Fathomfolk. Il popolo degli abissi


Genere: Fantasy

Scritto da: Eliza Chan

4 settembre 2024


Mira, mezza sirena e mezza umana, vede nella sua promozione a capitana della guardia di frontiera un’opportunità per riformare la società e farsi ascoltare dal Consiglio, di cui fa parte il fidanzato Kai – un drago acquatico – e abbattere le leggi che reprimono i poteri del popolo degli abissi, costringendolo a subire in silenzio. Guadagnare fiducia e rispetto degli umani, però, è difficile, soprattutto a causa del gruppo sovversivo dei Riflussi, che incita le masse alla violenza. Nami è la sorella di Kai: ha un’opinione su tutto, è decisa a lottare contro le ingiustizie subite dal suo popolo e si getta a capofitto nella lotta anti-umani del gruppo estremista. Ma persino Nami è costretta a rendersi conto i suoi nuovi amici non sono ciò che sembrano. Sia lei che Mira dovranno decidere se il costo del cambiamento vale davvero la pena, o se Tiankawi debba essere destinata a sprofondare.



Salve lettori!
Con questo caldo avevo proprio bisogno di leggere qualcosa dalle atmosfere rinfrescanti, perciò mi sono chiesto: perché non leggere un libro ambientato sopra o sotto il mare?
Per fortuna la nuovissimi Ne/oN (imprint della CE Edizioni E/O) mi è venuta incontro, dandomi la possiblità di leggere in anteprima, attraverso la piattaforma NetGalley, l'attesissimo "Fathomfolk. Il popolo degli abissi", romanzo d’esordio di Eliza Chan, in uscita il 4 settembre.

"Non è mai stato semplice. Ma ci state ancora provando. E questo è abbastanza."

Il romanzo è un fantasy dai forti toni politici ambientato a Tiankawi, città semi-sommersa abitata da esseri umani (in superficie) e da una miriade di creature fantastiche del mare (sirene, streghe del mare, draghi acquatici, kappa, kelpie, etc.). La storia si focalizza su tre personaggi principali e la narrazione viene condotta attraverso altrettanti punti di vista, ma con un narratore extradiegetico.
 
In primo luogo troviamo Mira, mezza sirena e capitano della guardia di frontiera, che lotta per calmare le tensioni tra gli esseri umani, le creature marine e gli estremisti, e per ottenere maggiori diritti per la gente del mare; Nami, un drago acquatico membro dell’aristocrazia, esiliata dalla madre in superficie per aver fallito un compito; Cordelia, una strega del mare che si rivela una fine stratega pronta a tutto pur di emergere nella scena politica e garantirsi una stabilità.
Intrecciando temi politici e ambientali, le tre protagoniste devono trovare la loro strada in un mondo in crisi e in perenne cambiamento, arrivando a dover compiere delle scelte che molto probabilmente sono destinate a cambiare ben più di una vita.

"Era trascorso molto tempo dall'ultima volta in cui aveva avuto la possibilità di prendere la forma di un drago acquatico. Le sembrava familiare e tuttavia diverso. Come se avesse dimenticato cosa vuol dire essere  sé stessa."

Sulla carta “Fathomfolk” è un libro perfetto: contiene intrighi politici, un sottotesto che rimanda tanto al mondo reale, varietà di personaggi e punti di vista e un mondo magico ricco di creature affascinanti. Purtroppo però, nella resa tutti questi aspetti perdono di potenza.

Ho apprezzato il fatto che il libro tenti di affrontare temi sociali tremendamente attuali, come l'esperienza della migrazione, il classismo, il mixed-racism, la questione ambientale, etc. 
Altrettanto lodevole è il ricchissimo worldbuilding pensato dall'autrice. Vi si trovano tutte le creature mitologiche marine più conosciute, provenienti da diverse mitologie, e le atmosfere asiatiche della città fittizia sembrano, a volte, trasportarti davvero in un altro mondo.

Ora però passiamo alle note dolenti. La storia, secondo il mio modesto parere, non è stata gestita al meglio, manca una connessione emotiva con i personaggi, i colpi di scena sono grossolani e prevedo un finale fortemente divisivo, che per quanto mi riguarda è piuttosto anticlimatico.
L'impiego dei tre punti di vista è gestito in modo confusionario. Solitamente è necessario a veicolare un dinamismo nella storia, a presentare al lettori modi diversi di leggere gli eventi, ma in “Fathomfolk” lo switch veloce e continuo da un personaggio all'altro ha avuto più che altro l'effetto di separare ancora di più il lettore dai personaggi e dal loro sentire.
Infine, trovo un ultimo difetto nella carenza di descrizioni e spiegazioni in momenti in cui sarebbero state necessarie a comprendere meglio un contesto, un luogo o una specifica creatura. Forse ciò dipende più da un gusto personale. Difatti, pregustavo una descrizione travolgente delle scene sottomarine, che mi permettessero di sentirmi davvero parte di quel mondo, e invece risultano piuttosto deludenti.

"Fluttuò verso il centro della sala da ballo. La sequenza dei movimenti le venne naturale. Era la danza di sua madre e di sua nonna prima di lei."

Per concludere, penso ancora che "Fathomfolk. Il popolo degli abissi" sia un libro dal forte potenziale. Il worldbuilding è qualcosa che non può non essere apprezzato da un fan della mitologia marina. Il romanzo però è vittima della mancanza di esperienza dell'autrice. Trattandosi di un debutto si può sperare che con il secondo volume (si tratta infatti di una saga) l'autrice riesca a redimersi e ad attingere a tutto il potenziale nascosto di una storia ben pensata, ma poco ben eseguita.
Alla prossima lettura!

Voto libro - 3













 

You Might Also Like

0 comments