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La serie è composta da: 

1. Nero come il nostro amore

2. Ogni volta che ritorni

3. Il re dei corvi



Genere: College Romance

Scritto da: Kate Stewart

14 marzo 2023

Manca un anno all'inizio del college, ma per Cecelia Horner il destino ha piani meno scontati. Suo padre, un industriale multimilionario e anaffettivo con cui non ha rapporti da tempo, le ha fatto un'offerta difficile da rifiutare: andare a lavorare per un periodo nella sua azienda con la prospettiva di mettere dei soldi da parte ed ereditare, prima o poi, il suo impero. Ma già il primo giorno i buoni propositi di Cecelia deviano su un binario vertiginoso ed elettrizzante non appena incontra Sean, occhi magnetici color nocciola e corpo da favola, con cui inizia una relazione che spazza via tutti i suoi dubbi e le sue timidezze di diciannovenne. Sean introdurrà Cecelia nel suo gruppo di amici, accomunati da un'attitudine ribelle e da pericolosi segreti. Ragazzi affascinanti come Dominic, che la desiderano ma allo stesso tempo diffidano di lei. Se Cecelia si è sempre tenuta lontano dai guai, quest'estate bollente è disposta a mettersi in gioco. Comincia così per lei un viaggio alla scoperta di passioni e avventure al limite, un ottovolante di sentimenti e intrighi che divampano come un incendio indomabile.


Salve lettrici,
Quando ho visto tra le ultime uscite “Nero come il nostro amore” di Kate Stewart, che apre la serie The Ravenhood, ho subito deciso che sarebbe stato mio, avendo già letto e apprezzato questa autrice nelle sue opere precedenti. Dalla trama non immaginavo che questa lettura mi avrebbe incantata così tanto e ho un solo commento: wow!

Cecelia, a un anno dal college, va a vivere con il padre, un miliardario con cui non ha rapporti, che lei stessa chiama signore e che conosce pochissimo.
Al lavoro (parte dell’accordo con il padre, che è il proprietario dell’azienda), incontra Sean, di cui resta affascinata. E fin qui tutto ok.
Tra Sean e Cecelia nasce una bella amicizia che, spinta dall’attrazione che provano l’uno per l’altra, si trasforma in qualcosa di più.
Ed è così che Cecelia incontra Dominic.

"Forse non esiste cura, nessuna possibilità di voltare pagina, ma è arrivato il momento di saldare i conti. Che la caccia ai fantasmi abbia inizio."

Sean vive con diversi coinquilini, i suoi “fratelli”, e resta affascinata da Dominic, un ragazzo apparentemente distaccato da tutto e tutti. Tra lei e Dominic si instaura un rapporto completamente diverso da quello che la ragazza ha con Sean, allegro e dinamico. Tra lei e Sean c’è affetto e una sorta di relazione. Tra Cecelia e Dominic ci sono occhiatacce e litigi senza senso, fino al loro incontro più ravvicinato.
Tanta passione per questi ragazzi e tanto spicy non solo vaniglia, per capirci.
Questo trio ne ha da raccontare e non aggiungo altro! Sean e Dom si divideranno il cuore e il letto di Cecelia. Contemporaneamente e non.

Scritto molto bene, questo romanzo affascina e intriga, non solo per il triangolo amoroso.
I due protagonisti maschili combattono per la protagonista, ma anche per il cuore di chi legge, anche se forse combattono non è la parola adeguata. Non c’è sfida tra loro né gelosia, ma solo condivisione, e questo accade grazie alla loro visione differente del mondo e di ciò che può essere definito normale.
Ovviamente non è il primo romanzo in cui leggo di questo tipo di relazione, ma la visione di Sean mi ha intrigato molto e devo dire che anche la protagonista ha tutta la mia ammirazione, grazie si suoi sentimenti, contrastanti e alla storia in sé che è ancora tutta da scoprire. Chi avrà la meglio? Sean o Dominic? Chissà.

Mi sento di dire che questo romanzo non è per tutti. Non è adatta ai più suscettibili o ai deboli di cuore, né tantomeno a chi cerca nel romanzo la propria storia personale,
perché, ripeto, non vi è nulla di semplice in questa storia. È una storia complicata, senza freni e ricca di momenti erotici.

Ma non finisce qui! Chi è il personaggio che appare alla fine? In cosa sono coinvolti i protagonisti maschili?
Leggendo scoprirete che non è solo lo spicy a caratterizzare questa storia, ma anche tanto mistero. Molte domande sono ancora senza risposta e altre si stanno formando nella mia testa persino a romanzo concluso. Il finale lascia davvero l’amaro in bocca, soprattutto se ripensiamo al prologo della storia.
L’unica vera domanda a cui vorrei avere risposta ora è: chi sceglierà Cecelia, se mai dovesse sceglierne uno?
Io, ad esempio, ho una piccola cotta, una preferenza, per Sean, sperando che non mi deluda nei prossimi volumi. La storia è ancora tutta da scoprire e il trio potrebbe anche far spazio ad altro, soprattutto considerando che il punto di vista è esclusivamente quello della protagonista, il che la rende l’unico personaggi al centro di tutto.
Non mi resta che augurarvi buona lettura nell’attesa che il prossimo volumi arrivi presto tra le mie mani per rispondere a qualcuna delle domande che mi frullano in testa!

Voto libro - 4.5





Genere: College Romance

Scritto da: Kate Stewart

18 aprile 2023

L’estate a Triple Falls è finita, e per Cecelia Horner quella che doveva essere solo una breve parentesi prima di riprendere in mano il suo destino si è rivelato il periodo più eccitante della sua vita. In pochi mesi ha imparato che nelle questioni di cuore le regole non esistono e non sempre è obbligatorio scegliere. Accantonato ogni senso di colpa, si è tuffata in un triangolo amoroso con Sean e il suo amico Dominic, che ha liberato le sue fantasie ed esaudito i desideri più inconfessabili, anche quelli che non sapeva di avere. E adesso che Cecelia ha scoperto che i due ragazzi appartengono a una confraternita legata da un piano criminale segreto, la posta in gioco diventa ancora più rischiosa ed eccitante. Al terzetto, infatti, si aggiunge un altro uomo: il Francese, lo chiamano, ed è il capo di questa congrega che agisce nell’ombra. Tenebroso, autoritario e manipolatore, il Francese non la vuole vicino ai suoi confratelli. Cecelia avrebbe tutte le ragioni per odiarlo; ma tra l’odio e l’amore il confine è sottile, e la tentazione di oltrepassarlo sempre più forte.


Salve lettori,
“Ogni volta che ritorni” di Kate Stewart è stata la mia ultima lettura, edita da Rizzoli.
Dopo aver letto e divorato il primo volume che apriva la serie The Ravenhood ero entusiasta di iniziare questo secondo volume, ma indovinate un po’? Ora sono combattuta nel recensirlo.
La storia nel romanzo precedente aveva preso una piega davvero intrigante, che mi aveva affascinato molto, scatenato in me mille domande e una sola grande cotta. Questo secondo romanzo invece ha tutta un’altra storia e tutta un’altra cotta! E ora vi spiego il perché.

Vi ricordate dove eravamo rimasti?
L’estate di Cecelia si stava per concludere e con essa le promesse che non erano state mantenute. Di quei momenti passati tra le braccia di due amici in questo romanzo c’è solo il ricordo e il dolore iniziale che Cecelia prova nei primi capitoli.
Se ricordate, Cecelia alla fine aveva fatto uno strano incontro, misterioso, con quello che io avevo pensato fosse il cattivo della storia, il Francese, ma che invece è il vero protagonista.

Dunque, il romanzo prende tutta un’altra piega, per me totalmente inaspettata, e lascia tutto ciò che era stato per dedicarsi a qualcosa di nuovo, e questo mi ha disturbata, molto.
A che serviva scrivere un romanzo come quello precedente per poi passare a una storia totalmente diversa? Questo non me lo spiego, ma devo dire che anche il secondo volume si legge bene e non annoia, anzi cattura.
Seppur mi abbia lasciato interdetta per buona metà del romanzo, alla fine non sono rimasta delusa perché mi ha comunque preso e tenuta incollata al libro. Se ve lo consiglio però non l’ho ancora deciso.
Da una parte avevo in testa una storia, quindi se dovessi recensire questo volume pensandolo come il continuo della storia precedente ve lo sconsiglierei. Praticamente non c’entra nulla. L’unica cosa che hanno in comune è Cecelia come protagonista. Se invece dovessi pensarlo come un romanzo a sé, ve lo consiglierei perché scombina tutte le carte in tavola e ci regala una storia totalmente inaspettata, ma sempre ricca di scene passionali e di azione.

Che dirvi, quindi? Non mi soffermo sulla trama perché dovrei fare spoiler, ma vi confermo che se cercate un proseguimento della storia tra Cecelia, Sean e Dominic non lo avrete. Questa storia ha un’altra piega e ha un lieto fine diverso da quello che avevo immaginato, ma che stranamente mi ha convinta. Cecelia però non mi è piaciuta all’inizio di questo secondo volume. Diceva di amare entrambi, Sean e Dominic, ma poi cambia idea all’improvviso, senza rimuginarci troppo.

Nonostante il suo carattere eccessivo e il suo innamoramento facile, devo dire che l’autrice è stata brava nel raccontarci le emozioni che la protagonista prova e che ho percepito totalmente.
Penso che l’autrice avrebbe dovuto gestire in maniera totalmente diversa la storia, dedicando più tempo all’amore per Sean e Dom, ma alla fine ho letto il libro in maniera spensierata, senza rimuginarci troppo. Forse perché la seconda parte di questo volume scombina di nuovo tutto, o forse perché alla fine il Francese non è affatto male.
Fatto sta, care lettici, che questa lettura, inaspettata e del tutto fuori dal comune alla fine mi è piaciuta. Certo, non mi spiego come sia potuto accadere quello che è accaduto viste le aspettative che avevo, ma d’altronde la vita è come questa storia, mentre noi ci rimuginiamo sopra lei ci sorprende, e ci cambia totalmente la strada da percorrere.
Voto libro - 4





Genere: College Romance

Scritto da: Kate Stewart

27 giugno 2023

Nessuno sa chi sia Tobias King. Forse, nemmeno lui stesso. I conti in sospeso con un passato difficile e violento non hanno mai permesso al Francese di mostrarsi per ciò che è veramente. Il misterioso leader dei Ravenhood ha vissuto gran parte della vita nell’ombra, animato da un’unica ossessione: saziare la sua sete di vendetta. Ma ora che finalmente i tempi sono maturi per passare all’azione, a scompaginare i piani è arrivata Cecelia Horner. La ragazza ha rinunciato a tutto per lui, e se in un primo momento Tobias ha cercato di tenerla a distanza per proteggerla, adesso la pretende. E per averla è pronto a battersi con ferocia. Attratti l’uno all’altra da una passione distruttiva, respinti, come poli opposti, dai tanti demoni che infestano i loro cuori, i due dovranno superare numerose sfide per potersi appartenere a vicenda, e su tutte affidarsi, senza riserve, alla forza disarmante dell’amore. Ma la strada che conduce verso questo futuro condiviso è minata da un ostacolo enorme: il piano criminale segreto che i membri della confraternita stanno progettando da anni è ormai pronto, e potrebbe rovinare per sempre la vita di Cecelia.


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Genere: Romance

Scritto da:  Emily Henry

14 marzo 2023

La vita di Nora Stephens è tra i libri, ma lei non è la classica eroina da romanzo, anzi. Non è impavida, non è la ragazza dei sogni e nemmeno quella della porta accanto. A dirla tutta, Nora è un’eroina solo per i suoi autori, perché è l’agente letteraria più spregiudicata di New York e grazie al suo cinismo riesce sempre a spuntare contratti milionari per i suoi clienti. L’unica persona con cui Nora non riesce a essere spietata è sua sorella. Ecco perché quando Libby la implora di andare a trovarla nel paesino del North Carolina in cui si è trasferita, Nora non riesce a dirle no. E chissà, magari una piccola vacanza potrebbe farle bene. Ma invece dei picnic nei prati e dei battibecchi romantici con affascinanti dottori di campagna o baristi muscolosi che sognava, Nora si scontra con un’amara realtà. L’unico uomo in cui non fa altro che imbattersi è Charlie Lastra, un tenebroso, e molto snob, editor di New York. Potrebbe anche essere una simpatica coincidenza, se non fosse che i due si sono già incontrati molte volte per lavoro… e non è mai stato piacevole. Al contrario, i due si odiano…

 
Salve Confine,
Oggi posso finalmente parlarvi di un romanzo che aspettavo da un po'. Si tratta di "Book Lovers - Un amore tra i libri" di Emily Henry, uscito a marzo per HarperCollins, che ringrazio per la copia digitale. 
 
"A chiunque voglia tutto, auguro di trovare qualcosa che sia più che abbastanza."
 
Nora Stephens è una brillante agente letteraria newyorkese; per la sue capacità e la sua dedizione al lavoro, è soprannominata "Lo squalo". In effetti la sua vita è dedicata alla carriera, nessuna vita amorosa né sociale. Il suo unico tallone d'Achille è la sorella Libby, per la quale farebbe di tutto. È proprio da una richiesta di Libby che comincia l'avventura di Nora. 
Libby, infatti, chiede a Nora una vacanza tra sorelle prima che il suo terzo figlio venga al mondo e che lei non possa fare altro se non cambiare pannolini e preparare pappe. Intuendo la disperazione della sorella, Nora non riesce a rifiutare, soprattutto quando questa le prospetta un soggiorno di un mese presso la piccola cittadina protagonista del loro romanzo rosa preferito. 
Sarà una vacanza all'insegna del relax e del consolidamento del rapporto tra sorelle, fino a quando Libby non tira fuori una lista di diversi punti che Nora deve seguire. Primo tra tutti, avere un'avventura con un uomo del luogo, un contadino, un mandriano, un tuttofare bello e possente proprio come nei romanzi rosa che tanto amano... 

"A volte guardare Charlie mi fa sentire così. Come una frase da pugno allo stomaco, come una battuta di dialogo così tagliente che devi mettere da parte il libro e riprendere fiato."

Questo è il secondo romanzo della Henry che leggo e devo dire che l'autrice ha confermato il giudizio positivo che avevo di lei dopo aver letto "Romanzo d'estate". La sua scrittura è fresca e frizzante così come lo sono anche i suoi personaggi e i dialoghi tra loro. Grazie a battute ironiche e taglienti, a interazioni tra personaggi divertenti e romantici, la lettura scorre veloce, fluida, godibile. Il romanzo è scritto dal punto di vista di Nora, che è una protagonista forte e ambiziosa che nasconde grandi fragilità. 
Lo stesso può dirsi di Charlie Lastra, il protagonista maschile, che ci viene presentato come un tipo insopportabile e pieno di sé, ma che non ha paura di mettersi a nudo svelando parti di sé che ce lo faranno amare. 

Nora e Charlie hanno tanto in comune. Lavorano entrambi in campo editoriale, lei come agente, lui come editor; amano in maniera maniacale New York; sono praticamente sposati con il loro lavoro e non hanno intenzione di buttarsi in relazioni amorose destinate al fallimento. 
Nessuno dei due, però, ha fatto i conti con la magia delle piccole cittadine. È proprio a Sunshine Falls, nel North Carolina, che avviene la magia. 
Inutile dire che, come ogni romanzo rosa che si rispetti, gli imprevisti, i fraintedimenti e i colpi di scena, fanno da padroni, rendendo il romanzo davvero divertente, ma anche molto romantico. 
Esilaranti sono anche i nomi delle attività di Sunshine Falls, come i suoi cittadini... leggere per credere!

"Anche se i dettagli cambiano da un libro all'altro, non c'è mai niente di davvero nuovo sotto il sole." 

Mi è piaciuto molto anche il modo in cui il romanzo rosa è il tema centrale di questa storia e di come l'autrice ne abbia messo in risalto luci e ombre, prendendolo in giro ora per esaltarlo poi. 
Devo dire che ho passato un paio di giorni in splendida compagnia, quindi non posso fare altro che consigliarvelo. Non ve ne pentirete! 
Buona lettura. 

Voto - 4
 


 

 

 

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Genere: Fantasy


Scritto da: Ottessa Moshfegh


14 Marzo 2023


 Il racconto si svolge nel corso di un anno nel villaggio medievale di Lapvona, un luogo povero e timorato di Dio che viene perennemente prosciugato dei suoi averi dal signore feudale che vive in cima alla collina. Marek, il figlio storpio, bistrattato e delirante di un pecoraio, non ha mai conosciuto sua madre; suo padre gli ha detto che è morta durante il parto. Una delle poche consolazioni per Marek è il suo legame duraturo con l’ostetrica cieca Ina, che lo ha allattato quando era un bambino, come ha fatto con tanti bambini del villaggio. Ma i doni di Ina vanno oltre all’accudimento dei neonati: possiede una capacità unica di comunicare con il mondo naturale. Il suo dono la trasforma in veicolo di conoscenze sacre. Per alcune persone, la casa di Ina nei boschi fuori dal villaggio è un posto da temere e da evitare, un luogo senza Dio. Tra di loro c’è padre Barnaba, il prete della città e lacchè del depravato signore e governatore Villiam. Il disperato bisogno del popolo di credere che ci sia qualcuno che ha a cuore i suoi interessi è messo a dura prova da Villiam e dal sacerdote, specialmente in questo anno di siccità e carestia eccezionali. Ma quando il destino porta Marek vicino alla famiglia del signore, nuove forze occulte sconvolgono il vecchio ordine. Entro la fine dell’anno, il velo tra cecità e vista, vita e morte, mondo naturale e mondo degli spiriti si rivelerà molto sottile.

Ciao, lettrici e lettori!
Credo vi sia capitato almeno una volta nella vita di leggere un libro così destabilizzante che è difficile avere un’opinione ben precisa al riguardo e vi servirebbero un po’ di mesi per metabolizzarne il contenuto. L’ultima volta che avevo provato una sensazione simile è stata un paio di anni fa, quindi mi capita piuttosto di rado. Adesso, però, una nuova opera si è fatta spazio con prepotenza nella mia mente ed è già dalla sua uscita che continuo a riflettere su quello che contiene. L’autrice del libro di cui vi parlo oggi non mi è per niente sconosciuta, dato che è tra le mie preferite per il suo stile di scrittura, i suoi personaggi e l’atmosfera che riesce a donare ai propri scritti.
Si tratta di “Lapvona”, scritto da Ottessa Moshfegh e edito da Feltrinelli!

“Quando chiedeva consiglio agli uccelli, quelli rispondevano che non sapevano nulla dell’amore, che l’amore era un difetto propriamente umano che Dio aveva creato per controbilanciare il potere della avidità degli uomini.”

Consiglio di leggere i trigger warnings prima di affrontare la lettura del libro.
Nonostante abbia imparato a riconoscere le trame di Ottessa Moshfegh, penso che questa qui in particolare mi abbia lasciato senza parole. Chiaramente sapevo che si trattava di un’opera alquanto disturbante, eppure nulla avrebbe potuto prepararmi a ciò che ho letto. Non essendo in grado di “disconnettere” la mia empatia, alcune scene sono state così degradanti per determinati personaggi che ho fatto difficoltà ad andare avanti.
Il libro è diviso in 5 parti, in stagioni: Primavera, Estate, Autunno, Inverno e di nuovo Primavera. Di conseguenza, le vicende narrate si svolgono nell'arco di un anno.
Il titolo “Lapvona” si riferisce all’omonimo villaggio medievale al centro dell’opera. È un luogo decisamente poco agiato, basato su tre elementi fondamentali: agricoltura, allevamento e religione.
Uno dei protagonisti di questo libro, che è anche colui che ci permetterà di entrare e capire meglio le varie dinamiche e tematiche, è Marek, un ragazzo storpio dai capelli rossi sempre nascosti da un berretto. È il figlio di Jude, il pecoraio del villaggio, ma non ha mai avuto la possibilità di conoscere sua madre, apparentemente morta per il parto (secondo i racconti crudi di suo padre). Per Marek, Jude è come una guida ed è sempre pronto a compiacerlo nonostante sappia che non vi sarà mai amore da parte sua. L’unico pensiero che è in grado di alleviare le sue paturnie è la consapevolezza che, grazie ai maltrattamenti subiti dal padre e dagli abitanti di Lapvona, non c’è dubbio che Dio abbia pietà di lui e che quindi finirà in Paradiso.
Quando può va a visitare segretamente Ina, balia del villaggio cieca e ormai anziana. Il legame che Ina ha con la natura (basti pensare ai rimedi che crea con le erbe, oppure alla sua comunicazione assidua con gli uccelli) rende facile agli abitanti reputarla una strega, ed è per questo che in molti hanno paura di andare nei boschi dove si trova la sua abitazione. Però, come accennavo, Marek non ne ha timore e considera le braccia di Ina un rifugio dalla rabbia altrui.
Un giorno, la vita di Marek viene stravolta completamente a causa di un tragico evento. Non farò spoiler, ma vi dico che entrerà in stretto contatto con colui che governa il villaggio dall’alto della collina, lontano da quella miseria: Villiam, signore di Lapvona e cugino di Jude. Al suo seguito troviamo padre Barnaba, prete del villaggio (ma dalla fede alquanto dubbia).
Marek arriverà ad un punto in cui metterà in dubbio gli usi, gli insegnamenti e la fede che suo padre ha cercato duramente di impartirgli, ma l’agio della sua nuova vita porrà sui suoi occhi un velo ancora più gravoso.

“Lapvona” è un libro crudo, osceno e disturbante. Mette in luce ciò a cui il fanatismo religioso di un piccolo villaggio può portare, come manovrare le menti delle persone sia in realtà un’azione terribilmente facile per i potenti. È ricco di segreti, violenza e sporca bramosia. Apparentemente è una semplice storia gore, ma ciò che la rende spaventosa e che la caratterizza in pieno è l’analisi romanzata della natura più recondita, ripugnante e immorale dell’essere umano.

“Quando Dio ti dà più di quanto puoi sopportare, ti affidi all’istinto. E l’istinto è una forza fuori da ogni controllo.”

Ho passato giorni a chiedermi cosa avrei potuto comunicarvi su “Lapvona”.
La prima cosa che voglio dirvi è che è un libro che per forza di cose non può essere amato, bensì l’opposto. Non è per niente una lettura comfort e nulla di ciò che viene raccontato è edulcorato affinché risulti più leggero da digerire. A nessuno può piacere questo libro ed è proprio questo l’obiettivo. Colpisce come un pugno, spingendo a una moltitudine di riflessioni riguardanti il proprio io e il futuro.

Passiamo alla mia opinione. Il romanzo si apre con un’esecuzione, primo importante squarcio del tipo di vita che ritroviamo a Lapvona. L’inizio è lento e ci vorranno circa sessanta pagine per entrare nel vivo della storia. Da lì in poi ho apprezzato il ritmo narrativo incalzante che va a crescere sempre di più, fino al finale mozzafiato. Il world-building è terrificante e in esso ritroviamo già i contrasti tra ricchezza (dimora di Villiam) e povertà (il villaggio). Credo che comprendere il divario tra classi sociali rientri tra le chiavi di lettura fondamentali per capire l’opera ed entrare nella sua profondità. Nulla avrebbe potuto prepararmi allo scenario apocalittico che si è scatenato nelle pagine durante la descrizione della condizione del popolo in carestia. Ho provato più ira che disgusto e anche qui credo che Ottessa Moshfegh abbia raggiunto il suo scopo.

I personaggi sono diversi, descritti ognuno in modo magistrale. Lo sviluppo del personaggio di Marek è eccezionale. Sebbene sembri repentino, credo che in lui aleggiasse già profondamente il desiderio costante di trovarsi “dall’altra parte”. Per me, però, Ina è stata la figura più interessante fin dall’inizio, l’unica a rappresentare un elemento magico nella storia. Nonostante sembri benevola, nasconde anche lei dei “lati oscuri” (chiamarli così è un eufemismo) e sempre durante le scene di carestia iniziamo a vedere di più della sua personalità e a scoprire quanto in realtà sia macchiata. Per il resto, ad eccezione della serva Lispeth e di Agata, avrei voluto prendere a schiaffi tutte le figure presenti nel romanzo.

Nonostante “Lapvona” sia stato per me interessante, non ho particolarmente apprezzato alcune scene irrilevanti per la trama. Certo, sottolineano ancora di più quanto l’avidità degli uomini sia immonda, ma concretamente non portano nulla di nuovo alla storia. In alcuni momenti ho avvertito la sensazione che l’autrice volesse allungare un brodo che non ne aveva la minima necessità, appesantendo la lettura già impegnativa di suo per i temi che tratta.
“Lapvona” non è classificabile in un solo genere, dato che ha in sé una moltitudine di aspetti. È una piccola perla letteraria macabra e surreale (ma al contempo verosimile) che, se vi armate di coraggio, vi invito ad affrontare.

Voto libro - 4









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Genere: Autobiografia

Scritto da: Jennette McCurdy

14 marzo 2023

Jennette McCurdy aveva solo sei anni quando si presentò al suo primo provino. La madre sognava che diventasse una star e Jennette avrebbe fatto qualsiasi cosa per compiacerla. Compreso digiunare e pesarsi cinque volte al giorno, sottoporsi a estenuanti ore di trucco e rinunciare a qualsiasi forma di privacy. In queste pagine ricche di innocente candore e umorismo nero, racconta la sua infanzia e adolescenza, senza timore di toccare temi scottanti come i disturbi alimentari, le dipendenze e le relazioni familiari. Una storia di resilienza e conquista della libertà.


Salve salve! 
Stavolta vengo a voi con una lettura diversa dal solito. Grazie alla Mondadori Oscar Vault, che mi ha inviato la copia cartacea a sorpresa, e per questo ringrazio, ho avuto la possibilità di leggere “Sono contenta che mia mamma è morta” di Jennette McCurdy.
L’abbiamo conosciuta come Sam in una delle serie simbolo di Nickelodeon, “iCarly”, convint3 che quella del suo personaggio fosse alla stessa personalità dell’attrice, probabilmente invidiando la sua fama e la sua fortuna. Molto banalmente questo memoir sottolinea una verità che spesso dimentichiamo: non sappiamo mai cosa si nasconde dietro i sorrisi di una persona, per quanto bene pensiamo di conoscerla.

Il memoir inizia con un flashforward, Jennette al capezzale della madre, malata di cancro, in coma. Ogni figlio le dà una notizia, sperando che possano spingerla a svegliarsi. Jennette, 21 anni, annuncia di essere arrivata a 40 kg.

“Ma non si sveglia. Non si sveglia affatto. Questa cosa non ha senso. Se il mio peso non basta a far svegliare la mamma, allora niente basterà. E se nulla può svegliarla, allora significa che morirà per davvero. E se morirà per davvero, che cosa farò? Che cosa ne sarà di me? Lo scopo della mia vita è sempre stato rendere felice mamma, essere la persona che voleva che fossi. Quindi, senza mamma, chi dovrei essere ora?”

Poi facciamo un passo indietro, Jennette ha sei anni e passo dopo passo ci rende partecip3 della sua quotidianità. Lei e i fratelli sono educati in casa dalla madre, un’accumulatrice; casa loro è talmente piena di cose che i bambini dormono in salotto su misere brande. 
Jennette adora sua madre, la trova bellissima, elegante, sofisticata, è una dea, la sua migliore amica, l’unica a capire ogni suo silenzio, reazione ed emozione. 
Jennette farebbe di tutto per rendere felice la sua mammina: inizia una carriera da attrice anche se recitare non le piace affatto, poiché la fa sentire a disagio; non sceglie gusti di gelato diversi perché significherebbe che sta cambiando e la madre non sopporterebbe di vederla crescere; “smette di crescere”, seguendo con la madre un processo di restrizione calorica per restare bambina il più possibile, che si traduce in anoressia, che la donna supporta.
Questo è il prima, quando Deb McCurdy era ancora viva e la vita di Jennette ruotava intorno alla madre, era vissuta per la madre, al posto della madre, era controllata in modo ossessivo dalla madre, che non si faceva scrupoli a manipolare e abusare emotivamente della figlia.
Poi c’è il dopo, dopo la morte della madre, quando il dolore per la perdita (non solo della figura materna, ma di una figura che ha controllato, influenzato, determinato ogni singolo aspetta della sua vita) diventa bulimia e alcolismo. Jennette non ha neanche vent’anni e la sua anima è già stata annientata.
Ma il dopo è anche comprensione, richiesta di aiuto, passi avanti e battute d’arresto, infine guarigione.

“Mamma lo vuole più di ogni altra cosa, io no. Questa giornata è stata stressante e tutt’altro che divertente, e se dipendesse da me, non farei mai più nulla di simile. Ma è vero anche che voglio quello che vuole mamma.”

Jennette McCurdy, nel suo percorso di guarigione, è riuscita a raggiungere una consapevolezza della sua vita, della sua persona e di quella della madre, dell’influenza e del danno causato dalla donna, indefinibile. E la fatica che ci è voluta per arrivare a questo punto, Jennette non la nasconde.
Credo che la particolarità di questo memoir stia nel modo in cui Jennette ha deciso di mettere nero su bianco i momenti più cruciali della sua vita.
È analitica, diretta, pacata, non si lascia distrarre dallo scopo della sua opera, ovvero mettere nero su bianco, in modo quasi terapeutico, tutta la sua vita.
Leggendo la prima parte non si può che rimanere orripilat3 dal comportamento di Debra McCurdy, che teneva, sotto il suo controllo, non solo la figlia, ma un’intera famiglia: nonno, nonna (da cui Debra ha acquisito tutti i suoi comportamenti più tossici), tre figli, marito e la figlia. Jennette, la figlia minore, la più vulnerabile eppure la più forte. 
Leggendo questo memoir sono tante le domande che sorgono, alcune infuriate, altre tristi, ma diciamoci la verità, non serve a nulla la nostra rabbia o la nostra compassione.

“Certo, mi rendo conto di quanto sembri irritante e lamentosa. Milioni di persone sognano di essere famose, e io sono qui a ripetere quanto odio la mia fama. Ma in qualche modo, sento di avere tutto il diritto di provare quest'odio perché diventare famosa non è mai stato il mio sogno. Era il sogno di mamma. È stata mamma a spingermi verso tutto questo. E mi è permesso odiare il sogno di qualcun altro, anche se è la mia realtà.”

Con “Sono contenta che mia mamma è morta” non cerca pietà o commiserazione, non dà colpe né cerca giustificazioni, è il modo in cui Jennette McCurdy riprende pieno possesso sulla sua vita, diventa la protagonista di un’infanzia che le è stata rubata e stabilisce la SUA narrazione.
Nella prima parte Jennette dispiega gli eventi della sua infanzia quasi come se non ne fosse lei la protagonista e in fin dei conti un po’ è stato così; Jennette era una marionetta nelle mani di Debra, che ha vissuto attraverso la figlia la vita che avrebbe voluto vivere, ha manipolato e distrutto, tenendo intrappolata Jennette in un ricatto emotivo che è sopravvissuto persino alla sua scomparsa. 
Il tono inizia a cambiare quando Jennette compie 17 anni e si allontana per la prima volta dalla madre, quando inizia a sospettare che c’è qualcosa di sbagliato nel loro rapporto e nel suo comportamento, ma la distanza non è mai abbastanza e le conseguenze della sua infanzia si modificano e si adattano alla fase in cui Jennette si trova.
La seconda parte, invece, è molto più consapevole. Debra non c’è più eppure la sua influenza si sente ancora, ma stavolta Jennette inizia ad essere consapevole di sé, per il semplice motivo che la persona che ha controllato ogni singolo aspetto di lei, il suo comportamento, la sua figura, le sue emozioni, così come la sua istruzione e il suo lavoro, non c’è più. Ora Jennette è in balia di sé stessa, ma lei non sa chi è, non sa chi sarebbe potuta essere, né chi sarà. Allora continua a seguire una strada che più o meno conosce, quella segnata dalla madre: fa un lavoro che odia in una serie che trova degradante (Sam & Cat) e controlla il suo peso in modo ossessivo, ma stavolta si aggiungono l’alcool e la bulimia.

“Per pranzo andiamo a sederci in un piccolo caffè sullo stesso piano. Ordino un'insalata con condimento a parte per rendere orgogliosa la mamma. Non ne mangio nemmeno un boccone. Mi sento fortunata, persino grata, che il trauma mi abbia tolto l'appetito. Certo, mamma è morta, ma almeno non sto mangiando.”

Eppure Jennette è lucida nel suo racconto, soprattutto quando inizia a rendersi conto che un problema c’è. A questo punto iniziamo a sperare che tutto andrà per il meglio, che la terapia filerà liscia e Jennette sarà finalmente felice, ma la vita non è un libro o un film o una sitcom, e la realtà Jennette ce la fa piovere di nuovo addosso senza tenersi nulla.

“Se la mamma non voleva davvero ciò che era meglio per me, non faceva ciò che era meglio per me o non sapeva cosa era meglio per me, allora tutta la mia vita, la mia visione del mondo e la mia stessa identità sono state costruite su falsi presupposti. E se tutta la mia vita e la mia visione del mondo e la mia stessa identità sono state costruite su falsi presupposti, affrontare la falsità di quei presupposti significherebbe distruggerli e ricostruirne di nuovi da zero. Non ho idea di come fare. Non ho idea di come andare avanti senza farlo all'ombra di mia madre, senza che ogni mia azione sia dettata dai suoi desideri, dai suoi bisogni, dalla sua approvazione.”

Nonostante la gravità degli argomenti, il memoir si lascia leggere con estrema facilità. Merito dello stile diretto, dei capitoli brevi e delle vicende che, emotivamente, non lasciano scampo.
Dal punto di vista emotivo (scusate la ripetizione) il libro è forte, difficile da digerire, “pesante”, ma dal punto di vista stilistico è davvero scorrevole.
Preparatevi a provare una montagna di emozioni, per lo più negative, in un viaggio catartico e pieno di scossoni. E fate attenzione ai trigger warning: si parla di anoressia, bulimia, manipolazione emotiva, abusi emotivi e fisici, autolesionismo, cancro.
Grazie ancora Oscar Vault per questa lettura.
Baci
Voto libro - 5











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Genere: Narrativa

Scritto da: Lee Mi-Ye

14 marzo 2023

Penny è in grande trepidazione: sta per avere un colloquio con il famoso signor Dollagut, l’illuminato proprietario del Grande Magazzino dei Sogni, il negozio su quattro piani più ambito della città. Un posto del tutto singolare dove si accede solo da addormentati e dove si vendono solo sogni. Sogni di ogni tipo, per tutti i gusti, organizzati per sezioni: sogni legati ai piccoli piaceri della vita o ai ricordi di momenti speciali, sogni esclusivi che permettono di incontrare chi non c’è più, sogni dedicati ai riposini di animali e bambini, edizioni limitate e bestseller senza tempo venduti a prezzi speciali. Dopo un colloquio enigmatico in cui Dollagut la interroga sul significato dei sogni, Penny viene assunta, ma l’euforia cede il passo allo sconforto quando si trova letteralmente travolta dalla quantità di clienti che ogni giorno assalta gli scaffali del grande magazzino. Mentre impara a orientarsi affiancando i colleghi più esperti, scopre anche il segreto che rende il Grande Magazzino dei Sogni un luogo così speciale: la magica funzione che ogni sogno porta con sé, la capacità di risvegliare emozioni sepolte, di far vivere sensazioni mai provate, e molto spesso di far superare traumi, come un lutto o la fine di una storia d’amore. Tra i clienti a caccia di sogni Penny incontrerà Jeong A-young, che si rifugia nei sogni per sfuggire alla solitudine, alla ricerca di una scintilla che possa scaldarle il cuore, o Hyeon Jong-seok, che nei sogni cerca la conferma di essere di nuovo pronto ad amare. Imparerà che un sogno premonitore, come quello di avere un bambino, è una piccola incursione nel futuro, e che persino gli incubi sono preziosi alleati per superare un momento critico della vita. Una favola contemporanea ricca di saggezza che celebra il potere misterioso dei sogni, capaci di influenzare le nostre scelte, anche se spesso non lo sappiamo.

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Genere: Narrativa

Scritto da: Ava Reed

14 marzo 2023

Mi sento bene, soddisfatta, rinata e nello stesso tempo in caduta libera. Sono tanto felice quanto impaurita. Ma è una paura buona. È trepidazione e aspettativa.

Il più grande desiderio di Laura Collins si avvera quando ottiene un posto da specializzanda in uno degli ospedali più prestigiosi del Paese, il Whitestone Hospital di Phoenix, in Arizona. Pronta a gettarsi in questa nuova avventura, fin dal primo istante comprende che, per riuscire al meglio, dovrà sfidare continuamente i propri limiti. Giorno dopo giorno, infatti, dovrà dare il massimo per sopportare lo stress, gli estenuanti orari di lavoro, la mancanza di sonno e soprattutto le decisioni difficili da cui spesso dipende la sopravvivenza dei suoi pazienti. "Ogni vita conta", soprattutto per una come lei, incapace di restare indifferente ai destini che incrocia in corsia.

Come se non bastassero la fatica, la competizione con i colleghi e la paura di sbagliare, Laura deve fare i conti anche con Nash Brooks, il cardiochirurgo più talentuoso dell'ospedale nonché suo supervisore: bello, attraente, con una voce calda e suadente, una di quelle che ascolti con gli occhi chiusi come fosse una canzone, e che fa cantare il sangue e desiderare che non finisca mai. Stargli accanto è difficilissimo, ma la giovane specializzanda è determinata a non farsi distrarre dal suo obiettivo: anche se spesso si sente una contraddizione vivente, diventerà un medico eccezionale, costi quel che costi.

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Genere: Romance

Scritto da: Angie Hockman

14 marzo 2023

 

«Un libro che dà dipendenza.»
Lauren Layne
Henley Evans non ha tempo per pensare all’amore. Investe tutte le sue energie nel lavoro: non appena è stata assunta nel settore marketing di una società che organizza crociere di lusso, la sua vita ha cominciato a girare unicamente intorno alla carriera.
Quando il suo capo le comunica che sta cercando un nuovo direttore del marketing digitale, tutti i suoi sacrifici sembrano finalmente venire ricompensati: farà di tutto per ottenere quel posto. L’unico problema? Graeme Crawford-Collins, l’odioso social media manager con cui Henley battibecca in continuazione tramite email. Per stabilire chi tra loro due meriti la promozione, l’azienda decide di spedire Graeme e Henley nelle isole Galápagos: laggiù dovranno vivere in prima persona l’esperienza della crociera e creare una strategia per pubblicizzarla. Chi troverà l’idea migliore diventerà il capo del marketing digitale. Per Henley è un incubo che si avvera. Tanto per cominciare soffre il mal di mare... e poi è sicura che trascorrere del tempo in compagnia di Graeme sia la cosa peggiore che potesse capitarle. E se si sbagliasse?

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Genere: Narrativa di genere

Scritto da: Lee Mi-Ye

14 marzo 2023

Penny è in grande trepidazione: sta per avere un colloquio con il famoso signor Dollagut, l’illuminato proprietario del Grande Magazzino dei Sogni, il negozio su quattro piani più ambito della città. Un posto del tutto singolare dove si accede solo da addormentati e dove si vendono solo sogni. Sogni di ogni tipo, per tutti i gusti, organizzati per sezioni: sogni legati ai piccoli piaceri della vita o ai ricordi di momenti speciali, sogni esclusivi che permettono di incontrare chi non c’è più, sogni dedicati ai riposini di animali e bambini, edizioni limitate e bestseller senza tempo venduti a prezzi speciali. Dopo un colloquio enigmatico in cui Dollagut la interroga sul significato dei sogni, Penny viene assunta, ma l’euforia cede il passo allo sconforto quando si trova letteralmente travolta dalla quantità di clienti che ogni giorno assalta gli scaffali del grande magazzino. Mentre impara a orientarsi affiancando i colleghi più esperti, scopre anche il segreto che rende il Grande Magazzino dei Sogni un luogo così speciale: la magica funzione che ogni sogno porta con sé, la capacità di risvegliare emozioni sepolte, di far vivere sensazioni mai provate, e molto spesso di far superare traumi, come un lutto o la fine di una storia d’amore. Tra i clienti a caccia di sogni Penny incontrerà Jeong A-young, che si rifugia nei sogni per sfuggire alla solitudine, alla ricerca di una scintilla che possa scaldarle il cuore, o Hyeon Jong-seok, che nei sogni cerca la conferma di essere di nuovo pronto ad amare. Imparerà che un sogno premonitore, come quello di avere un bambino, è una piccola incursione nel futuro, e che persino gli incubi sono preziosi alleati per superare un momento critico della vita. Una favola contemporanea ricca di saggezza che celebra il potere misterioso dei sogni, capaci di influenzare le nostre scelte, anche se spesso non lo sappiamo.

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La serie è composta da: 
 
1. Il mio sbaglio più grande
 
2. Mille ragioni per odiarti 
 
3. L'errore che rifarei

3.5. Conclave 

4. Mille ragioni per sfuggirti

4.5. Fire Night



Genere: Dark-romance

Autrice: Penelope Douglas

10 Gennaio 2023

Si chiama Michael Crist. È il fratello maggiore del mio ragazzo ed è come quei film dell'orrore che guardi coprendoti gli occhi. È bellissimo, forte, e assolutamente terrificante. È il campione della squadra di basket del suo college e ora è diventato un professionista. Non mi vede neppure. Ma io l'ho notato. L'ho visto, l'ho sentito. Le cose che ha fatto, i misfatti che ha nascosto. Per anni mi sono mangiata le mani, incapace di distogliere lo sguardo. Ora sono all'università ma non ho smesso di osservarlo. È un pessimo soggetto, e non so quanto ancora riuscirò a tenere segrete le cose che gli ho visto fare.
Si chiama Erika Fane, ma tutti la chiamano Rika. È la ragazza di mio fratello ed è sempre in giro per casa nostra, sempre a cena con noi. Abbassa lo sguardo quando entro io, e quando le sono vicino è come pietrificata. Riesco sempre a percepire la sua paura, e anche se non possiedo il suo corpo, so di avere la sua mente. È l'unica cosa che voglio. Almeno finché mio fratello non si arruola, e io trovo Rika da sola al college. Nella mia città. Indifesa. L'occasione è incredibilmente allettante. Perché tre anni fa per colpa sua alcuni miei amici sono finiti in prigione, e ora sono usciti. Abbiamo aspettato. Siamo stati pazienti. E ora tutti i suoi incubi stanno per avverarsi.

Salve lettori! 
Oggi vi parlo di "Corrupt", primo dark romance di Penelope Douglas e primo libro della serie "Devil's Night". Mi sono subito fiondata su questo libro, leggendolo in lingua appena uscito e riletto con piacere in italiano grazie all'anteprima mandatami dalla Newton Compton. Primo perché ho adorato la Douglas nella serie Fall Away, che è anche il motivo per cui ho iniziato a leggere in inglese, secondo perché la protagonista si chiama come me e terzo perché solo con la trama e mezzo estratto mi sono innamorata della storia. La protagonista del libro si chiama Erika Fane, ma tutti la chiamano Rika. Dopo la morte del padre e il lasciarsi andare della madre al dolore, Rika inizia a passare la maggior parte del suo tempo a casa Crist, da sempre amici di famiglia. I Crist
hanno due figli: Michael e Trevor. Trevor è il ragazzo destinato a Rika, hanno la stessa età ed è quello che segue le aspirazioni del padre. Ma è Michael che Rika vuole: è lui che cerca con gli occhi, è lui che segue come un cagnolino, è con lui che lei si accende. Apparentemente Rika è la classica brava ragazza, figlia modello e brava a scuola, ma è altro quello a cui lei aspira. Lei vuole sentirsi viva, vuole l'avventura, vuole la paura, le farfalle nello stomaco e quelle solo Michael riesce a procurargliele perché è l'unico che la vede per quello che lei è davvero. Peccato che lui la ignori in tutti i modi, finché un giorno lei non fa qualcosa per farsi notare e funziona davvero bene, se non che tutto va a finire in un enorme disastro che li porta al punto in cui li troviamo nel presente: lei che scappa dalla sua città per vivere e lui pieno di rabbia e in cerca di vendetta insieme agli altri Cavalieri. 

"Lui era tutto. Per tutta la vita, mi sono sentitaa completamente viva solo quando lui era vicino, e mentre sapevo che niente sarebbe stato facile con lui, sapevo anche che senza di lui niente sarebbe stato buono."

Ed è qui che mi fermerei ragazze e non mi muoverei più: sui Cavalieri! Michael, Kai, Damon e Will: un concentrato di rabbia, vendetta, testosterone, cattiveria... E chi più ne ha più ne metta. Questi quattro ragazzi avranno un solo scopo: vendicarsi. I Cavalieri vi perseguiteranno e saranno il vostro incubo peggiore ma credetemi non potrete fare a meno di volerne di più. Ragazze che dire: OH MIO DIO!, non ho altre parole per questo libro. Questa è una di quelle storie che con i suoi personaggi ti perseguita anche dopo la fine della lettura e tu non puoi fare altro che farli entrare e rimanere a sognarli ad occhi aperti. Davvero ho AMATO questo libro e non c'è una virgola che cambierei. La storia è scritta magnificamente secondo me. Ci sono i capitoli alternati dal punto di vista di Erika e Michael, ma sono anche raccontati tra il presente e tre anni prima, quando succedono i fatti che legheranno i cinque protagonisti. Essendo un romanzo dark non mancheranno quelle scene meno piacevoli, quelle in cui Erika viene trattata come niente e in cui noi donne dovremmo sentirci oltraggiate... ma non ce la facevo a odiarli. Perché quei quattro sono così adorabili e Rika così "cazzuta" (passatemi il termine), che stavo costantemente con un sorriso in faccia. In più non mancano le scene hot, ma così hot che mentre leggevo ero un esempio vivente di autocombustione. Posso farvi un piccolo spoiler?! La scena della sauna! Ragazze quella scena rimarrà per sempre impressa nella mia testa e niente e nessuno riuscirà a toglierla da lì. Se dopo la mia recensione andrete a curiosare su internet su questo libro probabilmente leggerete su tutti i blog: vogliamo il libro su Damon! E sono d'accordo, basta che la Douglas mi dia anche un libro su Kai. Ok ragazze ora basta, altrimenti va a finire che non la finisco più e poi dovrete solo trucidarmi, ma è questo l'effetto di "Corrupt", vi corrompe e non potrete pensare ad altro che a questo. Allora, vi ho incuriosito almeno un po'?! Baci!

 Voto libro - 5



 Genere: Dark-romance

  Autrice: Penelope Douglas 

14 febbraio 2023

Banks non è una ragazza come le altre. È seria, controllata e preferisce di gran lunga starsene da sola, vestita da maschiaccio, piuttosto che parlare con la gente. Vive tra le ombre della città che si allungano intorno al Pope, un hotel abbandonato e oscuro, circondato dal mistero. Un mistero che qualcuno proveniente dal suo passato vuole conoscere, anche a costo di minacciarla. Anche a costo di spingerla al limite. Kai è uscito di prigione e deve fare i conti con tutti i suoi demoni, con tutti i suoi fantasmi. E così si ritrova faccia a faccia con Banks. In tutti gli anni trascorsi in prigione, Kai deve ammettere di non avere mai smesso di pensare a lei. Il nuovo incontro tra i due non scatena delle scintille, ma un vero e proprio incendio. Entrambi hanno dei segreti. E nessuno di loro è disposto a condividerli tanto facilmente.

Sono passati sei anni dal loro ultimo incontro.

È davvero cambiato tutto?


Salve lettori! 
Eeee eccomi qui per parlarvi di un libro che ho atteso per più di anno! Sto parlando di "Hideaway" (in italiano "nascondiglio"), secondo volume della Devil's Night series scritta da Penelope Douglas. Uscito il 3 Ottobre in America, ho avuto la grande fortuna di ricevere una copia ARC dalla scrittrice (potete immaginare i salti e gli occhi a cuoricino che avevo appena vista la mail).
Dopo aver conosciuto i quattro Cavalieri, aver vissuto con loro un bel numero di avventure in un solo libro, averli visti uniti e poi spaccati dall'interno, preparatevi a ricadere nei meccanismi di questo gruppo e soprattutto nella vita del Cavaliere più silenzioso e misterioso (ed anche il mio preferito): Kai Mori.
Damon è fuggito, nessuno sa dove sia, nessuna traccia di lui sembra venire trovata. Ma i problemi non sono di certo svaniti insieme a lui. Dietro di sé ha lasciato tante persone in bilico tra la rottura completa e la lotta di restare in piedi.
Michael e Rika devono organizzare il loro matrimonio, ma la minaccia che Damon possa tornare per lo scalpore dell'evento e farle del male, lo rimanda all'infinito. Will passa le giornate tra le braccia dell'alcol, più ubriaco che lucido per la maggior parte della giornata. Kai si è buttato anima e corpo nel dojo, un automa dedito solo al lavoro... e a dare la caccia all'unica persona che può ancora fare del male a lui e ai suoi amici.
Di fronte al suo dojo c'è un hotel, il Pope, posseduto dalla famiglia di Damon. In ogni loro hotel, i Torrance hanno fatto costruire un piano segreto, sconosciuto a tutti e impossibile da raggiungere a chi non fa parte della famiglia.
Kai è convinto che Damon non si sia mai mosso da Thunder Bay, che sia in città nascosto da qualche parte, aspettando il momento giusto per attaccarli. E quale posto migliore per nascondersi se non in un piano segreto nell'hotel di famiglia?
Kai vuole a tutti i costi il Pope, ma è solo per trovare Damon o quell'hotel è legato a ricordi più profondi?
Sei anni prima, la mattina della Notte del Diavolo, una ragazzina è riuscita a sconvolgere il mondo del compassato e riservato Kai Mori. Ha ascoltato i suoi segreti più profondi, l'ha spiato, l'ha stuzzicato, l'ha eccitato. E poi è fuggita, aprendo la caccia.
Banks non sapeva a cosa sarebbe andata incontro, ma quel che era certo è che non si era mai sentita così viva in vita sua.
Si sa, durante la Notte del Diavolo tutto è concesso. Ma cosa è davvero successo quella notte di sei anni fa?
Ora, Banks è riuscita a farsi strada nella casa di Gabriel Torrance e l'unica cosa che desidera è trovare Damon e cominciare a vivere quella vita che gli aveva promesso. Solo loro due, la loro famiglia.
Eppure sembra che Damon non voglia farsi trovare nemmeno da lei, l'unica donna che non l'abbia mai tradito. Kai, al contrario, stavolta non intende lasciarsi scappare ciò che non ha potuto ottenere sei anni prima.
Non gli interessa se Damon pensa che Banks sia sua, lui la vuole a tutti i costi. Sarebbe disposto anche a comprare un hotel, sposarsi, risparmiare la vita dell'uomo che vuole distruggerli... Ma quale legame stringe Banks a Damon, tanto forte da non permettere di abbandonarlo?

La Notte del Diavolo si avvicina di nuovo, Damon è in agguato a prendersi gioco di loro, e quale giorno migliore per tornare dai suoi amici che la loro notte preferita?
Mentre vecchi sentimenti tornano a galla e altri nuovi combattono per farsi spazio, i nostri Cavalieri con i loro piccoli punti deboli, dovranno indossare la maschera e alzare il cappuccio... La caccia ha inizio!

Lettori, come ero eccitata all'inizio, non potevo non esserlo anche alla fine! È superfluo dire quanto ami questa scrittrice. Ogni suo lavoro occupa un posto nel mio cuore, ma ovviamente questi Cavalieri si sono presi un bell'attico.
Aspettare è stata una tortura, soprattutto sapendo che avrei letto la storia del mio amato Kai, e adesso che l'ho finita la tortura ricomincia sapendo che dovrò aspettare un altro anno per poter leggere "Night Switch" che, udite udite, racconterà la storia di Damon e della donna che a quanto pare l'ha fatto finire in prigione: Winter.
Questa serie è una continua sorpresa. Quando pensi di averne compreso i meccanismi, ti ritrovi con un tassello in più che sconvolge di nuovo tutto. Ogni storia nasconde un particolare che, speriamo, porterà la pace tra i nostri Cavalieri e la donna che li aiuterà a trovarla.
Michael l'ha trovata in Erika.
Kai la troverà in Banks? E Banks troverà l'amore e la sicurezza che le sono sempre mancate, in Kai?
Conosciamo bene Kai, sappiamo che tra i quattro è sempre stato quello più chiuso, solitario, che affronta le cose da solo piuttosto che farle pesare sulle spalle dei suoi amici, che non ha mai confidato a nessuno i suoi segreti, né l'esperienza in prigione. Un uomo cresciuto sapendo di dover valutare ogni svolta prima di prendere una decisione, si ritrova a decidere della sua vita sulla scia dell'impulso, della rabbia e passione provocategli da Banks.
Banks che non ha mai saputo cosa significasse essere amata davvero, che ha dovuto nascondere se stessa, le sue forme, la sua testa, per farsi spazio in un mondo in cui le donne sono usate solo per il sesso.
Riuscirà, con Kai, a scoprire il calore dell'amore, la forza dell'amicizia, la soddisfazione di essere apprezzata?

Ciò che salta all'occhio durante la lettura è che "Hideaway" è molto diverso da "Corrupt". La vendetta è il traino di entrambe le storie, ma mentre nel primo libro i Cavalieri combattevano uniti per lo stesso motivo, stavolta le dinamiche sono cambiate: Michael deve prendersi cura di Rika, Kai vuole proteggere Banks, Will è in un limbo da cui nessuno sa come farlo uscire e Damon è il nemico.
I nostri protagonisti sono più maturi, più consapevoli di ciò che hanno già perso e che potrebbero perdere di nuovo, più cauti.
I tempi in cui l'unica cosa che contava erano l'alcol e le donne sono passati, adesso vogliono sicurezze, vogliono un luogo da chiamare casa, un lavoro per cui farsi rispettare e una donna che li ami incondizionatamente.
Ma riusciranno a mettere da parte le maschere e raggiungere questi obiettivi? O il passato e la ricerca di vendetta sono più forti?
Proprio per il cambiamento di prospettiva dei nostri protagonisti, anche la storia avrà un ritmo diverso. È un po' più lenta, calma, con improvvisi picchi di adrenalina e suspense, fino ad arrivare alla fine, in cui le cose da perdere sono tutte sul tavolo, in attesa di una scelta a stabilire la loro sorte: una caccia perfetta.
La storia è narrata sia da Kai che da Banks, per questo potremmo capire perfettamente le ragioni di entrambi, e ci sono anche flashback che ci portano alla Notte del Diavolo di sei anni prima, così da poter conoscere i trascorsi tra i due.
L'epilogo è da paura, lettori, e non vedo davvero l'ora di entrare nella testa di Damon, sperando che finalmente anche lui possa trovare un po' di pace. E da inguaribile romantica quale sono, sperando che lui e gli altri tre Cavalieri possano ricostruire quell'amicizia prima che le crepe diventino troppo profonde.
Che dirvi più, forse ho scritto anche troppo... Be', i Cavalieri vi attendono a Meridian City, speriamo possiate raggiungerli al più presto.
Baci.

Voto libro - 4.5






Genere: Dark - Romance

Autrice: Penelope Douglas

14 marzo 2023


WINTER

Mandarlo in prigione è stata la cosa peggiore che avrei potuto fare. Non importa che lui ha commesso il crimine o che io desideravo vederlo morto. Forse pensavo che avrei avuto il tempo di scomparire prima che lui uscisse o che si sarebbe dato una calmata in prigione per diventare altro rispetto al terrore che era. 

Ma avevo torto. Tre anni sono arrivati e passati troppo in fretta, e adesso è tutto tranne che calmo. La prigione gli ha solo dato il tempo di panificare. E mentre avevo anticipato la sua vendetta, non mi aspettavo questo. 

Non vuole ferirmi. Vuole che tutto mi faccia male. 


DAMON

Primo passo. Sbarazzarsi del suo paparino. Ha detto loro che l’ho costretta. Ha detto loro che la sua bambina era una vittima, ma anche io ero un bambino e lei lo voleva quanto me. 

Secondo passo... Non dare a lei, sua sorella e sua madre un posto in cui scappare né carburante per farlo. Le donne Ashby sono sole adesso e disperate per un cavaliere in armatura scintillante. 

Ma non è quello che arriverà. 

No, è tempo che ascolti mio padre e prenda il controllo del mio futuro. È tempo che dimostri a tutti (la mia famiglia, la sua famiglia, i miei amici), che non cambierò mai e che non ho altra ambizione se non essere l’incubo della loro vita. 

A partire da lei. 

Sarà così spaventata, non si sentirà al sicuro nemmeno nella sua testa quando avrò finito con lei. 
E la parte migliore è che non dovrò nemmeno irrompere in casa sua per farlo. Perché come nuovo uomo i casa, ho tutte le chiavi.
  

Salve lettori!
Il 9 febbraio sono tornati i nostri amati cavalieri!
Penelope Douglas ha pubblicato il terzo volume della serie “Devil’s Night”, raccontandoci la storia di Damon Torrance, il più oscuro e pericoloso dei cavalieri.
Damon è stato un personaggio importantissimo in “Corrupt” e “Hideaway”, ma era il nemico.
In “Kill Switch”, invece, lo conosciamo fino in fondo, sapremo tutti i dettagli della sua terribile infanzia e la verità sulla sua storia con Winter, la ragazza per cui è finito in prigione e di cui è ancora ossessionato.
La storia tra Damon e Winter non è recente, bisogna tornare indietro di un po’ di anni, quando ne avevano 11 e 8, e si sono ritrovati insieme sotto una coltre d’acqua, nascosti e protetti in uno spazio tutto loro.
È dopo aver deciso di nascondersi insieme a quel bambino silenzioso che la vita di Winter cambia per sempre.
Non ricorda tutti i particolari, ma è certa che è per colpa di Damon che ha perso la vista, ha dovuto mettere da parte il sogno di diventare una ballerina di danza classica professionista e ha dovuto seguire una scuola per non vedenti in Canada, lasciando la famiglia e gli amici.
Ha deciso però di ritornare per il liceo, desiderosa di abituarsi alle persone per potersi creare una vita al di fuori di una comunità creata per le persone come lei.
All’inizio è difficile, per colpa degli scherzi, ma soprattutto perché almeno per un anno Damon frequenterà la sua stessa scuola. Nonostante Winter voglia convincersi che si sia dimenticato di lei, Damon è fin troppo consapevole del suo ritorno e non aspetterà a farglielo capire.
Damon ha bisogno di passare del tempo con lei, di riconquistare l’unica cosa bella e pura che sia entrata nella sua vita, ma non può farlo da sé stesso, Winter non lo farebbe mai avvicinare. Deve fingersi qualcun altro, qualcuno che possa avvicinarsi a Winter che non abbia nulla che lo ricolleghi a sé stesso e che dia a Winter l’adolescenza che merita.
Ma questo castello di bugie crolla la notte in cui il telefono dei cavalieri viene rubato e Kai, Will e Damon finiscono in prigione. E, almeno per Damon, è tutta colpa di Winter.
Uscito dalla prigione, l’unico obiettivo di Damon è vendicarsi, e lo farà con l’aiuto di una persona inaspettata.
Riuscirà a mettere in fuga il padre di Winter e a diventare il padrone di tutto ciò che posseggono sposando la sorella, ma il suo obiettivo è Winter e non aspetterà un secondo a scombinare la vita del suo premio.
Nonostante l’odio e la rabbia che Winter prova nei confronti di Damon, non riesce a non esserne attratta. È attratta dal pericolo, dall’adrenalina e l’eccitazione che la sua sola presenza le provoca. Nonostante non veda, è sempre consapevole del suo sguardo su di lei, della sua figura nella stanza, dell’effetto che gli fa. E a differenza dell’adolescente innamorata, lo userà a suo vantaggio, decisa ad ottenere la sua vendetta, smettendo di subire senza contrattaccare.
Ma come ogni situazione ci sono due punti di vista, due verità, e forse nessuna delle due è completamente sbagliata. Ci sono cose che Winter non ricorda e non sa, che potrebbero cambiare tutto.
Ma oltre alla loro battaglia personale, c’è una minaccia molto più grande a Thunder Bay, che Damon e gli amici, che pensava di aver perso, sono più che pronti a eliminare.

“Il suo cuore è così superficiale che non può capire né sapere che ero reale. Ogni momento con lei, ero reale. Sarei stato fedele e sarei morto per proteggerla.”

Nei libri precedenti abbiamo sempre visto Damon come il nemico da eliminare e in parte sono riusciti a “sconfiggerlo”, ma ciò non significa che lo hanno eliminato dalle loro vite. Tornerà in modo inaspettato, forse di nuovo come amico, se riusciranno a perdonarlo per quello che ha fatto.
Damon è un personaggio complicato, che sarebbe difficile da farsi piacere se non fosse per la bravura della scrittrice, che cerca di spiegarlo in ogni sfumatura, ogni cicatrice e trauma, per farci capire la sua mente e i suoi comportamenti.
Gli abusi, sia fisici che mentali, subiti nella casa in cui è cresciuto, la distanza e cattiveria del padre, l’hanno reso un bambino silenzioso, un adolescente deviato e un uomo costantemente arrabbiato.
Winter è sempre stata l’unico faro di luce in una vita di buio e sporcizia, ma come suo solito l’ha rovinata, l’ha allontanata, tanto che adesso l’unico modo per starle vicino è rovinarle la vita. O almeno così crede.
Conosceremo un lato di Damon che mai avremo pensato di trovare e che aggiungerà al fascino del cattivo ragazzo, che già ci aveva conquistato, quello del ragazzo ferito in modi inimmaginabili e che troppo tardi ha capito che questi traumi non devono per forza definirlo, non se trova qualcuno che gli faccia desiderare di essere migliore.
Winter, come tutte le protagoniste femminili della Douglas, è forte e coraggiosa, intelligente e pronta a tutto per le persone che ama.
Il suo handicap l’ha segnata, ma non l’ha abbattuta. Ha imparato a vivere, a danzare, sviluppando gli altri sensi, ha fatto della sua mancanza un punto di forza. Non si lascia spezzare nemmeno dalla cattiveria di Damon, anzi decide di rispondere e userà tutte le armi a sua disposizione, a partire da sé stessa.
Odia Damon per quello che le ha fatto e odia sé stessa per come si sente intorno a lui, ma un odio che ha radici così profonde può nascondere altro? Soprattutto quando un ricordo che ha il potere di cambiare tutto ritorna alla memoria.
Oltre Damon e Winter torneranno tutti i personaggi che abbiamo imparato ad amare nel corso della serie: Rika, Micheal, Kai, Banks, Will e Alex.
Il loro rapporto ha subito parecchi scossoni, ma il legame che li lega è più forte di quel che sembra, e con le giuste azioni, potrebbe diventare anche più profondo.
Ritorna anche l’azione. In “Hideaway” si sentiva molto di più l’attesa dell’azione, di una contromossa, mentre in “Kill Switch” i giocatori sono tutti pronti a fare la loro mossa.
Ci saranno capitoli davvero adrenalinici, che vi renderanno impossibile stoppare la lettura. In generale tutta la narrazione è veloce, in quanto la storia è ricca di eventi che mantengono il ritmo e la curiosità sempre alle stelle. Finito un capitolo è impossibile non leggerne un altro, perché siamo troppo curiosi di vedere come si sviluppa la storia e talmente persi nelle pagine da ignorare il passare del tempo.
Il tempo della storia è diviso tra passato e presente e la narrazione segue i due punti di vista dei protagonisti. Questo ci permette di conoscere davvero tutta la storia e i personaggi, senza perdere nessun particolare.
La tensione sessuale potrebbe essere considerata un personaggio del romanzo per quanto permea tutto il libro. L’attrazione che c’è tra Winter e Damon è inconfondibile, inoltre, già Damon da solo ha un’aura a cui è difficile resistere, quindi potete immaginare che ci sono scene molto bollenti.
Solamente un paio di cose non mi sono piaciute: la cover e una cosa che succede tra Damon e Will comparsa dal nulla e, secondo me, nemmeno tanto necessaria ai fini del loro rapporto.
Bene lettori, credo sia tutto, i Cavalieri ritorneranno in “Nightfall”, ultimo libro della serie con protagonista Will e la donna che l’ha spinto in una spirale di rifiuto e dolore.
Baci

Voto libro - 5



Genere: Dark - Romance

Autrice: Penelope Douglas

14 Marzo 2023

Damon
Will se n’è andato. Nessuno lo vede da mesi, e i messaggi che arrivano dal suo cellulare sono quasi sicuramente fasulli. C’è qualcosa che non va. Dobbiamo agire adesso. Michael è pronto a radere al suolo il Cove, Rika nasconde qualcosa. Evans Crist è una minaccia, e il padre di Winter è ancora lì fuori da qualche parte. Tutti scappano in mille direzioni, e siamo vulnerabili. È arrivato il momento di farlo. È arrivato il momento di appropriarci del nostro posto.
 
Rika
Alcuni anni fa non avrei mai creduto che sarei finita qui. A bordo del Pithom, al largo. Seduta a un tavolo con Michael Crist, Kai Mori e Damon Torrance, uomini che ormai considero la mia famiglia. Ci siamo chiusi in questo yacht il tempo necessario per decidere il da farsi, e non ce ne andremo finché non avremo pianificato tutto. Anche le cose di cui non voglio parlare. Cose che Michael non sa. Troveremo Will. Concretizzeremo i nostri piani, e neutralizzeremo le minacce. Se sopravviviamo.

Salve lettori!
Pochi giorni fa Penelope Douglas è ritornata sul mio Kindle perché è uscito in lingua originale “Nightfall”, quarto e ultimo libro della “Devil’s Night Series”, conosciuta in Italia come la serie dei Cavalieri (la Newton Compton editori ha pubblicato i primi due volumi).
Prima di leggere l’ultimo romanzo, però, ho fatto una rilettura veloce di quella che l’anno scorso era uscita come scena bonus ma che adesso è una novella che potete trovare su Amazon, dal titolo “Conclave”.

Ovviamente se non avete letto “Kill Switch”, il libro dedicato a Damon, questa recensione sarà ricca di spoiler. Purtroppo non posso farne a meno, mi dispiace.

La novella ha luogo un anno dopo gli avvenimenti di “Kill Switch”. Dopo tutto ciò che è successo e che questi protagonisti hanno vissuto, i loro momenti di felicità sono comunque offuscati da problemi che vorrebbero accantonare in un angolo ma che devono essere necessariamente affrontati.
Perciò, per essere sicuri di parlarne chiaramente senza evitare nulla, si incontrano sullo yacht di Michael per un conclave, una riunione ispirata a quella a cui si sottopongono i cardinali in occasione dell’elezione di un nuovo papa: mentre i cardinali vengono chiusi nella Cappella Sistina, Damon, Rika, Michael, Winter, Alex, Kai, Banks, Misha e Ryen (protagonisti di “Insieme siamo perfetti”, presenti perché Misha è il cugino di Will), si isolano in mezzo all’oceano.
Devono affrontare tutto ciò che li tormenta senza nascondere nulla e solo a quel punto potranno tornare a terra.
Argomento principale: Will. Sono 13 mesi che nessuno di loro lo vede o lo sente, ne hanno passate tante e la sua assenza non aveva destato sospetti, ma Misha suggerisce un’eventualità che nessuno aveva considerato e che li terrorizza.
Molto probabilmente Will è stato mandato in un istituto super segreto e misterioso per ragazzi ricchi che causano problemi e di cui le famiglie vogliono liberarsi. È una sorta di storia per mettere paura, l’uomo nero dei ragazzini ricchi, viziati e scapestrati, un luogo dove vengono privati di ogni confort e lasciati come animali.
Tutti loro sanno che Will è il più debole, il più segnato e traumatizzato di loro da ciò che hanno vissuto e temono che in un luogo dove è necessario essere alpha, Will da solo non possa farcela.
Devono salvarlo e in “Nightfall” scopriremo cosa succederà e se ce la faranno.
Ma c’è anche un’altra questione da affrontare e riguarda Rika e Michael: Rika rimanda continuamente le nozze, una volta per gli impegni di Michael, una volta per i suoi, ma il ragazzo non ha più intenzione di aspettare, vuole la verità.
Ma come si comporterà quando ne verrà a conoscenza?

“Simile riconosce simile, dopotutto, e noi viviamo in quel desiderio di andare un passo oltre e di sentire tutto quello che possiamo. La paura è terrificante, ma arrivare dall’altro lato ridefinisce la nostra realtà.”

Lettori, questa serie sta diventando sempre più assurda e fortunatamente non sono l’unica a pensarlo, leggendo delle recensioni su Goodreads ne ho avuto la conferma.
La Douglas era partita da un dark romance incentrato principalmente sulla storia d’amore tormentata in “Corrupt”, per poi allargare la trama ad una resa dei conti in “Hideaway”. In “Kill Switch” si mostrano i primi segni di decadimento, nonostante il personaggio di Damon tenga tutto insieme con il suo fascino e il suo essere estremo.
Ma in “Conclave” si nota effettivamente che la situazione è sfuggita di mano: hanno tutti tra i 20 e i 24/25 anni e una è sindaco, uno è un architetto super gettonato, una controlla mezza città.
Parlano di potere, controllo della città e dell’opinione pubblica, possibile omicidio, modellare il mondo come vogliono, per non parlare del luogo inimmaginabile dove è stato spedito Will. Insomma, è tutto... troppo.
Abbiamo abbandonato da tempo il molo “probabilità” e siamo arrivati al largo dell’”esagerazione”.
Un’altra cosa che ho notato grazie alle recensioni che ho letto su Goodreads è che gli unici protagonisti sembrano essere diventati Rika e Damon; già nel libro di Kai (che era quello che aspettavo di più), il focus era più su ciò che avrebbe fatto Damon che sui Kai e Banks (e infatti è stato anche il volume che mi è piaciuto meno).
Insomma, ormai gira tutto intorno a loro e lo si può notare anche nella novella: in principio l’argomento più importante doveva essere Will, ma la discussione su di lui è durata 4/5 pagine per poi spostarsi su Rika e il suo segreto facilmente intuibile.
Un’ultima cosa che, anche quando ho letto la novella la prima volta, mi ha fatto storcere un po’ il naso è il sesso. Non sto dicendo che non debba esserci o che debba essere di meno, semplicemente, anche in questo caso, è troppo esagerato.
E non vedo come da solo possa bastare a risolvere una questione molto seria; per sfogarsi sì, ma per risolvere ogni singolo problema? Ho i miei dubbi.
Ultima nota dolente sono state le interazioni tra alcuni personaggi: con poche frasi l’autrice ha messo in dubbio relazioni che avrebbero dovuto essere sicure, forti, durature. Ci sono davvero tanti dubbi verso qualcuno che dovrebbe essere il vero amore, ma considerati i trascorsi forse è normale.

Nonostante tutto, la Douglas riesce a coinvolgere il lettore e a far leggere con interesse anche scene che, ripensandoci, lasciano un po’ perplessi. La storia resta interessante, per quanto assurda, ma tenendo a mente che è ambientata in un luogo inventato si può far finta che sia tutto possibile.
Inoltre, mi sono affezionata ai personaggi e voglio che ottengano tutti il loro lieto fine.
Le scene di sesso, ovviamente, sono estremamente bollenti; vi consiglio di prestare attenzione a dove vi trovate quando lo leggerete.
A questo punto sono curiosa di capire come andrà a finire tra i cavalieri e le loro donne, se i loro piani di conquistare il mondo andranno a buon fine e, soprattutto, quali picchi di assurdità riuscirà a raggiungere “Nightfall”.
Immagino che il segreto sia prenderlo così, come una storia esagerata ma nel complesso coinvolgente.

Infine, durante la lettura ho pensato che questa serie sarebbe perfetta come serie TV, una di quelle strane in cui la “trama” (in questo caso quattro) risolverebbe tutte le pecche.

Voto libro - 3



Genere: Dark - Romance

Autrice: Penelope Douglas

Cosa succede quando si è cinque contro uno e non si può scappare da nessuna parte?

EMORY

Lo chiamano Blackchurch. Una magione isolata in un luogo remoto e segreto, dove i ricchi e i potenti mandano i loro figli maleducati a calmarsi lontano da occhi indiscreti.

Will Grayson è semore stato un animale, però. Spericolato, selvaggio, qualcuno che non è mai stato trattenuto da nessuna regola se non quella di fare esattamente ciò che voleva. Non c'era modo che suo nonno rischiasse che umiliasse di nuovo la famiglia.

Non che l'ultima volta fosse completamente colpa sua. Potrebbe essersi divertito a mettermi all'angolo al liceo quando nessuno vedeva, così che nessuno notasse che quel Mr. Popolare volesse un pezzo della silenziosa, piccola nerd che amava così tanto torturare, ma... 

Poteva anche essere affettuoso. E agguerrito nel tenermi al sicuro. 
La verità è che... Ha ragione ad odiarmi. 
È tutta colpa mia. Tutto. 

Devil's Night. I video. Gli arresti.

Sono da incolpare di tutto. 

E non mi pento di niente. 

WILL

Non mi è mai interessato essere imprigionato. Ho imparato tempo fa che essere trattato come un aniamle ti dà il permesso di comportarti come tale. Nessuno mi hai mai guardato in un altro modo.

Il loro unico errore è credere che tutto ciò che faccio è un incidente. Posso stare in questa casa senza internet, televisione, liquore o ragazze, ma uscirò da qui con qualcosa di molto più spaventoso per i miei nemici.
Un piano.
E un nuovo branco di lupi.
 Solo che non mi aspettavo che uno dei miei nemici venisse da me.
Non so chi l'abbia fatta entrare o se avessero intenzione di lasciarla qui, ma posso sentirla mentre si nasconde in casa. Lei è qui. 
E mentre la squadra di sicurezza lascia le scorte, i cancelli si chiudono e la porta della mia gabbia dorata si apre, lasciandomi campo libero della casa e dei terreni per un altro mese senza sorveglianza, ricordo con un sorriso... 

Blackchurch ospita cinque prigionieri. Io sono solo uno dei suoi problemi.

Salve lettori!
Anche la “Devil’s Night Series” (conosciuta in Italia come la serie dei Cavalieri, i cui primi due volumi sono stati pubblicati da Newton Compton editori) di Penelope Douglas è giunta al termine.
In “Nightfall” leggeremo la storia di Will, del suo presente e del suo passato, della sua storia con Emory Scott, di cosa è successo per farlo finire nel baratro prima ancora di essere arrestato e delle colpe di Emory.

Will è scomparso da un anno, i suoi amici non sanno dove sia finito ma faranno di tutto per trovarlo, questo è stato deciso durante il loro Conclave.
Si affidano a una leggenda metropolitana che narra dell’esistenza di una magione situata in un luogo segreto, in cui vengono spediti (e dimenticati) i figli di famiglie ricche e potenti che potrebbero perdere credibilità a causa dei loro eredi.
È lì che si trova Will, a Blackchurch; un palazzo sontuoso senza tecnologia e contatti con l’esterno, in cui vive con altri quattro ragazzi.
Tra di loro si stabilisce una gerarchia, c’è un alpha e gli altri seguono.
I suoi amici sanno che Will non è abbastanza forte per sopravvivere in un luogo del genere, non senza di loro, quello che non sanno è che Will non è più il ragazzino spensierato e sorridente che era una volta.
Ha sofferto e ora ha una missione. Ci sta mettendo più del previsto, ma è sulla buona strada... finché Emory Scott non compare a Blackchurch.
Chi l’ha mandata lì?
Questa è la sua occasione per vendicarsi della donna che gli ha spezzato il cuore e lo tormenta ancora oggi, o è la possibilità di chiarirsi e dirsi la verità, finalmente?
Ma prima deve mandarla via, proteggerla, perché nessuno è sicuro a Blackchurch.

“Come quasi tutto ciò che fa soffrire morde, ma non uccide.”

Lettori, è difficile scrivere questa recensione. Sono abbastanza esterrefatta da quello che ho letto, non perché sia stato brutto, semplicemente particolare.
Ho già detto nella recensione di “Conclave” che, andando avanti, la trama è diventata sempre più esagerata, ed effettivamente in “Nightfall” ha raggiunto proprio il culmine.
Per me il libro è diviso in due parti nette: la prima si divide tra passato e presente e tra Will ed Emory, ed è ambientata a Blackchurch; la seconda narra solo il presente, è narrata sempre da entrambi i protagonisti, ma si torna a Thunder Bay.
Anche per questo motivo le due metà sono molto differenti, con la prima che sembra un romance di sopravvivenza. Siamo in una casa in mezzo alla foresta, senza contatti con l’esterno o tecnologia, con i viveri limitati e cinque uomini che non vedono altre persone da almeno un anno.
Il controllo psicologico, oltre a quello fisico, è forte nel gruppo e le dimostrazioni di potere frequenti. L’aria è pesante, sia per Will, che è lì per un motivo misterioso che non scopriamo se non alla fine, che per Emory, che non solo si ritrova in una situazione di pericolo, ma deve affrontare anche il suo passato, sensi di colpa, errori e due cuori spezzati.
La seconda metà, invece, è ciò a cui siamo abituati; si torna a Thunder Bay, dove finalmente vengono scoperte tutte le carte, ogni ruolo chiarito e ogni segreto smascherato.
Finalmente i nostri quattro cavalieri possono ottenere la loro vendetta e forse anche il loro lieto fine.
Ovviamente ho preferito la seconda parte del romanzo, perché siamo tornati dove tutto è iniziato, con il gruppo di nuovo unito e allargato, che combatte per la loro famiglia e la loro felicità.
Inoltre l’ho preferita perché finalmente si scopre tutto, sia i misteri nati nel primo romanzo che quello di Will e della sua permanenza a Blackchurch.
Will ovviamente lo conoscevamo già, difficile non amarlo, nel suo romanzo ancora di più perché possiamo finalmente conoscerlo davvero.
Emory va a momenti: estremamente coraggiosa a volte, una lagna altre.
Ha avuto una vita di difficile e non si fida facilmente delle persone, ha dovuto prendere decisioni di cui non va fiera per proteggere l’amata nonna. Poteva comportarsi in un altro modo, certo, ma era un’adolescente orgogliosa e ferita, quindi possiamo giustificarla.
Al contrario di alcune decisioni che prende da adulta, giuste nella sua testa ma facilmente fraintese dagli altri.
Le scene di passione sono tante ed estremamente bollenti e non mancano, ovviamente, scene di sesso con tre o più persone, com’è nello stile della serie.
Alcune mi hanno fatto un po’ storcere il naso, semplicemente perché, secondo me, non sono veritiere. Non che il resto della storia sia tutta questa cascata di realismo, ma ci sono comportamenti nel passato che, per l’età dei protagonisti (nonostante siano adolescenti particolari) non hanno senso.
In ogni caso, la Douglas ha la capacità di far immergere il lettore nella storia, farlo camminare per Thunder Bay e vivere intense avventure con i Cavalieri e le loro guerriere.

Nonostante le assurdità, l’esagerazione, l’esibizionismo e la lunghezza (veramente sembrava non finire più questo qui), la storia mi è piaciuta (presa con molta leggerezza e la disposizione a farsi una risata in alcune scene), sono contenta di essere salita su queste montagne russe insieme a dei protagonisti indimenticabili e che sono certa mi mancheranno.
Insomma, se mai l’autrice deciderà di scrivere scene bonus/novelle/spin off sulla nuova generazione (come sta facendo con la Fall Away Series), sicuramente non volterò la faccia dall’altro lato, ecco.
Baci

Voto libro - 4



Genere: Dark - Romance

Autrice: Penelope Douglas

La campana di St. Killian rintocca mentre mormorii risalgono per le scale buie. La neve cade dal cielo nero dietro alle finestre e le candele brillano, le fiamme illuminano la notte più lunga dell'anno.

Devil’s Night non è l'unica ricorrenza che festeggiamo. Stanotte, indossiamo maschere diverse.

C'è chi lo chiama solstizio d'inverno.

Aaltri lo chiamao Yule.

Noi lo chiamiamo Fire Night. 
 

Salve lettori!
L’8 dicembre è uscita una nuova novella della serie “Devil’s Night” di Penelope Douglas, “Fire Night”.
In questa storia si cambia ricorrenza poiché, stavolta, i protagonisti festeggiano la notte più lunga dell’anno, il solstizio d’inverno. 

Prima di continuare, vi avverto che, nonostante non abbia svelato molto, l’idea stessa della novella è uno spoiler per chi non ha finito la serie. 

Sono passati più o meno una decina di anni dalla fine di “Nightfall”, i protagonisti sono cresciuti, governano la loro città e hanno creato una famiglia numerosa e stupenda.
Per questo hanno deciso di creare nuove tradizioni, come “Fire Night”, da lasciare in eredità alla loro città. Nella notte più lunga dell’anno, a Thunder Bay, si utilizzano solo candele, nelle case, nelle strade, il fuoco deve essere l’unica fonte di luce.
C’è una caccia al tesoro per gli adulti, e tante attività per i bambini.
Ma come Kai temeva, nessuna festa con i quattro cavalieri di Thunder Bay resta tranquilla a lungo; i guai li rincorrono e stavolta potrebbero mettere in pericolo qualcosa di troppo importante...

“Devil’s Night scorre nel nostro sangue, ma Fire Night stava diventando la mia preferita.” 

Il racconto è molto breve, si legge in un’oretta. È scritto dal punto di vista dei quattro Cavalieri, a partire da Kai, che ci introduce a questa nuova tradizione e ci regala dei momenti molto dolci con Banks. Poi Damon, che si rende conto di quanto sia effettivamente difficile essere un genitore: non basta essere il genitore severo o il genitore figo, ci saranno sempre situazioni incontrollabili, ma come lo rassicura Winter, l’importante è essere felici, e loro lo sono.
C’è Will, sempre teatrale e ossessionato da Reverie Cross, fissa a cui dà corda anche Emmy, che non può godersi un momento con sua moglie prima che un urlo squarci il loro momento d’intimità.
Infine parla Michael, che è sempre stato e sempre rimarrà il leader del gruppo, insieme a Rika, il muro portante della loro grande famiglia.
Michael e Rika, Kai e Banks, Damon e Winter, Will ed Emery, avranno anche 30 anni ora, ma il loro fuoco non si è affatto affievolito, anzi brucia molto più forte ora che hanno i loro bambini da difendere.
Insieme sono potenti, ricchi, invidiati, hanno troppi nemici che non si fanno scrupoli a sfruttare dei bambini per arrivare a loro. Ma, ovviamente, essendo i loro figli, non sono affatto senza risorse, nonostante la piccola età. 

“La nostra vita crea nemici. La nostra forza minaccia le persone.”

Sinceramente mi aspettavo un’altra fiera del sesso strano da questa novella, invece è stata a tratti molto dolce, in altri adrenalinica e ricca di suspense (e ha anche influenzato i miei sogni!).
Nonostante gli alti e bassi della serie, è sempre bello tornare da personaggi che si è amato, anche se gli eventi non perdono la loro caratteristica, quella di essere estremamente esagerati.
Questa novella ci dà anche una mezza sicurezza che prima o poi leggeremo le storie anche dei figli dei Cavalieri e delle loro dame, a partire dal primogenito di Kai e Banks, bambino che, secondo il mio modesto parere, ha bisogno di uno psicologo, ma conoscendo la famiglia, chissà che ne esce...
Baci

Voto libro - 3.5 




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