Fontaine illustrate da Rébecca Dautremer. Ringrazio la casa editrice per la bellissima e curatissima copia.

Tornando a noi, credo che un po’ tutti, almeno una volta nella vita, abbiamo ascoltato o letto una favola di La Fontaine: La lepre e la tartaruga, La cicala e la formica, La gallina dalle uova d’oro, e tante altri. Ognuna con una morale.
Perché ci piacciono tanto questi brevi racconti? Forse per i messaggi importanti che fanno passare, come:

“Chi va piano, va sano e va lontano.”

Oppure per quegli insegnamenti che detti sotto forma di favola non sono così pesanti come appaiono. Come quello della storia del lupo e dell’agnello, che insegna una lezione importantissima: i prepotenti al potere sottomettono le persone buone con falsi pretesti o scuse. Permettetemi la franchezza, a me viene da pensare proprio alla nostra situazione politica attuale.
Ma lasciamo questi discorsi troppo seri da parte e torniamo a noi. Come nasce l’idea a Jean de La Fontaine di raccontare storie del genere?

Ve lo dico subito. Jean de La Fontaine è un grande autore francese conosciuto in tutto il mondo per le sue favole. Nel 1668 pubblica la sua prima raccolta e negli anni a venire pubblica 240 favole, un genere letterario popolare molto antico.
La Fontaine, grazie alle sue favole, ha reso accessibile un certo livello della lingua francese, poiché all’epoca era indispensabile un buon linguaggio. Le sue storie erano condivise anche nei salotti per dare vita alle conversazioni. Ispirato dai poemi di Esopo, decise di parlare tramite gli animali per poter criticare la società, la corte e il re senza correre rischi. Astuto, no?

Vi lascio con un'ultima citazione, nella speranza che voi leggiate queste favole e apprezzerete quanto me questa edizione stupenda illustrata da Rébecca Dautremer, che con il suo lavoro riesce a dare vita a questi racconti senza tempo.

“Chi di muso ferisce, di becco perisce.”


Margaret
Voto libro - 5














 

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